“Porte chiuse” in faccia
Ha traballato la maggioranza nella seduta di ieri (26 ottobre) del consiglio comunale di Bolzano, nodo del contendere: l’ordinanza relativa all’obbligo delle “porte chiuse” negli esercizi pubblici al fine di ridurre le emissioni e arginare gli sprechi energetici. Provvedimento fortemente voluto dall’assessora all’ambiente dei Verdi Marialaura Lorenzini, varato lo scorso 4 aprile e che prevedeva sanzioni fino a 500 euro per i trasgressori. A mettersi di traverso la delibera anti-divieti proposta da Gabriele Giovannetti (Uniti per Bolzano), modificata da un emendamento presentato dai consiglieri Sebastian Seehauser (Svp), Carlo Visigalli (Pd) e Nicol Mastella (Io sto con Bolzano). Delibera ed emendamento sono stati approvati con 31 voti a favore e 10 contrari (Verdi, 5 stelle e Claudio Volanti del Pd).
“Il commercio versa già in una situazione difficile, l’obiettivo era perciò quello di non penalizzare ancora di più questa categoria e nel contempo assicurare una gestione responsabile dell’energia. Sono contento che siamo riusciti a trovare una soluzione che mira a proteggere l’ambiente e nello stesso tempo a venire incontro alle esigenze dei commercianti”, riferisce Seehauser. L’emendamento in questione prevede diverse deroghe; l’introduzione, ad esempio, di una fase di sperimentazione fino al 31 dicembre 2018 in cui verrà condotta un’azione di sensibilizzazione e un’indagine fra i cittadini sulla condivisione della misura, periodo in cui verranno sospese anche eventuali sanzioni per i negozianti che terranno le porte aperte; o il fatto che il provvedimento sarà applicato solo ai locali con superfici superiori a 50 metri quadrati e se il divario di temperatura fra esterno e interno supera i 5 gradi celsius.
Compatti contro
Esulta il centrodestra la cui delibera sarà immediatamente esecutiva; in una conferenza stampa odierna convocata insieme a Carlo Vettori e Filippo Maturi della Lega Nord e Marco Galateo di Fratelli d’Italia, Giovannetti afferma che “l'ordinanza di Lorenzini era insensata, e non teneva conto della volontà dei cittadini e dei commercianti, sapevamo che non avremmo potuto ottenere la revoca tout court del provvedimento dell’assessora, ma questo risultato è comunque una grande vittoria per l’opposizione spesso tacciata, a torto, di non fare bene il proprio lavoro”.
"L'ordinanza di Lorenzini era insensata, e non teneva conto della volontà dei cittadini e dei commercianti" (Gabriele Giovannetti)
L’esito della votazione nel consesso cittadino anima anche i 5 stelle, la consigliera comunale Caterina Pifano afferma che i Verdi sono stati “sconfessati dalla maggioranza di cui fanno parte”, mentre “noi saldi sui nostri scranni di opposizione (anche perché l'emendamento della SVP, grande prova di buona volontà, fa però acqua nelle sue molteplici misurazioni di metri e gradi, voglio vederli a mettere in pratica la parte dei controlli) il resto del consiglio concorde con la maggioranza PD-SVP”. E aggiunge: “Segnali di nuove alleanze?”. Neanche per idea, ribatte Giovannetti sottolineando che non esiste alcun accordo politico fra maggioranza e opposizione, ma che si è semplicemente verificata una convergenza sul tema, “gli equilibri non cambieranno in consiglio comunale, ma da questa storia la maggioranza esce sicuramente indebolita”.
Gli esponenti di Lega e centrodestra chiedono ora le dimissioni di Lorenzini (“dimostri la stessa coerenza dell’allora consigliera verde Cecilia Stefanelli”, incalza Maturi) e l’uscita dei Verdi dalla maggioranza. Ci mette il carico anche Vettori: “Ora vedremo cosa succederà con l’altro fronte caldo, il regolamento taxi, ma è chiaro ormai che Lorenzini non è l’assessora alla mobilità o all'ambiente ma l’assessora dei Verdi, visti gli esclusivi interessi che difende”.
Barra dritta
La diretta interessata, interpellata da salto.bz, fa però sapere di non avere alcuna intenzione di lasciare l'incarico: “Penseremo alle dimissioni quando saremo noi a sbagliare, ma quando le cose le facciamo giuste e sono gli altri a sbagliarle allora mi dispiace ma non accetto consigli da nessuno sulle deleghe che mi sono state assegnate”.
"Pd e Svp hanno deciso di votare un emendamento le cui deroghe sono insostenibili, ognuno si prenda le sue responsabilità" (Marialaura Lorenzini)
Amareggiata per l’esito della votazione in consiglio comunale Lorenzini afferma: “La nostra era una delibera che pensava alla città, ma siamo evidentemente ancora immaturi e indifferenti di fronte alle questioni ambientali e a un clima che non ha però più il tempo di aspettare. Pd e Svp hanno deciso di votare un emendamento le cui deroghe sono insostenibili, dobbiamo forse impiegare miriadi di vigili che misurino il divario di gradi nei locali oppure non dobbiamo verosimilmente aspettarci che chi ha un negozio con una metratura anche appena più ampia rispetto a quella stabilita nel documento non faccia ricorso? Abbiamo cercato di farlo capire molte volte in giunta che il profitto mancato non dipende dalla porte chiuse ma da fattori come l’avanzata dei centri commerciali, la crisi economica e il commercio online, eppure non è servito a nulla. Ora ognuno dovrà prendersi le sue responsabilità”.
"Il voto di ieri sera non può essere considerato come un successo del centrodestra" (Renzo Caramaschi)
A intervenire con una breve nota anche il sindaco Renzo Caramaschi: “La proposta dell'opposizione di centrodestra mirava esclusivamente all'annullamento di quanto a suo tempo votato. In realtà il consiglio comunale si è espresso su una modifica dell'articolo in questione sulla base di un emendamento presentato da PD, SVP e Io sto con Bolzano con alcune deroghe all'ordinanza sulle porte chiuse dei negozi. Il voto di ieri sera non può dunque essere considerato come un successo del centrodestra così come descritto dal consigliere Gabriele Giovannetti in conferenza stampa, ma come un'espressione condivisa trasversalmente dalla maggioranza dei consiglieri comunali di Bolzano”.
Da giovane studente trovo
Da giovane studente trovo vergognoso il fatto che una misura così banale e giusta sia stata accantonata. Penso che il buon senso di ciascuno di noi ci dica che una porta deve rimanere chiusa quando fuori fa freddo e dentro deve fare caldo. Mi fa veramente tristezza vedere la grande ipocrisia mostrata dal PD, dall'SVP e dagli altri partiti che hanno sostenuto la delibera. Ciò che è successo ci mostra come la realtà dei fatti venga spesso adattata alla convenienza del momento. Vi ricordate quando discutendo riguardo al Kaufhaus Benko tutti accusavano i Laubenkönige del centro? Che è successo ora? Hanno cambiato idea? All'improvviso i poveri commercianti bolzanini rischiano di andare in fallimento per delle porte chiuse?
Perché non avete il coraggio di prendervi la responsabilità e di portare fino in fondo una misura che non è altro che sensata e non solo rispettosa nei confronti del territorio ma anche nei confronti della comunità, di chi forse avrebbe una vita diversa se avesse un luogo dove poter chiudere una porta per stare al caldo? Pensate un pò al messaggio che mandate ai cittadini, a noi giovani? Il problema ambientale è dunque marginale, soltanto un occasione per riempirsi la bocca per poi trascurarlo? E' così che gira il mondo insomma. Almeno siete forse riusciti ad aprirmi gli occhi, annebbiati dalla mia ingenuità...