Politik | Mobilità

A22, la tregua

Kompatscher rassicura i sindaci di Bolzano, Laives, Vadena: “Progetto autostrada? Solo studio preliminare”. Bianchi: “Ora investire contro il traffico”. Critico Bassetti.
Bianchi, Kompatscher, Tommasini
Foto: Usp/mb

Si abbassano i toni sulla pruriginosa questione dell’A22 in galleria. Ieri (9 gennaio) il Landeshauptmann Arno Kompatscher, il suo vice Christian Tommasini e l’assessore provinciale alla mobilità Florian Mussner hanno incontrato i sindaci dei tre territori che sarebbero interessati dalla realizzazione dell’opera, Renzo Caramaschi (Bolzano), Christian Bianchi (Laives) che nei giorni scorsi si era opposto con fervore - appoggiato anche per l’occasione dal Pd laivesotto - all’interramento dell’autostrada e Alessandro Beati (Vadena).

Kompatscher ha rassicurato gli animi sottolineando che quello in questione è solo uno studio preliminare, che era comunque “fondamentale inserire nel programma di investimenti legati alla proroga della concessione autostradale ad A22”. Nell’elaborazione del progetto, specifica il governatore dell’Alto Adige, tutti i comuni saranno direttamente coinvolti. “Il tavolo comune composto dalle Province di Bolzano e Trento, e dai Ministeri competenti, sta nel frattempo lavorando senza sosta per giungere a un accordo per la proroga della concessione autostradale per A22. Questo passaggio centrale rappresenta la base da cui partire per il massiccio programma di investimenti che prevede tra le altre cose anche la possibilità di spostare il tracciato bolzanino dell’autostrada del Brennero in galleria”.

Pur ribadendo la sua posizione favorevole allo spostamento dell’A22, “che deve essere realizzata tutelando anche Laives e la Bassa Atesina”, il vicepresidente della Provincia Tommasini ha evidenziato che tale obiettivo si può raggiungere “proprio perché per il tracciato alternativo siamo a livello di studio e una serie di aspetti vanno approfonditi prima di arrivare a una soluzione definitiva. Per questo ho proposto di non abbandonare in questa fase il progetto di variante alla SS12, così come condiviso anche dai comuni. Dobbiamo lavorare tutti insieme per questo obiettivo comune che risolva i problemi del traffico e dell’inquinamento senza scaricarli su nessuno”. 

Soddisfatto anche Bianchi che valuta il colloquio “costruttivo” e “utile”, spiegando che “da ora in poi il tutto verrà discusso a livello collegiale. Ho chiesto, e ottenuto garanzie in tal senso, visto che la realizzazione di qualsiasi opera rilevante impiegherà dei tempi non brevi, di stanziare subito delle somme al fine di migliorare a breve scadenza la situazione del traffico in zona industriale, al fine di decongestionare sia le gallerie che l’abitato di San Giacomo. Provvederemo quindi a individuare immediatamente quali interventi proporre al fine di poter aiutare pendolari e aziende a muoversi in una zona industriale attualmente bloccata”. 

Una tregua destinata a durare? Si vedrà. Intanto l’afflato delle critiche, nonostante tutto, non si attenua: “Potevamo fare la variante SS12 in galleria in 5 anni da oggi e siamo passati ai tracciati ipotetici per l'autostrada in galleria, che partendo oggi a spron battuto, ci mettiamo comunque 20 anni. Un applauso e una risata di sottofondo”, è il commento dell’architetto dem Carlo Bassetti.

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Albert Mairhofer Mi., 10.01.2018 - 09:59

Mi permetto di elencare alcune iniziative innovative della mobilità sostenibile. Già nel 2014 ho fatto la proposta - anche al Governo Italiano - di coprire con tetto fotovoltaico (baldacchino fotovoltaico) le autostrade e di elettrificarle per veicoli elettrici. Nel frattempo ho scoperto che una rotaia multifunzionale al posto del filo elettrico, come utilizzato per i filobus, apre una serie di possibilità sensazionali e rivoluzionarie, e cioè:
a) la monorotaia sospesa - MRS - per il trasporto di persone (Aerobus), e di beni con container leggeri ed altre forme finora impensabili; https://www.youtube.com/watch?v=vs8VghXjFTQ
b) di elettrificare una corsia per direzione dell’autostrada fornendo attraverso il carrello di presa corrente l’energia elettrica a veicoli con trazione elettrica;
c) di estendere l’elettrificazione anche a veicoli di combustione o veicoli senza propria trazione, che vengono trainati da apposito carrello scorrente sulla rotaia
d) di automatizzare la guida di tutti i veicoli con sistema elettronico fornito pure dalla rotaia multifunzionale.
e) Inoltre, per completare l’idea sensazionale, è possibile di installare una rotaia per un aerobus ad alta velocità sopra la seconda o terza corsia lasciando la corsia nella parte inferiore percorribile per veicoli fino ad un’altezza di 2,50 metri, sufficiente per veicoli veloci.
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La trazione dei veicoli a causa dei numerosi vantaggi dovrebbe essere elettrica, indipendentemente dal fatto che l'elettricità sia fornita con energia rinnovabile o combustibili fossili. I veicoli elettrici saranno dotati di un gruppo elettrogeno compatto, che potrà essere integrato o sostituito da un accumulatore di energia.
Un risultato sensazionale: Produzione, trasporto e uso di energia elettrica su questa infrastruttura multifunzionale!!! Una proposta che nell’ottica delle sinergie realizzabili comporta un ribasso significante dei costi e quindi con i soldi che si spendono per cento km di TAV si faranno mille km di monorotaia sospesa sopra l’autostrada e in più si elettrifica una corsia! L'elettrificazione e l'automazione del traffico sono già possibili oggi con la tecnologia esistente.

Mi., 10.01.2018 - 09:59 Permalink
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Faber Simplicius Mi., 10.01.2018 - 14:36

Lo spostamento di A22? Uno studio preliminar = poco più di un tratto i penna su un pezzo di carta ovverosia una possibilità .
Basta questo per togliere le castagne dal fuoco al Sindaco, recuperando il rapporto con i verdi e metetndo a posto il Pd locale/provinciale. Kompatscher ha trovato la quadra...
Questione diversa è il traffico a Bolzano, dove con geniale trovata si vorrebbe sostenere l'ipotesi di via Grandi quale alternativa a via Galilei, intasata dal traffico per il centro commerciale d'interesse provinciale...
Alcune brevi considerazioni:
a) via Galilei è a senso unico verso la città. i pendolari la utilizzano di prima mattina, ben prima dell'apertura dei negozi. Quindi il centro commerciale non incide assolutamente; infatti ogni pendolare sa bene che il tappo non è lì bensì alla strettoia prima della galleria del Virgolo, dove comunque andrebbe a confluire la "geniale" soluzione di via Grandi;
b) via Grandi non è una vera strada, esiste solo sulla carta ed attraversa alcuni cortili e depositi di aziende private. Altrimenti sarebbe già utilizzata dai pendolari. In ogni caso finisce in in cul de sac prima di via Roma. Da un esperto pagato oltre 100 mila euro ci si dovrebbe aspettare qualcosa di più...
c) il traffico di accesso al Twenty si potrebbe normalizzare togliendo i parcheggi di superficie sul lato sx di via Galielei prima del Twenty e trasformandoli in una corsia di accesso dedicata la centro commerciale. inoltre si potrebbe togliere l'inutile divieto di prosecuzione verso la gallerie del Vigolo che è previsto sulla corsia di dx all'altezza dell'incrocio con via Lancia.
In realtà tutta l'operazione di via Grandi pare servire più che altro a "staccare" l'asse lungo via Galilei dalla zona produttiva ....

Mi., 10.01.2018 - 14:36 Permalink