In cattive acque
Non sono confortanti i risultati del “Rapporto nazionale pesticidi nelle acque 2018” dell’ISPRA diffusi ieri, 10 maggio. Le analisi sono state eseguite su campioni di acqua degli anni 2015 e 2016 e stando ai dati, nel 2016, nel 67% dei 1.554 punti di monitoraggio delle acque di superficie dislocati sul territorio nazionale e nel 33,5 % dei 3.129 punti di monitoraggio delle acque sotterranee sono stati rinvenuti pesticidi.
Nel 24% dei punti di monitoraggio delle acque superficiali sono stati superati i valori limite; per le acque sotterranee questo è accaduto nell’8,3% dei casi. Nei campioni di acqua analizzati sono stati trovati residui di più sostanze per volta (erbicidi, fungicidi e insetticidi). La media? Positività a cinque sostanze, ma è stato rinvenuto un campione “record” con 55 pesticidi diversi.
Focus Alto Adige
In provincia di Bolzano nel 90% dei punti di monitoraggio sono stati rilevati pesticidi, così come in Friuli, Piemonte e Veneto, con i valori che sono superiori di misura rispetto alla media nazionale. Nelle acque superficiali, su 16 dei 17 punti di monitoraggio sono stati trovati pesticidi; sono risultati positivi 106 di 160 campioni, pari al 66%. In 5 punti di monitoraggio i valori soglia sono stati superati: Plaus, Merano, Salorno, Magrè e Caldaro.
Ben 43 sono i pesticidi rinvenuti in totale nei campioni altoatesini (superficiali). I più frequenti sono i fungicidi Boscalid, Fludioxonil, Penconazol e Dimetomorph nonché gli insetticidi Chlorpyrifos e Methoxyfenozid. Cinque di queste sei sostanze si trovano nella lista nera dei pesticidi stilata da Greenpeace nel 2016. Questa lista classifica 209 pesticidi come particolarmente dannosi per l'uomo e/o per l'ambiente.
A raffronto le acque sotterranee sono molto meno contaminate. Sono stati trovati pesticidi soltanto in uno dei 14 punti di monitoraggio (7,1%), e soltanto in uno dei 26 campioni (3,8%); l'unica sostanza trovata non ha superato il valore soglia. Il Centro Tutela Consumatori Utenti parla di dati allarmanti. “I pesticidi non sono innocui ‘fitofarmaci’ (sic), come spesso e volentieri si vuol far credere ai consumatori. Fra le sostanze oggi ammesse vi sono anche interferenti endocrini oppure neurotossine oppure sostanze cancerogene, che rappresentano un pericolo serio per la salute umana, per gli organismi viventi presenti nell’acqua e nel suolo e per l’ambiente nel suo complesso. Secondo esperti indipendenti, un terzo dei pesticidi ammessi in Europa andrebbero vietati proprio a causa della loro dannosità per la salute dell’uomo e per l’ambiente”, afferma Walther Andreaus, direttore del CTCU.
Puntuale l’intervento dei Verdi, i quali sottolineano che nonostante la presenza dei residui tossici stia calando in Italia la situazione continua a essere preoccupante in Alto Adige. “La marcia ‘Stop pesticidi’ presso il lago di Caldaro questa domenica (13 maggio) è un esempio dell’apprensione che sta crescendo fra un numero sempre maggiore di cittadini”.
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Der Artikel gibt einen prozentuellen Einblick in die Thematik der Rückstände von chemisch - synthetischen Pflanzenschutzmittel in Gewässern. Nur werden nicht die Höhe der Rückstände und deren Grenzwert angeführt. Daher kann man sich als kritisch denkende/r BürgerInn leider keine Meinung bilden und der Artikel trägt somit auch nicht zu einer Versachlichung der Diskussion, rund um das strak emotionalisierte Thema der chemisch- synthetischen Pflanzenschutzmittel, bei.