In attesa (fondatissima) di divertirsi e anche di discutere di tutto alla nostra festa di sabato 19, proviamo a riaffrontare uno dei problemi di Bolzano. Ovvero il dibattito, accelerato o rallentato dalle circostanze come la struttura ad aria di una fisarmonica, sul tram. Tram che compare in numerose fotografie d’epoca e che ora, si dice, potrebbe risolvere qualche problema della mobilità nel capoluogo. Opportunamente adeguato alle attuali tecnologie.
Ebbene, da qualche giorno registriamo un motivo in più a favore del tram, pur rispettando ovviamente i contra. E questo motivo arriva da Milano, dove dal 10 maggio, a una fermata di una linea di tram, compare questo biglietto scritto a mano.
Leggiamo: “Ascolta Email La notte del 9 maggio sei sceso qui. Eravamo sul 33, occhi blu e orecchino, mi hai lanciato un bacio. Dove sei?». Il messaggio è stato scritto in stampatello su un foglio A4 appeso su un muro di Milano, in zona Città Studi.
L’autrice (o l’autore) del testo propone anche un appuntamento al ragazzo incontrato sul tram e chissà come andrà a finire.
Al prossimo vertice su “tram a Bolzano sì o no”, i partecipanti al vertice provino a leggere questa rubrica e si chiedano a che cosa serve un tram.
Speriamo bene. In tempi nei quali molto (troppo) avviene sui social network, corteggiamenti, abbandoni e riconciliazioni compresi, è innanzitutto un sollievo che ci si affidi ad un foglio di carta e a un pennarello per lanciare un appello sentimentale.
Si dirà: per forza, un cartello era l’unico modo per comunicare in questo caso. E qui entra in gioco il tram. Al prossimo vertice su “tram a Bolzano sì o no”, i partecipanti al vertice provino a leggere questa rubrica e si chiedano a che cosa serve un tram.
Non solo per spostarsi senza inquinare ma anche per un gioco d’amore vecchio come il mondo ma decisamente molto ma molto più bello.