Politik | Reazioni

“E l’Europa dove sta?”

Paul Köllensperger (M5s) sul caso Aquarius, le elezioni comunali e provinciali: “La Svp? Machiavellica, strizza l’occhio alla Lega”. Critiche trasversali a Salvini.
Aquarius
Foto: upi

Pulsano le polemiche attorno alla decisione del ministro dell’Interno Matteo Salvini di negare l’attracco alla nave Aquarius con 629 migranti a bordo (fra cui anche 123 minorenni non accompagnati, 11 bambini e 7 donne incinte) nei porti italiani. E la linea dura del Viminale è stata ribadita poche ore fa dal tonitruante leader della Lega su Facebook:

 

Il governo italiano ha chiesto alle autorità maltesi di farsi carico della nave della ong Méditerranée e di Medici Senza Frontiere che però hanno rifiutato sostenendo che spetta all’Italia occuparsi del caso in base al diritto internazionale. Malta “non può continuare a voltarsi dall’altra parte”, hanno scritto in un comunicato congiunto il vicepremier Salvini e il ministro delle Infrastrutture, da cui dipende la Guardia costiera, il pentastellato Danilo Toninelli. Come spiega il Post, tuttavia, il paese guidato dal primo ministro Joseph Muscat è “scarsamente attrezzato per occuparsi di uno sbarco di centinaia di migranti e soprattutto delle loro richieste di protezione internazionale”.

 

 

Mentre l’Aquarius vaga ancora per il Mediterraneo fra l'Italia e Malta in attesa di istruzioni diversi sindaci del sud d’Italia hanno offerto la loro disponibilità ad accogliere la nave, “se un Ministro senza cuore lascia morire in mare donne incinte, bambini, anziani, esseri umani, il porto di Napoli è pronto ad accoglierli. Noi siamo umani, con un cuore grande. Napoli è pronta, senza soldi, per salvare vite umane”, ha scritto su Twitter il primo cittadino di Napoli Luigi De Magistris

 

Le reazioni in Alto Adige

 

Ad applaudire l’azione del ministro dell’Interno il fido deputato leghista bolzanino Filippo Maturi che definisce Salvini “unico argine all’invasione”. In sintonia il socialista Claudio Della Ratta: “Salvini ha fatto bene a provare a chiudere i porti. Dopo tante chiacchiere e troppi ingressi, si inizia forse a cambiare prospettiva”. 

Fra le condanne al gesto del vicepresidente del Consiglio il segretario provinciale del Pd Alessandro Huber: “Se si esulta perché viene lasciata in mare aperto una nave con 123 bambini, minori soli e donne incinte, c’è davvero da preoccuparsi. Non solo per il cinismo, ma anche per il totale disprezzo della legge internazionale, che impone innanzitutto il salvataggio delle vite umane”. Tranchant il giudizio dell’ex assessora comunale dem Maria Chiara Pasquali: “I 5 stelle, intendo quelli che li hanno votati provenendo dalla sinistra, sono sereni per l’iniziativa di Salvini di chiudere i porti italiani agli immigrati? È questo l’indirizzo del contratto? Tutti zitti? Fico da Presidente della Camera approva questa scelta? Su Conte non mi esprimo... Chiederà a Di Maio cosa poter dire magari in quattro lingue così l’Europa ci capirà meglio”.

 

 

Dilemma a 5 stelle

 

La levata di scudi di Salvini non è piaciuta all’ala più sinistrorsa del Movimento 5 stelle, azionista di maggioranza dell’esecutivo italiano. “Se continua così diventeremo una corrente della Lega”, è stata una delle voci di protesta (riportate dal Corriere della Sera) che si sono alzate fra gli esponenti storici del M5s, i quali sperano in una decisa presa di posizione del presidente della Camera Roberto Fico che oggi interverrà a San Ferdinando, il comune calabrese dove è stato ucciso il sindacalista del Mali Soumaila Sacko.

Usa toni più moderati il consigliere provinciale pentastellato Paul Köllensperger, interpellato da salto.bz: “Salvini cerca evidentemente di forzare la mano per mandare un segnale all’Europa, peccato che su quella nave ci siano persone che hanno urgente bisogno di soccorso e non è possibile avvalersi di motivi politici quando ci sono di mezzo vite umane. Ma va detto che di fatto l’Italia è stata lasciata sola dall’Europa (situazione denunciata in queste ore anche dallo stesso premier Giuseppe Conte, ndr), anche per colpa dell’operazione Triton, che è un’eredità del precedente governo”.

 

 

Criticato da una falange dei grillini anche la posizione del vicepremier Luigi Di Maio, giudicata troppo accondiscendente nei confronti dell’approccio salviniano alla questione migranti, ma Köllensperger sceglie una via più pragmatica: “Questo governo ha molte cose importantissime da fare e cercare subito lo scontro politico sarebbe controproducente. L’unica cosa che condivido in questa situazione è il voler esercitare pressione sull’Europa, anche lo stesso Regolamento di Dublino va rivisto, del resto il tema dell’immigrazione è quello più sentito dai cittadini europei e su questo ci giochiamo il futuro dell’Europa”.

 

L’oggi e il domani

 

L’atteggiamento propositivo non viene intaccato dai risultati delle elezioni amministrative di ieri (domenica 10 giugno), con i 5 Stelle che sono fuori da quasi tutti i ballottaggi. “Si sa, alle elezioni comunali la gente vota più le facce che i simboli, il Movimento sconta il fatto che spesso, a livello locale, non è molto radicato e non ha personaggi di spessore che possano davvero competere”, osserva Köllensperger. Altra storia il contesto nazionale: “Il governo ha appena iniziato a lavorare e ha tutte le carte in regola per mettere in campo una serie di interventi fondamentali, da severe leggi anti-corruzione, anti-evasione e anti-mafia a liberare la Rai dalla lottizzazione politica, fra qualche mese tireremo le somme”. 

Nel quadro politico locale, intanto, con le elezioni provinciali alle porte l’avanzata della Lega di Salvini trascinerà alla fine anche la Svp? “Alla Volkspartei interessa parlare di autonomia, se nel resto del programma dell’interlocutore di turno ci sono scritte cose poco o per niente condivisibili è capacissima di soprassedere. La Svp - nota il consigliere provinciale dei 5 stelle - è diventata molto più machiavellica in questi ultimi anni rispetto al passato, non so cosa succeda dietro le quinte ma da quello che apprendo dalla stampa mi pare che qualche strizzatina d’occhio alla Lega ci sia”. 

 

Spaniens sozialistischer Regierungschef rettet die 629 Flüchtlinge an Bord des Schiffs "Aquarius": "Es ist unsere Pflicht, dabei zu helfen, eine humanitäre Katastrophe zu verhindern". Salvini rettet die Ehre Italiens. Oder ?

Mo., 11.06.2018 - 16:18 Permalink

Sehr lustig wie die ganze Geschichte von der Presse aufgegriffen wird. Vielerorts war von "Rettung" die Rede, als wäre das Schiff in akuter Seenot oder gar beim versinken, dabei stand es 24 Stunden 25 Seemeilen von der Küste entfernt und jetzt auf einmal schafft es das gute Stück sogar bis nach Spanien. Also bitte!
Der Taxidienst der NGOs nach Europa muss endlich ein Ende haben! Wer um Asyl werben will, soll das vor der Reise übers Mittelmeer machen und wir können bei positiven Bescheid die Leute gerne holen gehen.

Mo., 11.06.2018 - 17:45 Permalink

Perspektivlosigkeit gegen Menschlichkeit ? Vielleicht können uns die Algorytmen des internationalen Finanzkapitals eine Lösung anbieten ? - so etwas ähnliches wie die sogenannte "Business Komplettlösung".

Di., 12.06.2018 - 09:25 Permalink