Un bel giorno in Adigezia arrivarono i rivoluzionari franzesi che portarono il vino rosso, la laicità dello stato e tutte quelle teorie secondo cui gli uomini son tutti uguali e devono fraternamente vivere liberi secondo il motto libertè legalisè Chardonnay. Il governatore napoleonico Gioacchino Uelà fece subito un editto per liberare la schiava (che in Adigezia veniva costretta in bottiglie mentre tutti sanno che andrebbe messa solo in un cartone).

Contro di loro scoppiò una rivolta condotta da un birraio barbuto di nome Andreas Hopfen che con tutto il cabernet sauvignon venduto sottocosto dai francesi non riusciva più a piazzare la sua Vernaccia annaquata. Le sue milizie, alle cui tattiche di guerriglia si è ispirato anche il mullah Abbash Omar, dettero parecchio filo da torcere ai soldati di Napollonio Bonsiparte che però lo catturarono e lo portarono a Mantova con una banda di liscio costringendolo magnare salamelle e lambrusco fino a farlo scoppiare. I vari pezzetti del suo corpo vennero sparpagliati in tutti i cimiteri del Tiramollo così che in ogni paese c'è una compagnia di bevitori, gli Schlucken, che ad ogni anniversario della sua morte beve birra e sfila in mutande di pelle (lederunterhosen) per rendergli onore.

Alla fine i rivoluzionari franzesi vennero sconfitti e le grandi potenze restaurarono l'ordine. Il duca del Sudterronio promulgò un decreto secondo cui tutti coloro che che si chiamavano Oberkofler dovevano vivere sopra i 1.500 metri, tra i 1500 e gli 800 metri si sarebbero stabiliti i Mitterhofer mentre gli Unterbezoner sarebbero dovuti rimanere nel fondovalle. La vita riprese il suo corso e le contadinelle ripresero i corsetti stretti che fan risaltar le tette. Era iniziata la restaurazione e arrivarono anche i primi bonus cubatura.#ciaointanto