Vaccini, è caos
Un colpo di teatro quello del Movimento 5 stelle che ieri (5 settembre) ha presentato alla Camera un nuovo emendamento al Milleproroghe sui vaccini. Un documento che andrebbe a stoppare quello approvato lo scorso agosto al Senato il quale avrebbe consentito per quest’anno l’entrata all’asilo nido e alla scuola materna anche senza consegnare la documentazione vaccinale. Dopo aver contestato la legge Lorenzin in campagna elettorale Lega e 5 stelle fanno dunque marcia indietro. E l’obbligo vaccinale resta.
“È una buona notizia - afferma il presidente dell’associazione dei presidi Antonello Giannelli - che denota sensibilità da parte del Parlamento rispetto alle ragioni da noi esposte in audizione davanti alle commissioni della Camera: avevamo rappresentato come Associazione presidi che l'ammissione negli asili e nelle scuole dell'infanzia dei bambini non vaccinati avrebbe comportato un rischio per la salute di quelli immunodepressi. È una grande vittoria di civiltà”. “Nei confronti della scienza non possiamo esprimere indifferenza o diffidenza verso le sue affermazioni e i suoi risultati”, ha detto il Capo dello Stato Sergio Mattarella intervenendo sulla questione. “Non sempre l'uomo interpreta bene la parte di Ulisse alla ricerca della conoscenza e nel saper distinguere il vero dal falso”.
Tirare dritto
In Alto Adige la Provincia aveva deciso, tramite delibera, di prorogare l’entrata in vigore dell’obbligo vaccinale al 31 gennaio 2019. Sorpresa per i recenti sviluppi a livello nazionale si è detta l’assessora provinciale alla Salute Martha Stocker che però non demorde: “Noi siamo tranquilli e continuamo con la linea che abbiamo impostato - dichiara sul Corriere dell’Alto Adige -. Contemporaneamente seguiremo attentamente la questione per vedere come procede. Intanto noi abbiamo prorogato a fine gennaio l’entrata in vigore dell’obbligo vaccinale. Nel caso riceveremo la conferma che il rinvio del divieto di iscrizione verrà abolito valuteremo il da farsi per dopo gennaio, inutile però ipotizzare le mosse future prima di ricevere l’ufficialità”.
Nel frattempo Andreas Pöder, leader di BürgerUnion, promette battaglia qualora la giunta dovesse ritirare la delibera provinciale che fissa la proroga a fine gennaio, in ogni caso ritirarla sarebbe per la giunta un suicidio politico in vista delle provinciali, sostiene Pöder.
Zum Glück haben wir den Pöder
Zum Glück haben wir den Pöder.