Lo studioso del ladino in trionfo
Ogni due anni studiosi di livello internazionale vengono insigniti del Premio scientifico dell’Alto Adige. Nel 2018 a primeggiare fra i ricercatori - dopo Klaus Seppi (2016), Markus Ralser (2014) e Diego Calvanese (2013) - è stato il brunicense di madrelingua ladina Paul Videsott, classe 1971, docente di linguistica e filologia romanza e di lingua e letteratura ladina, da un anno preside della Facoltà di Scienze della formazione a Bressanone. “Sono soddisfatto che il premio sia andato a una figura che lavora a stretto contatto con i temi della nostra cultura e in particolare con quella ladina”, ha detto l’assessore Florian Mussner consegnando il premio a Videsott al NOI Techpark oggi (17 dicembre).
Tutto sul ladino
Paul Videsott ha approfondito, nei suoi studi, la tematica di come nascono e si sviluppano, modificandosi col tempo, le lingue scritte. Al centro delle sue ricerche c’è anche la ricostruzione dell’evoluzione dell’italiano e del francese fra il XII e il XVI secolo sulla base di migliaia di scritti, confrontata con quella del ladino nello stesso periodo di tempo. In particolare Videsott ha voluto testimoniare la ricchezza della propria madrelingua, che pure notoriamente non ha alcuna forma scritta di riferimento unica per tutte le 5 vallate che la utilizzano e le cui espressioni orali sono a volte anche molto diverse fra loro. Attualmente Videsott è impegnato nella realizzazione di un Thesaurus, ossia un dizionario online per la lingua ladina, nel quale analizza grammatica ed espressione dei concetti nelle diverse versioni parlate della lingua ladina, documentandole.
Nella motivazione della giuria del Premio Scientifico dell’Alto Adige 2018 si chiarisce che la fama di linguista di Videsott ha rilievo internazionale. Il suo lavoro di ricerca, spiegano i giurati, si colloca accademicamente a un livello molto alto, abbracciando analisi quantitative e ricerche bibliografiche. Con i suoi studi e la documentazione da lui realizzata del ladino scritto, Videsott ha contribuito alla conservazione di questo idioma, conferendo anche alla minoranza che lo parla maggiore visibilità a livello internazionale. Vito Zingerle, direttore della Ripartizione Innovazione, Ricerca e Università, ha posto l’accento sull’importanza di condurre studi linguistici sugli idiomi delle minoranze anche a livello accademico. “Solo in questo modo anche gli studi sulla lingua ladina possono conservare un interesse scientifico sul piano internazionale, obiettivo cui Videsott ha contribuito in modo esemplare”, così Zingerle.
Felicissima che questo premio
Felicissima che questo premio sia stato assegnato al Prof. Paul Videsott!
Mi complimënć, Paul!