Tanto rumore per un succo
Come azione di marketing non convenzionale sembra aver funzionato. Tutto è bene purché se ne parli. Del prodotto, naturalmente. Tuttavia, i destinatari dello “sfottò” promozionale - in ballo ci sono pur sempre le vendite, in questo caso degli estratti di frutta - non hanno gradito. Parliamo del “succhino di cittadinanza”, la campagna social di Skipper Zuegg che rimanda all’arcinoto reddito di cittadinanza. Ovvero al cavallo di battaglia del movimento 5 stelle - forza politica in queste ore alle prese con il risultato negativo in Sardegna. Sergio Battelli, presidente pentastellato della commissione per le politiche europee della Camera, ha definito l’iniziativa “offensiva”.
L’azienda multinazionale con sede a Verona, e nata in Alto Adige, a Lana precisamente, nel lontano 1890, non è nuova ad una comunicazione dinamica sui social. A richiamare direttamente alla proposta elettorale dei grillini è il post del 15 febbraio scorso con il quale è stato lanciato il concorso a premi accessibile dal sito della Zuegg. Un’iniziativa pensata con l’ironia e i meme in rete. “Ci avete assillato un anno intero perché volevate i succhi gratis. Adesso chi non va sul sito a dimostrare di meritarli davvero è una scia chimica”. Queste le parole che rimandano al link con il “modulo per la richiesta del succhino di cittadinanza”.
Ce n’era abbastanza per far parlare di sé. È stata però la risposta del M5s che ha donato risalto mediatico all’iniziativa, rimasta prima di allora in sordina. Zuegg non poteva che ringraziare e ora, in attesa che le polemiche si spengano da sole, ha scelto il silenzio.
Ma cos’ha fatto Battelli? Come riporta, fra gli altri media, repubblica.it, ha preso uno dei succhi e l’ha fotografato, pubblicando sulle storie del suo profilo Instagram, con le parole “Prendo, pago, butto” e il finale “Il succhino nel cestino - Bye bye Zuegg - Vergognatevi”.
Dopodiché, potenza della rete, è stato a sua volta preso di mira dagli utenti che l’hanno accusato di “spreco”, di “buttare via” il cibo e di voler invocare un boicottaggio dell’impresa. Battelli - che sulla pagina social figura come “portavoce MoVimento 5 Stelle, Camera dei Deputati, tesoriere gruppo M5S Camera, presidente commissione XIV politiche europee”, non uno qualsiasi, e pure “ligure” - ha quindi precisato all’Adnkronos: “Non ho mai detto di boicottare la Zuegg. Ritengo che siamo comunque di fronte a una campagna offensiva nei confronti del M5s”.
Nel frattempo nello scambio diventato terreno di confronto tra avversari politici si è inserito Filippo Sensi, deputato del partito democratico, che ha “tranquillizzato” l’azienda, dicendo che se a Battelli il succo non piace “l’avrebbe preso lui: “Sono anziano, non sopporto lo spreco di cibo e ho rispetto per il lavoro”.
Ed è quanto. Insomma, tanto rumore per - un succo.
5-Sterne sind ein nicht
5-Sterne sind ein nicht berechenbares Übel für die Gesellschaft. Hoffentlich werden sie bald abgewählt. Ich hatte kürzlich ein Gespräch mit Diego Nicolini, ich weiß somit wovon ich spreche. Der Mensch ist dermaßen in gewissen Mustern festgefahren, es ist unmöglich mit ihm ein annähernd vernünftiges Gespräch zu führen.
kein wunder, ehemaliger
kein wunder, ehemaliger bozner stadtpolizist...
Ein Politiker, der keinen
Ein Politiker, der keinen Sinn für Humor und Selbstironie hat, disqualifiziert sich von selbst.
Diese Gattung ist momentan leider ganz nach oben geschwemmt worden - sieh Trump, Salvini, M5S und wie sie noch alle heißen.
Das nennt man dann wohl
Das nennt man dann wohl interkulturelles Missverständnis des M5S. Ansonsten hätten sie das eh. Unternehmen aus Lana sicher richtig verstanden, das sich eigentlich ja nur bemühte, sich derart anzudienen. Einfach nur peinlich.
Di solito non compro succhi
Di solito non compro succhi di frutta, ma dopo questa storia alla prossima spesa in supermercato un paio di confezioni nel carrello ci finiranno di sicuro!