Politik | Sondaggio

Verdi Grüne Vërc al secondo posto

SVP al 47%, Verdi al 13%. Questi i numeri del sondaggio pubblicato oggi dalla Tageszeitung. Klaus Egger si dice molto soddisfatto. 
Hinweis: Dieser Artikel ist ein Beitrag der Community und spiegelt nicht notwendigerweise die Meinung der SALTO-Redaktion wider.
AGO
Foto: Salto.bz

"Non ho ancora letto l'articolo, ma il 13% mi sembra un ottimo risultato, direi quasi un sogno". Con queste parole Klaus Egger, candidato dei Verdi alle prossime provinciali, ha commentato il sondaggio pubblicato stamani sulla Tageszeitung. Secondo quanto riportato dal quotidiano, il partito plurilingue dei Verdi Grüne Vërc si collocherebbe addirittura al secondo posto, dietro alla SVP, e supererebbe persino i Freiheitlichen, indicati al 12%, dunque in calo rispetto al risultato conseguito alle elezioni provinciali di cinque anni fa. 

Un 13% che potrebbe valere 4 o 5 consiglieri provinciali. Ma Egger si muove con cautela: "Non abbiamo ancora deciso con chi coalizzarci. Ma 4 o 5 posti, tanto in maggioranza quanto in opposizione, sono proprio un buon numero". Numero che permetterebbe al partito ambientalista di acquistare un peso insperato: "Essere dentro la maggioranza - commenta Egger - ma non avere un ruolo decisivo può valere meno di una concreta opposizione".

La crescita era già stata avvertita in primavera, con le primarie del partito, che avevano fatto registrare una notevole partecipazione. "Forse stiamo diventando un partito in grado di captare quello che vogliono gli altoatesini, per questo i dati del sondaggio ci sono così favorevoli - ha aggiunto Egger. E non escludo che l'apertura o comunque la disponibilità ad affrontare tematiche tradizionalmente non associate al nostro partito, come l'attenzione nei confronti dell'economia, ci stiano portando qualche simpatia in più". 

Insomma una grande crescita, per la quale anche l'apporto di donne e giovani è stato importante, secondo l'esponente dei Verdi: "Noi prendiamo seriamente la questione delle quote rosa, e diamo spazio ai giovani. E' anche grazie a questo che la gente ci apprezza". Una ventata fresca che potrebbe davvero portare il partito a governare. Un traguardo possibile? "Non posso parlare per tutti, ma solo per me" ha risposto Egger "in quanto imprenditore sono abituato a prendere decisioni e penso che alle volte si debba rischiare di sbagliare, piuttosto che non agire".

Bild
Profil für Benutzer Martin Geier
Martin Geier Sa., 24.08.2013 - 08:38

Die Grünen wiederum könnten gut abschneiden; auch wenn ich eine Verdoppelung für schwierig erachte; aber dank guter Oppositionsarbeit(besonders Sel) und vielleicht der Erkenntnis daß man sich in punkto Pragmatismus den Nordtiroler Kollegen angleichen muß, halte ich ein saftiges Plus für leicht möglich. Aber genau letzter Punkt ist die Frage; es geht darum welche Richtung die Südtiroler Grünen generell einschlagen wollen; die des Pragmatismus wie ihre Österreichischen Kollegen oder das sich Konzentrieren auf ihre Kernklientel? Die hiesigen Grünen sollten sich mA ein Beispiel an ihren Nordtiroler- und Salzburger Kollegen(respektive 12 und 20%) nehmen und endlich zu einer ausgewogenen Verhältnis zwischen Ökologie und Ökonomie finden; zu Erinnerung; die Tiroler Grünen haben sich im Koalitionsabkommen mit der ÖVP sehr wohl auch zu Erweiterungen und Zusammenschlüssen von Skigebieten bekannt; und auch zum BBT. Wollen die Südtiroler Grünen im Herbst mehr als nur einen Achtungserfolg erzielen dann sollten sie sich von den österreichischen Kollegen eine Scheibe abschneiden; ansonsten verbleibt man wieder alleine mit der Kernklientel; und damit bei etwas mehr als 5%; einmal ganz abgesehen davon daß sie als Koalitionspartner auf Landesebene dann nicht taugen. Mir geht es darum zu verstehen ob die Grünen sich nur als 'Dagegenpartei' profilieren wollen oder ob sie ihre Wählerschicht ausweiten wollen(können) und zu einem anderen Verhältnis zur Wirtschaft allgemein finden. Gerade Südtirol bräuchte liberale Grüne mit einem normalen Verhältnis zur Wirtschaft; mit ihrer Geschichte hätten sie ein enormes Potential am 'Dritten Statut für alle', am Fortschreiben der Autonomie mitzuwirken und Gemischtsprachige/Italiener miteinzubinden. Zusammen mit der SVP und PD könnte man am besseren Südtirol arbeiten und den fortschrittlichen Gegenpol zu denen bilden die nur Visionen haben die sich gegen einen Teil der Bevölkerung richten.
Mal sehen wie es ausgeht; das Anbeten von (Langers) Asche oder das Hüten des Feuers des Fortschritts?

Sa., 24.08.2013 - 08:38 Permalink