I Verdi e l’esclusiva sull’ambiente
Nessuna guerra fratricida ma facciamo un po’ di chiarezza. Questo in sintesi il messaggio che arriva dalla formazione di sinistra in risposta ad alcune dichiarazioni rilasciate a salto.bz da Zeno Oberkofler, co-portavoce dei Giovani Verdi dell’Alto Adige. Il 21enne ambientalista aveva criticato una certa mancanza di visione da parte della Linke, motivo dirimente per cui, secondo Oberkofler, il “tandem” per la corsa alle europee è saltato. “Un’occasione mancata”, eppure, ricordano gli esponenti della sinistra, la stessa candidata dei Verdi europei, Ska Keller, aveva espresso il suo consenso a un accordo rosso-verde in Italia, bloccato però dalla Federazione Nazionale dei Verdi che ha preferito la corsa in autonomia, come ha ricordato Elly Schlein in una recente intervista.
Il timbro sull’ambiente
Le politiche ambientali, in primis, divenute negli ultimi tempi più popolari grazie anche alle manifestazioni degli studenti, non sono un tema esclusivo dei Verdi, rivendicano gli alfieri della sinistra; la riconquista di una certa fetta di elettorato, del resto, oggi passa anche attraverso l’esplicito riguardo verso le questioni ecologiste.
Non si può mettere in secondo piano la questione sociale o limitarsi a un semplicistico ‘nel contempo si affronti anche il tema sociale’
“Una delle lotte di più lunga data in Italia, per fare un esempio, è quella condotta dai partiti di Sinistra per combattere l’inquinamento nelle terre dei fuochi. Lotte che non sempre sono state pacifiche e che hanno visto più generazioni scagliarsi contro poteri malavitosi, che sono costate agli attivisti minacce e intimidazioni. Battaglie come questa, tra le più grandi che siano state condotte in questo Paese per la salvaguardia dell’ambiente, non avrebbero avuto la stessa visione d’insieme, e con essa la stessa forza, senza il contributo delle forze di Sinistra”, puntualizzano i diretti interessati, che alle comunitarie di domenica 26 maggio si presenteranno con la lista unitaria “La Sinistra”, rappresentata a livello regionale da Martine De Biasi e Matteo Segatta.
Il fattore sociale
Se i rosso-verdi si trovano d’accordo sul fatto che serva un’Europa forte e coesa (“Citiamo Gregor Gysi, il presidente della Sinistra Europea, che proprio qui a Bolzano ha dichiarato: «se crolla l’Europa ci sarà la guerra e io questo non lo voglio»”), sul tema dell’emergenza climatica la Linke torna a pungolare i propri “interlocutori privilegiati”: “Non si può mettere in secondo piano la questione sociale o limitarsi a un semplicistico ‘nel contempo si affronti anche il tema sociale’”. Per la Sinistra si tratta di “politiche che viaggiano su binari paralleli e le politiche di giustizia sociale proposte dalla Sinistra portano inevitabilmente alla salvaguardia dell’ambiente. Le politiche ecologiste, se non gestite bene (e questo è un punto di contrasto anche in Germania tra Verdi e Linke) portano a un ampliamento della forbice tra ricchi e poveri e, paradossalmente, a un maggiore inquinamento del pianeta perché l’inquinamento, così come la tensione sociale che infuoca le tante periferie di questo Paese, è strettamente correlato a condizioni di povertà”.
Questa storia è infinita e
Questa storia è infinita e sinceramente non mi interessa più. Gli attivisti dei due colori hanno sempre collaborato bene. I rappresentanti politici, indipendentemente dalla loro età anagrafica, sono incrostati da una fitta coltre di polvere ideologica.
Belle parole, poca sostanza politica.
Hauptsache Nebensache!
Hauptsache Nebensache!