La notizia era stata anticipata dalla Tageszeitung e poi rilanciata in rete dai cosiddetti indipendentisti progressisti. Un codice, o meglio un suffisso, da aggiungere agli usuali indirizzi internet per localizzare in modo più preciso l'Alto Adige-Südtirol. Non più quindi i tradizionali www.(...).it o .bz, ma due o più lettere con le quali intendere inequivocabilmente l'intero territorio della provincia.

Manuel Raffin, referente della Junge Generation Svp, è convinto che l'operazione sia tecnicamente fattibile e pure a un costo ragionevole. “L'idea mi è stata suggerita da un amico, il quale aveva visto che altre regioni europee dispongono di suffissi del genere. Allora mi sono subito attivato, ne ho parlato con l'assessore Florian Mussner e lui si è dimostrato molto interessato al progetto”.

Ma quale sarebbe il suffisso più adatto? “Abbiamo pensato a .sd o .st, per esempio, o comunque a qualcosa del genere. Il problema si porrà al momento della scelta, prima dobbiamo verificare che la cosa sia fattibile e formulare una richiesta all'ICANN (l'ente internazionale che ha l'incarico di assegnare gli indirizzi IP). L'assessore Mussner ha detto che una decisione in tal senso potrebbe avvenire addirittura prima delle elezioni”. Anche sui vantaggi pratici derivanti dall'innovazione, Raffin ha le idee chiare: “Penso che soprattutto le imprese trarrebbero un beneficio dall'avere un suffisso di questo tipo, tutti così penserebbero subito che la ditta o la pagina in questione proviene dal Sudtirolo”. Ma il suffisso .bz non è già abbastanza specifico? “Non tutti riescono a identificarsi con il capoluogo. Per una ditta della Valle Aurina o della Val Venosta, per esempio, il legame simbolico con Bolzano non è così forte. Avere nel proprio indirizzo un riferimento all'intera provincia sarebbe sicuramente meglio”.

Rimarrebbe dunque solo il problema legato all'uso delle lingue. .sd o .st possono stare per “Südtirol”, o al massimo per “Sudtirolo”. Ricordando però le polemiche emerse al tempo dell'introduzione del “marchio ombrello”, ci sarà sicuramente qualcuno che protesterà per la mancata considerazione del nome “Alto Adige”. “Questo non è un problema – afferma sicuro di sé Raffin – al limite potremmo introdurre anche due suffissi diversi, no?”. Una prospettiva, quest'ultima, che ci fa già capire come l'ottimismo di Raffin e l'impegno di Mussner mal si concilino con le dinamiche cariche di confluttualità proprie della campagna elettorale. Forse sarebbe meglio riparlarne dopo il voto.