Politik | Le nomine

Piazza pulita

Filippo Maturi e Michl Ebner saranno rimossi dalla Commissione dei Sei. Lo hanno deciso M5s e Pd nel corso delle trattative di coalizione. Su Lampis ancora incertezza.
Maturi, Ebner
Foto: upi

Breve ma intenso. È finita in un lampo l’avventura di Michl Ebner e di Filippo Maturi all’interno della Commissione dei Sei. Stando a quanto riporta oggi il quotidiano Tageszeitung il Movimento 5 stelle e il Pd, prossimi alla formazione del nuovo governo (alle 9.30 di oggi Giuseppe Conte sarà ricevuto dal capo dello Stato Sergio Mattarella), avrebbero deciso di rimuovere il patron di Athesia nonché presidente della Camera di Commercio di Bolzano e il deputato leghista dall’organo paritetico Stato-Provincia incaricato di scrivere le norme di attuazione dello Statuto di autonomia per l’Alto Adige. Maturi, peraltro, è anche il presidente della Commissione, eletto all’unanimità lo scorso primo agosto. Al sicuro naturalmente le nomine provinciali: il deputato Manfred Schullian e il senatore Meinhard Durnwalder della Svp, e Carlo Vettori, capogruppo della Lega in consiglio provinciale.

Nel corso delle trattative di coalizione dem e pentastellati si sarebbero accordati per affossare le nomine governative e sostituire il deputato del Carroccio ed Ebner, scelti a giugno dal ministro (uscente) per gli Affari regionali e delle Autonomie Erika Stefani, esponente della Lega, con somma indignazione da parte dei 5 stelle che ora intendono sparigliare le carte. È il karma, direbbe qualcuno. Fonti vicine al ministro per i rapporti con il Parlamento e la democrazia diretta Riccardo Fraccaro dicono che la scelta unilaterale di Stefani sarebbe stato un primo passo per far cadere il governo.

 

 

Lo sfogo del consigliere provinciale dei 5 stelle Diego Nicolini di fronte ai nomi individuati dalla Lega fu all’epoca eloquente: “Stendiamo un velo pietoso su qualità e competenza dei candidati proposti per l’Alto Adige. A parte il ‘fine giurista’ Filippo Maturi che da quando è stato eletto si è speso tanto e soltanto per questa poltrona, troviamo un Michl Ebner, padrone dell’informazione mainstream provinciale che concentra e possiede i media locali in modo analogo solo a Paesi come la Bulgaria. Infine un burocrate buono per tutte le stagioni, quell’Antonio Lampis da sempre in quota SvPD (SVP+PD), che era stato piazzato a Roma da Bressa: così la Lega ha messo la statua rievocativa dell’SvPD nel museo delle cere. Non si lavora così se si vuole una autonomia moderna e condivisa”.

Ancora incerto resta invece proprio il destino di Antonio Lampis, direttore generale dei musei al Mibac e vicino all’area Pd, ma verosimilmente il responsabile del dicastero delle Autonomie regionali che subentrerà a Stefani nominerà una nuova delegazione. 

 

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Antonio Lampis Do., 29.08.2019 - 09:41

Gentile signora Franzosini,
sono un funzionario pubblico da quando avevo 19 anni, Presidenza del Consiglio dei ministri, Ministero dell' Interno, Provincia autonoma. Ho assistito la redazione di molte norme di attuazione in quella veste e ho partecipato per molti anni ai lavori della commissione dei sei. Nel mio cv* potrà trovare molte pubblicazioni giuridiche sul tema. Sono un professionista e rispetto il susseguirsi delle linee politiche. Non è corretto appicicarmi vicinanze politiche, che per deontologia professionale non ho mai espresso.

* http://musei.beniculturali.it/wp-content/uploads/2017/09/CV-Antonio-Lam…

Do., 29.08.2019 - 09:41 Permalink
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V M Do., 29.08.2019 - 20:43

Vedremo se il M5S riuscirà ad avere un proprio rappresentante in seno alla Commissione e se questo sarà in grado di evitare la discussione sui temi etnici utilizzati strumentalmente dalla SVP a meri fini propagandistici ed elettorali, in primis la toponomastica. Il precedente della Lega con l'isolamento di Bessone e delle sue posizioni non è un buon precedente.....

Do., 29.08.2019 - 20:43 Permalink