Der scheidende und zukünftige Premier wählte für seine Regierungserklärung die Abgeordnetenkammer, wo sein Kabinett über eine komfortable Mehrheit verfügt. Doch das schützte ihn nicht vor ständigen Zwischenrufen und Sprechchören. Unzählige Male musste Kammerpräsident Fico die aufsässigen und geradezu hysterischen Parlamentarier aus dem Lager der Lega und der Fratelli d'Italia zur Ordnung rufen, während vor dem Palazzo Montecitorio das Fussvolk von Melonis faschistischer Partei gegen die Regierung demonstrierte. Mit von der Partie: Matteo Salvini, der sich eigenhändig der Macht beraubt hat. Der Lega-Chef, der mit Non mollare-Rufen begrüsst wurde: "Un saluto ai poltronari chiusi nel palazzo".
Conte sprach in seiner Rede diesen Dauerkonflikt zwischen den verfeindeten politischen Lagern an: "Ci vuole un nuovo lessico e un lingua mite- Lasciamoci alle spalle il frastuono dei proclami inutili e le dichiarazioni roboanti a. Basta contrapposizioni. Ora ci vuole un governo per il paese. Non possiamo deludere le aspettative." In seiner detaillierten Rede ging Conte auf alle offenen Probleme des Landes ein. Die bereits geplante Erhöhung der Mehrhwertssteuer werde annulliert, die Besteuerung der Arbeit reduziert. Mit der EU werde ein neuer Stabilitätspakt ausgehandelt.
Conte versprach gleiche Entlohnung für Männer und Frauen, ein neues Verhältnswahlrecht und die baldige Reduzierung der Parlamentarier um ein Drittel.
In seiner fast eineinhalbstündigen Rede entwarf Conte das Bild eines zukünftigen Italiens als smart nation : "E' un programma che ha l'ambizione di delineare la società in cui vogliamo vivere noi stessi, che abbiamo già un po' di anni sulle spalle, ma soprattuto la società che vogliamo consegnare ai nostri figli e ai nostri nipoti, nella consapevolezza che il 'patto politico e sociale che oggi proponiamo a voi e a tutti i cittadini, si proietta necessariamente, per essere sostenibile, in una dimensione intergenerazionale."
Der Regierungschef sprach zahlreiche Themen an: die Innovation, den green new deal, das Schulwesen und natürlich auch das Nord-Süd-Gefälle mit der geplanten autonomia differenziata: "Nel quadro delle riforme istituzionali, è intenzione del Governo completare il processo che possa condurre a un’autonomia differenziata, che abbiamo definito 'giusta e cooperativa'. Un progetto di autonomia che salvaguardi il principio di coesione nazionale e di solidarietà e la tutela dell’unità giuridica ed economica. Occorre definire i livelli essenziali delle prestazioni e i fabbisogni standard, attuando compiutamente l’art. 119 della Costituzione, che prevede l’istituzione di un fondo di perequazione volto a garantire a tutti i cittadini la medesima qualità dei servizi. Queste cautele consentiranno di evitare che questo legittimo processo riformatore possa contribuire a creare un paese a due velocità, che aggravi il divario fra il Nord e il Sud."
Den Sonderautonomien widmete er dabei einen einzigen Satz: "In questo contesto, occorre anche garantire e tutelare, con la massima intensità, le autonomie a statuto speciale e le minoranze linguistiche."
Doch trotz aller Proteste der Opposition darf Conte auch den Widerstand im eigenen Lager nicht unterschätzen. Der kommt vor allem von den vier Vertretern der ultralinken liberi e uguali, auf deren Stimmen der Premier im Senat angewiesen ist und die das weidlich ausnützen. Sprecher Nicola Fratoianni zum Migrationsproblem: "Le leggi di Salvini vanno cancellati subito. Via i decreti sicurezza, basta bloccare i barconi: "Non si deve mettere in discussione il principio che le persone in mare vadano salvate." An Zündstoff fehlt es wahrlich nicht. Conte gewann das Vertrauensvotum klar mit 343 zu 263. Wesentlich kritischer wird es im Senat, wo auch Emma Bonino ihre Gegenstimme angekündigt hat.