Politik | Le otto vite del caimano

Berlusconi: ho cambiato idea e votiamo la fiducia. Ennesimo colpo di scena.

Nelle dichiarazioni di voto Silvio Berlusconi ha preso personalmente la parola e stupendo tutti i presenti si è detto sorpreso positivamente dal discorso del premier Letta ed ha comunicato chi il Pdl ha deciso di rinnovare la fiducia al governo.

Aggiornamento delle ore 13.35 - Nelle dichiarazioni di voto Silvio Berlusconi ha preso personalmente la parola e stupendo tutti i presenti si è detto sorpreso positivamente dal discorso del premier Letta ed ha comunicato chi il Pdl ha deciso di rinnovare la fiducia al governo.

Aggiornamento delle ore 13.20 - Sarà Silvio Berlusconi a prendere personalmente la parola per le dichiarazioni che precederanno il voto di fiducia.

Aggiornamento delle ore 12.40 - Il primo a prendere la parola per le dichiarazioni di voto è stato il senatore SVP Karl Zeller che ha criticato aspramente Silvio Berlusconi, affermando che si è trattato di "uno spettacolo indecente e vergognoso per l'italia", aggiungendo che in altri paesi "non servirebbe una legge severino per allontanare un condannato".

Aggiornamento delle ore 12 - Nel suo intervento Sandro Bondi ha confermato che il Pdl non voterà "compatto" la fiducia al governo Letta e che i senatori del partito resteranno in aula. La spaccatura con i dissidenti è conclamata.

Aggiornamento delle ore 11:30 - Dal Pdl sarebbe già uscito un gruppo di circa 35 senatori del quale fanno parte Maurizio Lupi, Roberto Formigoni, Maurizio Sacconi e Carlo Giovanardi che ha presentato una risoluzione a favore del governo Letta. Il nome del nuovo gruppo parlamentare sarebbe "I Popolari".

La crisi di governo, innescata dalle dimissioni imposte da Silvio Berlusconi ai ministri Pdl del governo Letta, arriva oggi al suo momento cruciale. Su RaiNews24 è possibile seguire la diretta streaming del dibattito e del voto prima al Senato e poi alla Camera

Il discorso del premier Enrico Letta è durato 46 minuti. Ed è stato applaudito anche dai senatori altoatesini Zeller, Berger e Palermo

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Enrico Lillo Mi., 02.10.2013 - 15:29

Ancora una volta il Presidente Berlusconi, ha dato dimostrazione di essere un grande Statista, di essere un politico di grande responsabilità, di volere il benne dell'Italia e dei suoi concittadini. Ha spiazzato e sorpreso positivamente la gran parte dell'aula in particolare quei Senatori che nonostante la distanza politica da Berlusconi, non nutrono come l'On. Zanda per esempio o la gran parte dei cd "grillini" odio nei suoi confronti. Con la scelta di votare la fiducia, sulla base delle rinnovate proposte programmatiche del Presidente Letta, ha scovato dandogli un nome e un volto coloro che all'interno della dirigenza del partito remano contro ma contemporaneamente ha messo in gravissima difficoltà il Partito Democratico (e l'intervento di Zanda ne è la conferma) che non ha mai digerito (soprattutto la base) l'alleanza con il PDL e che ora dovrà digerire questa nuova spinta che viene da Berlusconi. E' emblematica la frase di riconoscimento nei confronti di Berlusconi da parte del Presidente Letta: "Silvio sei un grande"

Mi., 02.10.2013 - 15:29 Permalink
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Gianluca Trotta Mi., 02.10.2013 - 15:37

Antwort auf von Enrico Lillo

Impagabile, questo commento! Un capolavoro! Insomma, ancora una volta ha vinto Berlusconi, secondo il commentatore. Ancora dobbiamo dirgli grazie. Massì, giusto. Anzi, ora esco in strada e canto a squarciagola Meno male che Silvio c'è. Ah, che grande statista! E invece, tutti i giornali (quelli non suoi, ovviamente) che titolano "Silvio si arrende" non hanno capito proprio niente: ah ah, vecchio volpone, li ha messi proprio alla corda lui, invece! (Ah, a proposito Lillo, le pongo anche qui la domanda: ma se ieri lei sosteneva che il PdL avrebbe votato la sfiducia perché Letta non aveva mantenuto i patti - essendo che l'IVA è aumentata - , come la mettiamo, allora? Ora si vota la fiducia perché questi patti sono stati invece mantenuti? È stata riabbassata l'IVA? O non è più una priorità, come invece lei diceva ieri. Grazie per la eventuale risposta).

Mi., 02.10.2013 - 15:37 Permalink
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Gianluca Trotta Mi., 02.10.2013 - 18:54

Antwort auf von Enrico Lillo

Ah, e a proposito della conclusione del divertentissimo commento del familiare politico: non risulta che Letta abbia pronunciato la frase di riconoscimento: Silvio sei un grande. No, non è proprio così, capisco che i legami politici, per il commentatore, sono come quelli familiari, ma a una certa età si dovrebbe essere usciti dall'innamoramento del figlio per il padre. Alla fine del, diciamo così, discorso di Berlusconi, Letta, visibilmente divertito, ha guardato Alfano e, scuotendo la testa avrebbe detto: Grande. Ecco, io non sono un esperto di prossemica; ma mi sembra che, molto verosimilmente, sia un Grande piuttosto ironico. Comunque, ognuno si potrà fare un'idea guardando lo spezzone del video. Quello che è sicuro (almeno per chi non vive in quella sorta di realtà parallela nella quale sono presi tutti i fan del Berlusca) è che Letta non ha detto: Silvio sei un grande.

Mi., 02.10.2013 - 18:54 Permalink
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Gianluca Trotta Mi., 02.10.2013 - 19:30

Antwort auf von Enrico Lillo

Comunque, al di là di tutto quanto è stato scritto nel commento sopra (per me, una delle pagine più diovertenti della storia dei commenti in questo portale), è interessante notare come su questo Grande!, su questo piccolo aggettivo, si giochino gli equilibri dell'informazione. Comincio dalla Repubblica, che (è scontato) dà per certo il tono ironico. Il Corriere, ovviamente, da buon Corriere, dice democristianamente che Letta avrebbe detto "Un grande". Il Giornale, ovviamente, è il più interessante: in prima pagina si dice che la frase è "È un grande". Poi clicchi sul link, e più equilibratamente la frase pronunciata da Letta diventa "Grande". Che sia iniziata, anche al Giornale, lo scisma dei diversamente berlusconiani?

Mi., 02.10.2013 - 19:30 Permalink
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Gianluca Trotta Mi., 02.10.2013 - 19:00

Ah, un'ultima cosa: con la sua comparsata di oggi, almeno Berlusconi ha alzato un po' la sua media di partecipazione alle sedute del Senato, che si attesta allo 0,07 percento. Cioè, detto diversamente, ha accumulato il 99,93 percento di assenze, con zero missioni. Eh sì, si capisce perché i suoi non vogliono che decada dalla carica: uno così ligio, così presente, così impegnato! Dove lo trovano più! E si capisce sempre di più la strategia processuale dei suoi avvocati, che ogni sempre accampavano la giustificazione che non poteva stare in aula perché impegnato in Senato. Eh, certo! E, da cittadino, sono ovviamente raggiante di spendere il mio denaro pubblico così adeguatamente, per stipendiare un parlamentare tanto presente e attivo. Penso che anche il commentatore-familare potrebbe riuscire a condividere questa mia gioia.

Mi., 02.10.2013 - 19:00 Permalink