Politik | Il giorno dopo

C’era una volta il tram

Dall’immobilità bolzanina alla sconfitta incassata, dalla richiesta di dimissioni del sindaco Caramaschi al “tutto da rifare”. Ecco le reazioni del post-referendum.
manifesti tram
Foto: Salto.bz

Se lo sentiva Renzo Caramaschi che il voto sul tram non sarebbe andato come sperava. E mentre il sindaco incassa la sconfitta una pioggia di reazioni si riversa sul “day after”. Il referendum di ieri, domenica 24 novembre, ha sancito la nettissima vittoria del “no” al tram con il 70,17% contro il 29,83% dei “sì” (hanno votato il 32,63% degli aventi diritto ovvero 27.058 bolzanini su 82.922). Un dato inevitabilmente politico con cui il primo cittadino - e coalizione al seguito - dovrà fare i conti in vista delle elezioni comunali della prossima primavera.

Prendono atto della volontà della cittadinanza i Verdi che con l’assessora comunale Marialaura Lorenzini molto si erano spesi per il progetto giudicato “una delle soluzioni migliori ed ecologiche alle problematiche del traffico che attanagliano Bolzano. Era la scelta del futuro, come testimoniano anche i tanti giovani che si sono impegnati per il tram nel segno della lotta al cambiamento climatico - ricordano gli ambientalisti -, ma la scelta della cittadinanza è stata un’altra. Per noi un chiaro incarico di andare avanti sulla strada della mobilità sostenibile, in altro modo”. Propositivo anche Sandro Repetto, consigliere provinciale del Pd: “Giusto rispettare l’esito delle urne. Dobbiamo trovare subito nuove soluzioni per Bolzano. Non piangiamoci addosso, al lavoro per ridurre traffico e inquinamento da domani”. Critico invece il consigliere comunale socialista Claudio Della Ratta: “L’idea di fondo poteva avere una sua logica ed una sua positività, ma è stata trasformata da progetto per favorire i pendolari (e questo non avviene con solo due corse all'ora verso l’Oltradige, ponendone oltretutto metà del costo a carico del comune), a mero progetto per raggiungere l'ospedale (già adeguatamente servito dagli autobus), o relativo a tratte urbane già comunque ottimamente coperte dal trasporto pubblico (centro città, corso Libertà, corso Italia). Lasciando il resto della città nella situazione attuale”.

Da segnalare il commento della dem Nadia Mazzardis: “Ha vinto il NO al tram, ha vinto il NO all’aeroporto, vince Salvini con il NO agli immigrati. Quando c’è da unirsi su un NO non ci batte nessuno. Quando ci si deve aggregare per qualcosa, pensare ad una proposta PER, risolvere, tenere conto del punto di vista di tanti, fare sintesi, diventiamo campioni di distinguo”.

 

I fautori del no

 

Esulta l’area di centrodestra che compatta si è schierata contro il progetto a partire dal Comitato per il No. “A volte i sogni diventano realtà e Davide vince contro Golia”, dichiara soddisfatta la presidente del gruppo Rosanna Oliveri. Si accoda Gabriele Giovannetti (il centrodestra): “Dalla città è arrivato un messaggio chiaro: i bolzanini non vogliono che Bolzano venga sventrata dal tram. Ora a noi il compito di garantire che nessuno si sogni di disattendere l’indicazione dataci dalla cittadinanza”. Giovannetti annuncia che nelle prossime ore verrà depositata una richiesta di convocazione urgente e straordinaria del consiglio comunale che “prenda atto dell’esito del referendum e spedisca tutto il progetto in cantina”. Ancora più dura la Lega che chiede le dimissioni di Caramaschi. Per gli esponenti del Carroccio Filippo Maturi e Luigi Nevola il sindaco ha “pagato con i soldi di tutti la campagna per portare avanti la sua linea politica, un vero atteggiamento vergognoso e antidemocratico” tuttavia “punito dai cittadini, i quali hanno ribadito chiaramente di essere contro i progetti folli della coppia Caramaschi - Lorenzini e dunque alla loro linea amministrativa”. 

Tutto da rifare, dicono gli alfieri del Movimento 5 stelle. “Amministrare un Comune calando le decisioni dall’alto è profondamente dannoso - osservano Maria Teresa Fortini, Pierluigi Gaianigo, Paolo Giacomoni, Sabrina Bresadola e Angelo Rizzo -, abbiamo visto in questa campagna referendaria ingaggiata tutta la potenza di fuoco della Provincia per pubblicizzare un progetto frettoloso e mal fatto. Il risultato in parte riflette l’ennesimo tentativo non condiviso e la giunta dovrebbe trarre le dovute conclusioni”. Dice la sua da Laives anche il sindaco Christian Bianchi secondo cui, in linea con i grillini, occorre ricominciare da zero, “coinvolgendo i comuni limitrofi, con una politica condivisa e non imposta”. Bianchi esorta infine la Provincia ad aprire un tavolo di confronto. La palla intanto passa al consiglio comunale di Bolzano che da regolamento, in caso di referendum consultivo, è tenuto a pronunciarsi in merito entro 30 (trenta) giorni dalla proclamazione del risultato, sia se intende conformarsi ad esso, sia se intende discostarsene, qualora ad esso abbia partecipato almeno il 25% degli aventi diritto al voto e sia stato approvato dalla maggioranza dei votanti.

Faccio notare umilmente che all'opposizione si parla solo di ribaltare il sindaco, è solo una merta questione politica! Anche in parte purtroppo con salsa anti tedesca come hanno fatto notare alcuni. C'è una questione politica che non riguarda minimamente i problemi dei bolzanini.
Faccio altresì notare che non vi sono proposte alternative a un progetto di certo impattante e che forse poteva e doveva essere spiegato megliope condiviso assieme alla popolazione (io ribadisco che avrei preferito la soluzione francese).
Non ci sono soluzioni e spero che ve lo ricordiate la prossima volta che sarete fermi nella vostra auto inbottigliati nelle strade della città.
Personalmente rilancio: chiedo una fermata del treno all'altezza del cimitero. E rilancio con una linea circolare di ovovia urbana limitata solo alla zona industriale.
Poi prendo in considerazione la proposta di raccogliere firme per l'interramento delle vie principali stradali della città.
Per il resti ripeto non vi sono alternative credibili e che rendano contenti tutti. NON ESISTONO SOLUZIONI DEFINITIVE!

Mo., 25.11.2019 - 14:19 Permalink

Jetzt verstehe ich nicht ganz, was Sie komplett off topic finden? Ich kopiere den Titel und ergänze ihn mit Daten. Off topic? Den Seitenhieb auf Trump - weil es sich so schön reimt - konnte ich mir nicht verkneifen. Aber Sie sollten ja lachen! Wenn man etwas nicht mehr ändern kann, ist es am Besten, wenn man den Frust mit einem Witz abreagiert und lacht.

Di., 26.11.2019 - 10:26 Permalink