Gesellschaft | La richiesta

Riscatto ladino

Nuova carta d’identità, Alfreider: “Lingua ladina sul documento sarebbe segno di riconoscimento importante”. La CIE attesa in Alto Adige entro la prima metà del 2020.
CIE
Foto: upi

Nessuno può mettere i ladini in un angolo. A prendere posizione è l’assessore Daniel Alfreider, il tema: la CIE ovvero la nuova carta d’identità elettronica (che in Alto Adige non è ancora arrivata). La necessità della presenza della lingua ladina su tale documento di riconoscimento (sia cartaceo sia in forma elettronica) - che era già stata messa in luce da una petizione pubblicata su change.org firmata da oltre 550 persone -, viene ora ribadita da Alfreider: “È per noi una richiesta importante e l’assenza del ladino sarebbe un segno di scarsa stima nei confronti del nostro gruppo linguistico”.

 

 

L’assessore della Svp ricorda che negli ultimi 12 mesi è stata definitivamente chiarita, insieme all’Istituto culturale ladino Micurá de Rü, la terminologia e ora non resta che elaborare la nuova carta. “La considerazione del ladino è d’obbligo e un segno di riconoscimento e apprezzamento della lingua e della cultura ladina, nonché un arricchimento per gli altri gruppi linguistici dell’Alto Adige - insiste Alfreider -. Sono particolarmente contento che così tante persone si siano attivate per questa richiesta e che quindi appoggiano il progetto della carta d'identità ladina. Ora, insieme al Ministero dell’Interno, al Commissario del Governo, al Consorzio dei Comuni e a tutti i soggetti coinvolti, faremo tutto il possibile perché questa tanto attesa richiesta diventi finalmente realtà”.

Come noto il Viminale ha incontrato in passato difficoltà riguardanti la stampa del documento (che per inciso riporterà anche il codice fiscale e conterrà due impronte digitali) nella versione bilingue. Per motivi di natura tecnica infatti la dicitura in tedesco risultava più piccola di quella in italiano, e per risolvere la questione si erano mobilitati sia il presidente Kompatscher che il Commissariato del governo. Con il via libera di Roma ora l’auspicio manifestato sul quotidiano Dolomiten dal presidente del Consorzio dei Comuni Andreas Schatzer è che la carta d’identità elettronica possa essere rilasciata entro la prima metà di quest’anno. La certezza finora è che la CIE emessa in Alto Adige sarà in tre lingue: italiano, tedesco e inglese

 
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Alessandro Stenico Di., 04.02.2020 - 16:07

Finalmente dopo lunghe attese si è arrivati ad una soluzione accettabile della nuova CIE con dicitura triligue italiana/inglese e tedesca. E' una soluzione più che soddisfacente, d'altro canto quello che conta sono i dati contenuti nel microprocessore, che vengono utilizzati per la fruizione di ulteriori servizi a valore aggiunto, in Italia e in Europa.
In tutta Europa eravamo gli ultimi a girare con un documento d'identità cartaceo che spesso creava problemi alle frontiere. Mio figlio mi ha raccontato che ancora la scorsa estate entrando nel Regno Unito, mentre gli altri amici muniti di CIE sono passati per i varchi elettronici lui è stato fermato, il suo documento cartaceo è stato scannerizzato e inseriti i dati, perdendo tempo inutile.
Quello che conta appunto sono i dati inseriti, non starei a farne un problema per quelli stampati, con tutta la mia comprensione per il gruppo linguistico ladino.

Di., 04.02.2020 - 16:07 Permalink
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pérvasion Di., 04.02.2020 - 21:43

Antwort auf von Alessandro Stenico

» Momentan stelle noch keine Gemeinde die elektronische Identitätskarte aus, antwortete LH Arno Kompatscher, das Innenministerium und die Staatsdruckerei hätten noch nicht die nötigen Schritte gesetzt. Voraussichtlich werde die Karte in Bozen innerhalb des Jahres verfügbar sein, danach in den anderen Gemeinden. Für die Karte würden Verwaltungskosten von 16,79 Euro und Sekretariatsgebühren der Gemeinde erhoben.«

Quelle: Landtag

Di., 04.02.2020 - 21:43 Permalink