Dieci giorni fa sembrava anche simpatico scherzarci un po' sopra. Fare un po' di ironia, “sdrammatizzare”. Sembra passata una vita. Adesso di scherzare non ha più voglia nessuno.

Tutto è iniziato con l'annuncio di Conte che chiudevano le scuole. L'ha ripreso il governatore Kompatscher, che, su Facebook, ha spiegato:

“Auf Anordnung des italienischen Ministerpraesidenten sind ab morgen (5. Maerz) bis voraussichtlich 15. Maerz auch in Suedtirol alle (....) Schulen aller Stufen und Universitaeten geschlossen.”

Zum Glueck hat der Kompi unterstrichen, dass es um den ITALIENISCHEN geht, Ministerpraesidenten. Fast haetten wir gefuerchtet/gehofft, dass es sich um die Merkel oder gar den Kurz handelt, die das Sagen um die italienischen Schulen haben. Grazie Kompi, questo sì che si chiama parlare chiaro!

Si voleva però dire che poi tutto è ulteriormente precipitato. Zona rossa sull'intero territorio nazionale, chiusi tutti i negozi eccetto farmacie, alimentari, ecc..

Dieci giorni fa sembrava anche simpatico scherzarci un po' sopra. Fare un po' di ironia, “sdrammatizzare”. Sembra passata una vita. Adesso di scherzare non ha più voglia nessuno

Qualche giorno fa, munito del permesso per passare da un comune all'altro, sono entrato nel territorio di Bolzano. Diretto all'Iperpoli, per generi di prima necessità. Nessuna pattuglia a controllare. Dentro il supermercato, gente ordinata, distanza ai banchi e alla cassa, lavoratori muniti di mascherina. Scaffali pieni e panico assente.

Fino alla scala mobile che conduce al garage. Lì mi precedevano due megere col carrello strapieno. Appena ho fatto per appoggiare il piede sul nastro sono esplose in un urlo. Un metro! Un metro! Un metro! Di metri di distanza ce ne saranno stati almeno due. Gliel'ho detto. Per tutta risposta mi hanno scaricato addosso un rosario di epiteti impensabile per due donne dall'accento straniero. E hanno aggiunto: mani davanti a bocca se tosse! Che aggressività, ho risposto, calma, accidenti che aggressività! Questa volta il rosario si è arricchito di riferimenti a parenti e amici. Volume raddoppiato e sguardo furente (la bocca delle due era ampiamente nascosta da una megamaschera nera). Ho perso la pazienza e ho risposto per le rime. La più tracagnotta, una specie di panzer umano, dimenticando ogni norma di sicurezza, ha abbandonato il carrello, mi si è scagliata contro e mi ha assestato un pugno sulla spalla. Ormai eravamo dentro il garage. Ho allungato il passo verso la macchina. L'orca mi ha seguito per alcuni metri, poi ha desistito. Le sue urla e quelle della compagna sono risuonate a lungo tra i muri in cemento del parcheggio.

Ho acceso e sono partito.