Wo waren nochmal die Frösche?
https://www.salto.bz/de/article/23032020/il-diritto-argini-la-paura

Rileggendo i commenti stavo cercando di capire quali potessero essere le prospettive ed il perché alcuni diano più peso alla patologia e altri alla libertà perosnale, altri ancora all'economia. Premetto che personalmente temo molto gli stati di polizia, e non apprezzo l'azione svolta dalla DIGOS di Bz, forse poteva essere condotta con altra sensibilità visto il periodo e la tensione sociale o altra discrezione, ma come giustamente è stato fatto osservare da alcuni, di questa storia non sappiamo molto se non nulla, per cui trovo difficile commentare in merito.
Ora da questo singolo evento, comunque non metterei in dubbio lo stato di diritto, mi sembra un tantino eccessivo e generalista. Ma comprendo lo situazione di tensione generale.

Per chi ha una formazione di tipo tecnico-scientifica, il porsi delle ipotesi siano esse H0 o H1 è normale, per cui nel leggere una critica decisamente accesa verso le restrizioni personali poste dal governo nazionale e provinciale e dai suoi organi di controllo, qualche domanda contraria rispetto l'ipotesi principale sorge spontanea. Intendiamoci, anch'io ho una famiglia, sono un autonomo con P.IVA e sono un precario stagionale da molti anni e sono spaventato come tutti, però alcune domande mi vengono spontanee, ovvero:
...E se le restrizioni non fossero state così stringenti? ...E se tutt'ora non fossero così ? ...E se come molti legittimamente chiedono, avessimo preteso e ottenuto il libero arbitrio di autoregolamentarci dietro semplici indicazioni comportamentali ad es nel rispetto della legittima libertà personale, delle distanze, nelle interazioni familiari, nel circolare sul territorio, senza controllo stringente per settimane, come sarebbe andata? soprattutto sapendo che basterebbero pochi casi per riaccendere tutto. Non lo so me lo chiedo e ve lo chiedo.

Se non ricordo male le restrizioni sono state richieste step by step, non ricordo siano subito state così rigide; inizialmente sono state date delle indicazioni di comportamento (si è vero nella confusione) ed è stata lasciata una certa libertà con controlli leggeri, ma qualcosa non deve aver funzionato ( anche in Alto Adige la curva è era nettamente crescente, non siamo stati ne i migliori, ne i peggiori) si è dovuto pertanto poi ricorrere alla rigida austerità anche qui. Questo per dire che probabilmente nel comportamento della collettività c'è e c'è stata una tendenza al “personalizzare” le opinioni sulle restrizioni senza un apparato di controllo adeguato, diciamoci la verità non è stata subito presa con rigore la cosa siamo onesti.

Ricordo inoltre che una parte rilevante del problema non è tanto il virus, ma la tenuta del sistema sanitario in caso di ingorgo al ricorso ospedaliero oltre la sua normale funzionalità. Questo non va dimenticato e l'effetto collo d bottiglia ci potrebbe essere ancora.
Leggo oggi da fonti della Protezione Civile (fonte:ANSA.IT) ( e onestamente spero sia un errore) che circa il 90% degli italiani NON ha mai avuto contatto con il virus, questa è una notizia terribile per chi si occupa di immunologia e di biologia, capisce immediatamente che siamo lontanissimi dalla immunità di gregge. Un tanto per riflettere. E la possibilità di nuovi focolai de facto presumo sia uguale a giorni fa, non è cambiato nulla di sostanziale. Da un lato abbiamo qualche conoscenza in più sulle risposte comportamentali e gestionali, molto bene, ma dall'altro abbiamo medici e infermieri molto stanchi e una collettività provata. Per cui c'è bisogno di molta cautela.
Dal punto di vista matematico e biologico ha anche un certo senso logico, come alcuni hanno provocatoriamente sollevato, bisognerebbe certamente anche conteggiare quanti dalla crisi economica potrebbero perdere la vita e quanti la perderebbero dalla recrudescenza del virus e metterli forse su una bilancia.

Leggevo in un altro commento sempre in Salto.bz, dove un over60 diceva che non tutti gli anziani vogliono vivere fino a 100 anni per cui voleva di uscire per diritto. Si questo è vero e per qualcuno quest'etica è anche condivisibile e lo rispetto, ma il problema non è se ti ammali TU, il problema è se vi ammalate contemporaneamente in TANTI e poi magari arriva l'operaio o l'infermiera che doveva lavorare per necessità e si è ammalata o incidentata e ha bisogno della terapia intensiva per salvarsi, occupata da chi poteva scegliere.
Spero di non aver offeso la sensibilità di nessuno. Saluti.