Elezioni provinciali: tiene la periferia, crolla Bolzano
Nel 2008, a Bolzano, aveva votato il 73,2 % degli aventi diritto. Oggi (27 ottobre 2013) il numero si è ridotto al 64,6%. Quasi il 9% in meno. Un crollo, un tonfo, che ovviamente si può interpretare solo in un modo: i sudtirolesi di lingua italiana hanno disertato le urne. Difficile adesso dire se il calo, così vistoso, sia imputabile alla vacanza della prima settimana di novembre - sicuramente qualche bolzanino avrà deciso di non rinviare la partenza -, oppure a un più marcato disinteresse della popolazione di lingua italiana alle vicende politiche della provincia. Fatto sta che in periferia, o come si suol dire "nelle valli", il calo è stato molto meno vistoso, in alcuni casi impercettibile, confermando dunque la tendenza ad andare a votare che rimane in Sudtirolo complessivamente alta: 80,1% nel 2008, 77,7% oggi. E nel comune di Rodengo, risultato quello con la più alta percentuale di votanti dell'intera provincia, si è addirittura passati dal 90,4, di cinque anni fa, al 91,4%.
Questi comunque i dati dei comuni più significativi: A Bolzano, come detto, ha votato il 64,6% degli aventi diritto (73,2% nel 2008); a Bressanone i votanti sono stati il 76,7% (77,5%); a Brunico il 79,1% (80,2%); a Laives - significativamente, altro comune densamente popolato da italiani - ha votato il 65,4% (72,5%); a Merano, infine, si è passati dal 69,1% del 2008 al 65,6% di oggi.
Tutti gli altri dati sono leggibili QUI.
In Trentino, pare dai primi
In Trentino, pare dai primi dati, l'affluenza è circa al 63%.
chiaro che mancando il
chiaro che mancando il Partito per Tutti gli stimoli a recarsi alle urne sono minori. Ma mica si può gettare perle ai porci due volte l'anno...
con un così vistoso calo dell
con un così vistoso calo dell'affluenza, può anche essere che i Comunisti italiani abbiano sconfitto Rifondazione
L'ipotesi più plausibile è
L'ipotesi più plausibile è che tutti quei voti in meno, ma proprio tutti, sarebbero andati alla lista esclusa dalla competizione elettorale. A questo punto, sono loro i veri vincitori morali.