Salvini, Meloni
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Politik | Controsensi

I poltronari di lusso

Salvini e Meloni insieme arrivano a 10 legislature. Ma per loro i poltronari sono altri.
Insieme sono in politica da mezzo secolo. E potrebbero rimanerci per altri 25 anni. Ma attaccano con ribrezzo i poltronari del fronte avversario. C'è una frase che Matteo Salvini ripete in modo quasi ossessivo: "A me non interessano le poltrone". Ma un breve sguardo alla sua carriera prova l'esatto contrario. Non a caso il tribunale di Bergamo ha assolto il giornalista Davide Vecchi del Fatto quotidiano, che in un suo articolo aveva sostenuto che "Salvini non ha mai lavorato in vita sua". E il procuratore ha puntualmente respinto il ricorso del leghista: "Neppure nel suo ricorso ha potuto dimostrare di aver fatto qualcosa al di fuori della Lega".

Iscritto alla Lega Nord dal 1990, nel 93 a soli 20 anni viene eletto consigliere comunale a Milano. Nel 2004 entra nel parlamento europeo, nel 2006 viene eletto ancora consigliere comunale a Milano, diventando capogruppo. Alle politiche del 2008 entra alla Camera dei deputati, nel 2009 al parlamento di Strasburgo, dove si fa vedere poco. Il fatto si ripete nel 2013, quando viele eletto  di nuovo alla Camera, rinunciando però al mandato per mantenere l'incarico a Bruxelles.
Nel 2014 si ricandida alle europee, nel 2016 viene confermato consigliere comunale per il tredicesimo anno. Infine alle politiche del 2018 viene eletto senatore in Calabria, rassegnando le dimissioni da consigliere comunale e lasciando per incompatibilità anche il seggio di Bruxelles. A questo punto ognuno di voi ha capito quant'è profondo il ribrezzo di Salvini verso per le poltrone.
 
Simili considerazioni valgono anche per Giorgia Meloni, che a 15 anni ha aderito al fronte della gioventù fascista, diventando nel 1996 responsabile nazionale del movimento studentesco di Alleanza nazionale. Nel 2006 a 29 anni entra alla Camera come più giovane parlamentare della legislatura. Nel 2008 a 31 anni viene nominata ministra della gioventù. Sponsor della sua fulminea carriera é stato l'allora segretario di Alleanza nazionale, Gianfranco Fini, oggi amaramente pentito: "Che profonda delusione". Inoltre Meloni e Salvini hanno approfittato - come molti altro politici - di una scorciatoia per iscriversi all'ordine dei giornalisti, presentando gli articoli scritti per i rispettivi giornali di partito che per fortuna non esistono più.
Meloni, presidente dei Fratelli d’Italia, ha appena 43 anni e alle 4 legislature già fatte potrebbe aggiungerne senza problemi altre 4.   
 
Peccato che sia alleata proprio con Salvini, al quale i poltronari notoriamente creano parecchio fastidio. Che però con uno stipendio di 12.000 euro al mese si riesce a sopportare meglio.
Ora Salvini in un' intervista a La Stampa ha avuto un lampo geniale: ha chiesto di votare in ottobre assieme alle elezioni comunali e regionali. Idea grandiosa in un paese dove l'evasione fiscale si sta avvicinando a 130 miliardi all'anno, dove 500 comuni sono a rischio paralisi, dove un governo in media dura un anno e mezzo, dove 50.000 alloggi sono in mano agli abusivi e dove lo stato è riuscito ad accumulare un debito di 2431 miliardi per il quale paga ogni giorno 178 milioni di interessi.
Peccato che Salvini questa volta si è dimenticato di una richiesta importante. Ma possiamo stare tranquilli: prima di regalare agli italiani la soddisfazione di nuove elezioni, chiederà di cambiare per la 15-esima volta la legge elettorale. 
 
 
 
 
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Salto User
Günther Alois … Di., 09.06.2020 - 09:08

Schade,ausser schreien und randalieren haben die Beiden noch nichts konstruktives auf die Welt gebracht. Noch viel entsetzlicher sind die Gelder die sie bis jetzt abkassiert haben für NICHTS,ausser primitiven Populismus! Andate a casa ,subito ,meglio oggi,che domani!

Di., 09.06.2020 - 09:08 Permalink
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Karl Trojer Di., 09.06.2020 - 09:23

Was muss sich dei DEMOKRATIE einfallen lassen, um zu verhindern, dass solche "poltronari" und "giovane fasciste" die Übernahme der Macht gelingt. Mit ihren schamlosen Lügen, mit dem Schüren von Angst und Hass, mit ihrem permanenten Schlechtreden über die "Anderen" missbrauchen sie die Freiheit der Demokratie um sie zu stürzen. Wie, wenn die zur Wahl antretenden politischen Parteien sich je durch drei für sie prioritäre Inhalte mit Lösungsangebe definieren müssten ?

Di., 09.06.2020 - 09:23 Permalink