M49
Foto: upi
Gesellschaft | Finferli e nuvole

Magic49

M49, hai fatto un numero pazzesco. Quando l’ho letto ho lanciato un urlo di gioia. Tutti in Italia ti tifano, e forse anche fuori. Hai vinto tu.

Il 29.04.2004, all’indomani della seconda cattura di M49 scrivevamo:

“Ma tu te ne freghi, Max Leitner del Welschtirolo. Tu ami la libertà. Il recinto? Tu gli fai un baffo! Un salto e via. Due giorni e sei in Slovenia. A casa. Libero come prima.”

Porcavacca: l’hai fatto uguale! Ma che razza di bestia sei, Magic 49??! Un numero pazzesco. Quando l’ho letto ho lanciato un urlo di gioia. Tutti in Italia ti tifano, e forse anche fuori.

Quando pensavano di averti castrato, tu, in quell’esatto momento, hai tirato fuori i coglioni. Hai finto la quiete dell’eunuco dentro l’harem. Hai miagolato docile al guardiano che ti allungava il pasto. Ma intanto caricavi le pile. Raccoglievi le forze. Progettavi il tuo piano. Che, bestialmente geniale, è scattato la notte del 26.07.2020.

Elusa l’elettricità vigliacca, fuor di telecamera, hai schiantato una rete pazzesca. Piegata, divelta, stroncata! Maglie da 12 cm di diametro!!

È stato allora che abbiamo capito quanto pesi la tua micidiale zampata. Quella, per capirci, che in Siberia schianta le tigri.

Avresti potuto spezzare la spina dorsale a qualchessia Suv che risaliva i tornanti del Manghen. Avresti potuto giocare a pallacanestro col giornalista di Redagno. Ma non l’hai fatto. Perché sei un orso in fin dei conti schivo e quello che conta per te è solo la libertà.

Sei entrato nell’Olimpo degli orsi e in quello di noi umane bestie. Spero, un giorno, di poterti dare la zampa, amico 49.

C’è questo strafottuto collare. Non si fa così. È sleale. Si deve giocare ad armi pari.

Avresti preso per Cembra, proseguito lungo i Lagorai, saresti calato dentro le alpi Carniche e arrivato finalmente in Slovenia. Saresti tornato nella tua Heimat ideale. Dove, di sicuro, avresti rotto i coglioni a tutti. Ma dove ti avrebbero lasciato libero assieme a centinaia di tuoi compari.

Hai le ore contate, con questo strafottuto collare. Ma non importa. Hai vinto. Stravinto. Sei un grande. Immenso. Sei entrato nell’Olimpo degli orsi e in quello di noi umane bestie.

Spero, un giorno, di poterti dare la zampa, amico 49.