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Tunnel sotto lo Stelvio, la posizione del sindaco di Bolzano

Della possibilità di costruire un tunnel che spezzi l'isolamento dell'alta Valtellina se n'è parlato a Bormio, in una discussione pubblica organizzata dal locale Rotary Club. Ecco cosa ha detto il sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli, invitato all'incontro.

Il nostro blogger Benno Kusstatscher ne aveva parlato su salto.bz. Sabato 9 novembre, presso la sala cogressi di Bormio Terme, il locale Rotary club ha organizzato un incontro per discutere riguardo a un possibile miglioramento del collegamento intervallivo tra nord e sud delle Alpi. In particolare, al centro della discussione avrebbe dovuto esserci l'idea di un tunnel da costruire sotto al passo dello Stelvio, in modo da spezzare l'isolamento dell'alta Valtellina (per sette mesi all'anno, infatti, la SS38 risulta chiusa a causa delle condizioni atmosferiche, impedendo il transito e ostacolando lo sviluppo di quelle zone). All'incontro era presente anche il sindaco di Bolzano, Luigi Spagnolli, a suo tempo direttore del Parco Nazionale dello Stelvio e dunque in stretti rapporti anche con gli amministratori lombardi. La domanda: cosa ne pensa Spagnolli di un progetto del genere?

“Sì – conferma Spagnolli – sabato scorso ho partecipato a una conferenza dibattito sulla mobilità delle alpi e sull'autonomia dei territori alpini. Non ero l'unico l'unico sudtirolese presente, oltre a me c'era una piccola delegazione interessata”. Tutti interessati alla costruzione del traforo sotto lo Stelvio? “Beh, calma. Anche volendo farlo, il problema è chi pagherebbe un'infrastruttura di questo tipo. Loro vorrebbero che la pagassimo noi, ritenendo che la nostra situazione finanziaria, da loro vista come privilegiata, ci consenta di farlo. Il problema è che loro non sono mai riusciti a tirare la ferrovia in alta valle. La ferrovia in Valtellina si ferma a Tirano, e il primo progetto di ferrovia che arrivasse in Alta Valle è del 1902, quando ancora regnava Franz Josef. Però non se n'è mai fatto nulla”. Dunque la priorità sarebbe quella di migliorare il collegamento ferroviario, giusto? “Diciamo che avrebbe più senso un collegamento ferroviario. Sarebbe più interessante anche per la Venosta, che potrebbero sfruttarlo per vendere le mele in Lombardia, un mercato molto grande. Diciamo comunque che io sono andato lì essenzialmente per spiegargli com'è e come funziona l'autonomia: al contrario di quello che loro immaginano non è un bancomat pronto per l'uso, ma un meccanismo in grado di consentire una migliore amministrazione dei territori”. Insomma, par di capire che l'ipotesi di arrivare a veder passare un tunnel sotto allo Stelvio sia per adesso piuttosto remota. E in ogni caso prima si dovrebbe arrivare a una evoluzione degli assetti autonomistici della zona, di tutta la zona interessata. Ma da quelle parti non spadroneggiava la Lega?

 

 

 

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Benno Kusstatscher Di., 12.11.2013 - 18:38

Grazie Gabriele. Un'intervista con i protagonisti vale molto di più di un tentativo di leggere la verità da testi giornalieri. Probilmente sei il prima giornalista della nostra provincia che ne parlato di Bormio per almeno due anni.

Di., 12.11.2013 - 18:38 Permalink