Le comiche

(Le bizzarre teorie di Lara Comi)
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Un paio di giorni fa ho assistito ad una splendida performance di Lara Comi.   Per chi non la conoscesse, Lara Comi è un’eurodeputata di Forza Italia avente l’età di Ruby, la preparazione di Mariastella Gelmini e la voce di Rosa Russo Iervolino.   Nelle ore immediatamente successive ai disastri sardi, ha sentito la necessità di aumentare il patrio livello di saggezza, partecipando come ospite alla trasmissione “Agorà”. In poco più di cinque minuti è riuscita ad inanellare una serie di bestialità tali da spalancarle, probabilmente, le porte dell’esecutivo.

 

  Pur volendo sorvolare - per mera mancanza di volontà di far fuoco sulla Croce Rossa - sul fatto che ha praticamente dato degli ignoranti alle persone morte mentre cercavano rifugio in un seminterrato (completamente ignara del fatto che quel seminterrato non era un rifugio di fortuna ma la casa in cui la famiglia in questione viveva), è stato imbarazzante constatare come la simpatica politica (che abbiamo evidentemente mandato in Europa col chiaro intento di dimostrare che a fuggire dall'Italia non sono solo i cervelli) ignorasse di fatto cosa sia un condono, chi lo conceda, chi ne usufruisca…

 

  È riuscita, infatti a teorizzare il fatto che il condono venga deciso dai sindaci (…) per farne beneficiare le persone a cui fosse già stato rilasciato il permesso per costruire (…) in zone a rischio. 

 

  Già che c’era, ormai in trance agonistica ha tirato fuori un’invettiva contro i condoni, dimentica della circostanza che vede il suo partito come il principale promotore mondiale di condoni (edilizi, fiscali e, diamogli tempo, giudiziari).

 

  Al termine di quei cinque minuti ho avuta voglia di chiedere scusa a Nicole Minetti: lei almeno stava zitta.
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Gianluca Trotta So., 24.11.2013 - 19:11

Le poche volte che sto davanti a un televisore acceso, talvolta per caso m'è capitato di imbattermi in questa insopportabile figura. Devo subito fuggire: sono una persona tendenzialmente pacifica, ma Laura Comi scatenerebbe gli istinti distruttivi pure del Mahatma Gandhi, figurarsi i miei. Ricordo un suo scontro con Cacciari, che disse una cosa sacrosanta: Ah, se sono questi i giovani che abbiamo in politica, allora siamo messi bene.

So., 24.11.2013 - 19:11 Permalink