Chronik | Seconda ondata

“A breve tutto l’Alto Adige zona rossa”

Kompatscher alla Rai: “Covid, se continua così nei prossimi 2-3 giorni adotteremo le misure per tutta la provincia. Basta assembramenti”. Bus, le modifiche da lunedì.
Arno Kompatscher
Foto: ASP/Fabio Brucculeri

La situazione del contagio in Alto Adige continua a dare segnali di estrema criticità e la Provincia pensa ad un nuovo, tempestivo aggiornamento delle contromisure. Ai microfoni della Rai il presidente Arno Kompatscher ha lanciato un altro appello alla popolazione. Se continua così, afferma, “presto diventerà rossa tutta la provincia e dunque non avrà senso fare distinzioni”. Si avvicina lo scenario di un’unica zona rossa in tutto l’Alto Adige. Dal presidente giunge l’ennesimo invito alla responsabilità dei cittadini. Basta assembramenti, è il messaggio, così si vanifica il sacrificio di chiudere le attività economiche. Intanto ci sono novità per i trasporti pubblici. Da lunedì 9 novembre, giorno della riapertura delle scuole in presenza fino alla prima media nelle zone rosse (e fino alla terza media nel resto del territorio), vengono cancellate alcune corse scolastiche pensate per le superiori, che continuano tramite la didattica a distanza.

 

Kompatscher: “Zona rossa integrale”

 

Il messaggio del presidente è in linea con gli ultimi aggiornamenti per le misure anti-coronavirus. Il numero di Comuni definiti cluster è in aumento quasi quotidiano. Ieri alla lista dei 27 sono stati aggiunti altri sei, Brunico, Gais, Caldaro, Chiusa, Naz-Sciaves e Valdaora, portando il totale a 33 (su 116). L’ordinanza numero 67 è valida dalla mezzanotte di venerdì 6 novembre per 14 giorni fino al 20 novembre. Con una precedente ordinanza, la numero 66 adottata in contemporanea (qui tutta la documentazione per il coronavirus), è stato aggiornato l’elenco delle attività commerciali al dettaglio consentite, ovvero dei negozi che possono tenere aperto. Riguardo invece ai dati sui contagi, venerdì 6 novembre si sono registrati 712 nuovi casi positivi (su 2.961 tamponi), 35 ricoverati in terapia intensiva complessivi, 4 ulteriori decessi. Oggi, sabato 7 novembre, ci sono 774 nuovi casi (su un numero maggiore di tamponi, 3.460), 36 pazienti in intensiva, 7 decessi in più.

Se continua così nei prossimi 2-3 giorni non avrà più senso fare distinzioni e allora dovremo adottare quello che vale per i Comuni ‘zone rosse’ in tutta la provincia (Arno Kompatscher)

“Ogni giorno - fa il punto Kompatscher alla Tgr Rai di Bolzano - si aggiungono 5-6 Comuni, così diventa rossa tutta la provincia. Se continua così nei prossimi 2-3 giorni non avrà più senso fare distinzioni e allora dovremo adottare quello che vale per i Comuni rossi in tutta la provincia”. Segue l’ulteriore invito ai cittadini: “Ovviamente tutto dipende da come si comportano le persone. Vedere la gente che fa assembramenti mentre fa una passeggiata o altro non è accettabile. Non basta chiudere le attività economiche e poi assembrarsi, allora è un sacrificio per niente”.

 

 

Corse scolastiche e funivia del Renon

 

Seguono le modifiche da lunedì 9 novembre per i trasporti pubblici legate al funzionamento delle scuole, comunicate da Alto Adige mobilità assieme alla prossima chiusura temporanea della funivia del Renon e della funicolare della Mendola.In vista dell’insegnamento a distanza in molte scuole da lunedì 9 novembre fino a presumibilmente il 22 novembre, riporta Alto Adige mobilità, su alcune linee autobus urbane ed extraurbane vengono cancellate le corse scolastiche dedicate agli studenti delle scuole superiori. Saranno sospesi anche i collegamenti autobus tra Bolzano e Maso Ronco, mentre tutti gli altri servizi di trasporto pubblico locale al momento rimangono invariati. Il portale della mobilità in Alto Adige invita a consultare gli orari aggiornati online tramite il sito web oppure l’omonima app.

 

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Massimo Mollica Sa., 07.11.2020 - 13:51

Arno Kompatscher devo scegliere, o tenere in piedi un economia zoppa, nel senso che viaggia forse a un terzo del normale , per chissà quanto tempo (almeno fino a maggio o quando arriva il vaccino) oppure salvare vite. Nel secondo caso bisogna chiudere tutto come a marzo. Secondo me non c'è alternativa. E' come sfidare la forza di gravità.

Sa., 07.11.2020 - 13:51 Permalink
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Peter Gasser Sa., 07.11.2020 - 17:52

Antwort auf von Martin Koellen…

Wenn die Pandemie “entgleitet” (und statt 2% Infizierte und (auch stark) gedrosselter Wirtschaft) gleichzeitig 20% infiziert werden, aufgrund der ausufernden Seuche Panik ausbricht die Wirtschaft dadurch erst recht völlig zum Stillstand kommt, sterben weniger Menschen?
Das ist unlogisch.
Bitte um Erklärung, was mit “Vernichtung von Lebensjahren” gemeint sei, und wie Sie dies eventuell für Sie “verlorene Lebensjahr“ gewichten im Vergleich zum definitiv verlorenen Leben von Mitmenschen.

Sa., 07.11.2020 - 17:52 Permalink
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Peter Gasser Sa., 07.11.2020 - 18:58

Das ist Ihr Credo, dass, wer anderer Ansicht ist als Sie, zu schweigen hat; da Sie dies nicht argumentativ hinbekommen, wiederholen Sie zum x-ten Mal Argumente ad personam, welche zur Sache nichts tun.
Und gern benutzen Sie auch nicht belegte Behauptungen: wann und wo habe ich “Ratschläge gegeben, ... wer was wann (nicht) machen dürfe”? Sie werden dazu nichts finden.
Trump macht es so - statt sachlich diskutieren, die Person angreifen und nicht belegte Behauptungen in den Raum werfen.
Das ist das Meine nicht, lesen Sie doch einfach meine Beiträge nicht, dann ersparen Sie dem Leser, zwanghaft jedesmal so “stereo-typ” zu regieren.
Ich mag Sie & wünsche erholsamen Abend.

Sa., 07.11.2020 - 18:58 Permalink
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Massimo Mollica Sa., 07.11.2020 - 22:44

Rispetto la Sua opinione Sig Koellensperger. Anche se faccio notare che per vite umane non intendo solo le persone anziane con aggravanti. Io intendo tutti, ma proprio tutti
Perché con ospedali congestionati praticamente non c'è più assistenza medica e anche una ferita può causare la morte per emorragia. Se la sente di correre questo rischio? E ha ragione da vendere la Sig.ra Leitgeb, perché ci sono tantissime categorie che stanno soffrendo non poco. Io sono per l' intervento dello stato sociale, e non solo per aiuti economici personali ma anche e riconvertire, ove possibile, l' attività. Se un giorno dovessimo vedere per le strade di Bolzano i camion degli alpini portare le bare voglio proprio vedere chi esce di casa (nel breve periodo)

Sa., 07.11.2020 - 22:44 Permalink