Katharina Zeller: volto nuovo SVP
Avvocatessa con una passione sconfinata per lo Swing, Katharina Zeller è il volto nuovo e giovane della SVP. Una decisone, quella di scendere in campo in prima persona alle prossime elezioni comunali, maturata dopo aver visto naufragare le trattative tra SVP, Verdi e Civiche per la formazione della giunta meranese. «Ora abbiamo una Commissaria, ma lavoro per una politica... dal basso verso l'alto». Questo il motto dell'anima swing e decisamente “green” della SVP.
Avvocatessa, lei si alterna tra aule dei tribunali e piste da ballo: ci spiega?
Eccome! Ho studiato legge a Roma dove ho concluso la pratica da avvocato ed esercitato per qualche anno, mentre ora sono a Merano dove mi occupo di diritto amministrativo, soprattutto in tema di urbanistica dove è coinvolta la pubblica amministrazione. Ma sono anche insegnante di ballo.
Per passione o per professione?
Bella domanda. Ho sempre ballato, prima danza classica a Merano, poi a Roma dove ho continuato a ballare Tip Tap e diversi balli. Ho iniziato per hobby poi ho scoperto lo Swing che ora insegno girando in tutt'Europa.
Lo diciamo per chi non lo sapesse: lei è figlia della senatrice SVP Julia Unterberger e dell'ex senatore Karl Zeller. Si parla di politica in casa?
Mio padre è stato eletto in Parlamento quando avevo 9 anni, ma anche prima con mio nonno la politica è sempre stato un tema in famiglia. Poi sono andata a studiare a Roma dove condividevo la casa con mio padre. È stato interessante capire come funzionano i processi decisionali.
È vero che lei vive nell'appartamento dove nacque Silvius Magnago?
Si, villa Marchetti, dove nacque Magnago, un grande personaggio e politico che ho avuto anche la fortuna di conoscere. Per me è un onore.
Insomma, c'erano tutte le premesse affinché lei entrasse in politica.
In verità ho sempre guardato la politica dall'esterno e fino alle ultime elezioni comunali non avevo ambizioni. Poi ho visto cosa è successo, il risultato elettorale e le poche donne elette. Nessuna nella SVP. Mi sono sentita in dovere di contribuire a cambiare le cose.
La SVP meranese viene accusata di dare poco spazio alle donne: lei che dice?
Vista dall'interno non percepisco una divisione tra uomini e donne, ma credo che questo sia un argomento sul quale lavorare molto. Rendere più visibili le donne all'interno del partito, perché ce ne sono di capaci e non conosciute: la mia missione è anche formare un team che le rappresenti.
Ci parli di questo team che ha annunciato.
Persone motivate per fare una politica diversa fondata sui contenuti. Partiamo dall'elezione delle quattro sezioni meranesi il 25 gennaio. I tesserati dovranno votare per posta, poi ogni sezione eleggerà il suo rappresentante e per metà febbraio circa avremo il comitato cittadino SVP con il suo presidente: partiamo da lì.
Ok, ma qualche nome può farlo?
Guardi, arriveranno, ma la mia idea è di tornare allo statuto del partito dove si dice che i tesserati sono rappresentanti. La mia idea è anche quella di aprire a sedute con i cittadini, quindi riattivare il canale di comunicazione tra partito e persone. La leadership che viene dal basso, insomma.
Introduce un'altra questione: lo scollamento tra base SVP e suoi rappresentanti.
È vero. Il partito ha perso contatto con i cittadini e questo ha comportato una grande perdita di fiducia elettorale. Le strutture non funzionano per come dovrebbero, non c'è più collegamento tra tesserato e persona che sta in consiglio comunale. Bisogna riattivare questo sistema che secondo me è democratico e capire cosa si aspettano i cittadini dalla politica.
Una donna, Gabriela Strohmer, sapeva farlo molto bene, ma...
Non facevo parte del partito, ho visto tutto da fuori e mi è dispiaciuto che la Gabi non si sia ricandidata. È una grande risorsa di esperienza per il partito e sono in contatto con lei, persona che stimo molto.
È arrivato, magari con lei, il tempo per la SVP di aprire agli italiani?
Qualsiasi divisione etnica non ha più ragione di esistere. Quando si fa politica non esiste una differenza tra tedeschi e italiani ma tra risposte diverse allo stesso problema. Il punto è che se in qualche modo si proponesse l'apertura della SVP alla popolazione di madrelingua italiana, bisognerebbe prima ricordare che nel nostro statuto c'è scritto che il partito rappresenta la minoranza linguistica tedesca e ladina. Bisognerebbe prima lanciare una discussione interna al partito e ci sarebbe comunque un problema.
Quale?
Questa modifica avrebbe ripercussioni sulla posizione del partito a Roma e nella politica nazionale perché a quel punto non avremmo più lo status di partito rappresentativo delle minoranze linguistiche.
Senta, la SVP a Bolzano è alleata con la Lega, a Roma lo è stata, mentre a Merano avete sempre detto: “Mai con la Lega”. Lei che dice?
Su questo punto ci sono state discussioni nel partito, continua ad esserci chi si oppone a coazioni con la Lega perché formazione di destra. Su Merano io sono sicuramente contraria a una alleanza con la Lega e farò di tutto per evitare che questa eventualità si realizzi.
Potrebbe essere lei la candidata sindaca SVP?
Non ho ambizioni a candidarmi sindaca, ma sono dell'opinione che una donna possa fare bene. Detto questo, è importante che questa volta il o la candidata sia il risultato di una scelta dall'interno del partito. Prima dobbiamo formare una rosa di candidati alle elezioni comunali, definire i temi e i progetti, la strada da percorrere, poi capire assieme che tipo di candidato presentare alla guida di questo gruppo. Una decisione che deve comunque maturare dal basso, non più come imposizione dall'alto.
Un partito, la SVP, che non sempre riesce a rappresentare tutte le categorie sociali e fa fatica a trovare candidati, sbaglio?
24 candidati alle scorse elezioni erano pochi. Forse l'immagine del partito non era attrattiva, ma comunque in generale è difficile trovare chi voglia avvicinarsi alla politica. È fondamentale includere tutte le categorie sociali e professionali Rappresentare al meglio la popolazione e in modo eterogeneo dovrebbe essere l'obiettivo primario per un partito.
Senta, l'ultima campagna elettorale si è giocata sul tema dell'ambientalismo: qual è la sua posizione?
Il tema della protezione dell'ambiente e della consapevolezza sui temi ambientali è presente anche nella SVP, non certo solo nei Verdi. Sono la prima che si augura tutti diventino più sensibili verso l'ambiente. Sono la prima ad essere per più trasporto pubblico e forme di mobilità alternative. Ma se togli le auto devi subito avere una alternativa convincente. Il termine “verde” non è di dominio della lista Rösch.
Sempre sulla SVP: molti hanno percepito una certa arroganza nei suoi modi durante la trattativa che ha portato al commissariamento.
Non posso parlare per chi fece le trattative, ovviamente, ma credo che il tema non fosse tenere gli italiani in coalizione o non volere la Rohrer, ma semplicemente insistere su due assessori per la SVP. E se quell'ultima proposta dai Verdi fosse arrivata prima, forse ci sarebbe stato margine di accordo.
E così siamo stati commissariati...
Quando si fanno delle trattative si parte con una idea, per quello che posso dire mi è sembrato ci fosse disponibilità iniziale a trattare e trovare una soluzione. Per questo non si può dire che la SVP abbia mantenuto una posizione arrogante. Aveva una posizione iniziale, avrebbe accettato perfino di andare all'opposizione ma i modi di Rösch non hanno certo aiutato.
Cosa farebbe per Merano, se potesse decidere?
Partiamo dal dire quale potrebbe essere un mio eventuale contributo. Conosco la materia urbanistica e per questo so quanto sia complessa e quanti siano gli elementi diversi da considerare. A partire dalla nuova legge urbanistica del luglio di quest'anno che impone ai comuni di rivedere le regolamentazioni. In quel momento si prenderanno decisioni importanti per la città.
Si propone come assessora all'urbanistica?
Per nulla. Mi metto in gioco per aiutare a costituire gruppi di lavoro tematici all'interno del partito. Sarebbe inutile se arrivassi per spiegare cosa secondo me c'è da fare. Potrò rappresentare veramente qualcuno se prima avrò capito quello che la gente vuole e si aspetta dalla politica. Dal basso verso l'alto, mi sono spiegata?
Falls der Apfel nicht allzu
Falls der Apfel nicht allzu weit vom Stamm fällt, eine weitere SVP-Kandidatin, die dafür sorgen wird, dass sich ein Großteil der Bevölkerung nicht mehr von dieser Partei vertreten fühlt. Die Tochter der meraner Politikerelite, will die Partei neu aufstellen. Unbeschadet der Verdienste von Karl Zeller, Volksnähe kann man ihm nicht nachsagen. Mal schauen ob der Nachwuchs die Linie fortsetzt...
Dev'essere bello abitare
Deve essere bello abitare nello studio legale di papà e far finta di non appartenere all' "elite" politica meranese...
Es braucht tatsächlich viel
Es braucht tatsächlich viel Chuzpe, um sich als als Erneuerung der Meraner SVP und als Frau des Volkes zu beschreiben, wenn man in den Villen Merans als Tochter und Enkelin in eine der einflussreichsten und reichsten Familien des Landes geboren ist, die die Geschicke der Stadt seit Jahrzehnte prägt und mitwirkt.
Es gehört zur traurigen Tatsachen, dass Südtirol immer stärker zu einer Klassengesellschaft verkommt, in der das wichtigste der Namen und das Geld der eigenen Familie zu sein scheint.
Zeller und Unterberger, und sicherlich auch die Tochter, sind kompetente und vertrauenswürdige Personen, keine Frage, allerdings ist das Signal verheerend.