Gesellschaft | Il ricordo

Agitu, che “fabbricava il futuro”

Ritratti femminili, nel libro del collettivo Controparola fondato da Dacia Maraini c’è anche Agitu, l’imprenditrice uccisa in Trentino lo scorso dicembre.
Agitu Ideo Gudeta
Foto: upi

Una multiforme serie di ritratti di “chi sta lavorando per costruire il domani”. È questo il focus di “Donne al futuro”, il nuovo libro del collettivo Controparola, composto da un gruppo di giornaliste e scrittrici e fondato nel 1992 su iniziativa di Dacia Maraini. Profili femminili che lasciano il segno. Donne che con il loro impegno contribuiscono alla società di domani e forse a renderla migliore.

Sfilano così Ilaria Capua, Bebe Vio, Sara Gama capitana della nazionale di calcio femminile, Ilaria Cucchi, la regista Emma Dante, la street artist Alicè, così come le donne che si sono ribellate alle leggi della 'ndrangheta, l’astrofisica Marica Branchesi, la studiosa di economia dello sviluppo Eliana La Ferrara, e altre ancora, attive nell'arte e nella scienza, nella medicina, nell'accoglienza dei migranti, nell'educazione. Donne che danno forma al futuro.

C’è anche un cameo finale di Francesca Sancin, giornalista del Tg3, dedicato ad Agitu Ideo Gudeta, imprenditrice e pastora etiope, naturalizzata trentina, uccisa nel dicembre scorso nella sua casa di Frassilongo da un suo dipendente. Come si legge nella prefazione del testo, firmata da Maria Serena Palieri, Agitu “era proprio una donna che, fatto tesoro del passato, fabbricava il futuro. Per questo abbiamo deciso di ricordarla in chiusura di queste pagine: su di lei scrive chi l’ha conosciuta”.