Chronik | Il caso

Quella è la porta, Steve

Il Consiglio di Stato ha deciso che l’associazione sovranista sostenuta da Bannon dovrà lasciare la Certosa di Trisulti. Accolto il ricorso dei Beni culturali.
Steve Bannon
Foto: ft.com

Fuori i sovranisti dalla Certosa di Trisulti. L’associazione Dignitatis Humanae Institute (DHI), vicina all’ex stratega in capo di Donald Trump e ideatore del movimento transnazionale delle destre The Movement, Steve Bannon, dovrà lasciare l’Abbazia millenaria di Collepardo, in provincia di Frosinone, nel Lazio. Lo ha deciso il Consiglio di stato che ha ribaltato la sentenza del Tar di Latina e accolto il ricorso del ministero dei Beni e delle Attività culturali.

Da febbraio 2018 l’associazione “per la difesa delle fondamenta giudaico-cristiane della Civiltà Occidentale” aveva ottenuto in concessione dal Mibact, per 19 anni, l’antica Certosa. Obiettivo di Bannon era quello di creare in Italia una scuola che fungesse da punto di riferimento per l’estrema destra europea. Nei mesi successivi, però, erano emerse diverse irregolarità nell’assegnazione del bando. Tanto per cominciare la fondazione non aveva tra i suoi scopi statutari la tutela e la valorizzazione dei beni culturali, né, nel quinquennio precedente, aveva avuto alcuna esperienza nella gestione di un immobile culturale. Inoltre mancava il pagamento del canone di concessione, né la fondazione aveva onorato gli obblighi di manutenzione, custodia e vigilanza.

 

La Sezione di Latina del Tar del Lazio il 26 maggio scorso aveva tuttavia annullato il provvedimento del Mibact che aveva revocato in autotutela l’assegnazione della Certosa di Trisulti alla DHI, accogliendo il ricorso contro la decisione del ministero, motivata - secondo l’associazione vicina a Bannon - da “ragioni che appaiono sostanzialmente collegate alle contestazioni sociali e politiche di cui è stata oggetto la DHI”. I giudici amministrativi avevano dato ragione a Bannon condannando il Collegio romano al pagamento di seimila euro oltre le spese generali. Ora però il Consiglio di Stato ha ribaltato la decisione.

“Il seguace di Bannon deve lasciare la splendida abbazia di Trisulti, che non diventerà quindi la scuola dei sovranisti nostrani. Ora al massimo potranno andare in qualche resort di Trump” commenta su Facebook il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, che in questi anni ha supportato, con interrogazioni parlamentari e partecipando alle varie marce, la protesta delle comunità locali contro la decisione di affidare ad un’associazione legata a Bannon l'Abbazia.