"Arno? Se non gli servi sei invisibile"
Da assessore comunale ha dovuto sopportare per vari anni Caramaschi, e le sfuriate del sindaco di Bolzano a qualsiasi ora del giorno e della notte. Il fatto è che, per carattere, Sandro Repetto, bolzanino, classe 1959, diploma di geometra e laurea in Economia e commercio a Verona, è un parafulmine perfetto. Educato, elegante nell'eloquio, mite, moderato, sembrava costruito apposta per essere la perfetta incudine per il martello di Caramaschi. Lui da buon democristiano assolutamente non conferma, ma raccontano che un giorno, esasperato dalle continue chiamate del sindaco anche per i motivi più futili, Repetto abbia sfoderato il coraggio di dire basta, o almeno di porre un limite: "Dottor Caramaschi, le 23 sono un limite invalicabile. Dopo le 23 non mi chiami più". Chissà se si tratta di cose vere, o solo di una delle tante leggende della asfittica politica cittadina. Fatto sta che da quell'istante la forma psicofisica di Repetto migliora di colpo. L'uomo appare come rifiorito. Chi lo conosce bene dice che ha guadagnato almeno dieci anni di vita, il colorito ambrato, lo sguardo che ritrova la luce. Molla il Comune e si candida in Provincia dove, unico del Pd, riesce ad essere eletto. Una volta, rivolgendosi all'allora segretario democristiano Arnaldo Forlani, un giornalista disse: "Segretario, lei parla da venti minuti, ma ancora non ha detto nulla". Forlani replicò: "Guardi che potrei andare avanti per ore". Ecco: Repetto, se non si sta attenti, potrebbe andare avanti per giorni. Chissà se tra due anni qualcun altro del Pd riuscirà a soccorrerlo e a strapparlo alla solitudine in Provincia, la missione "Salvate il soldato Repetto" è ormai sostanzialmente avviata. Intanto, però, anche in solitudine lui sembra cavarsela benone.
salto.bz: Consigliere Repetto: ci dica, com'è la sua esperienza da consigliere provinciale?
Sandro Repetto: Se proprio devo essere sincero, all'inizio è stato devastante. Veda, il nostro rapporto con la Svp, intendo proprio storicamente come centrosinistra altoatesino, era sempre stato di collaborazione di governo. Vederli amministrare con la destra e ritrovarmi all'opposizione, da solo, non è stato semplice, un cambiamento di paradigma totale rispetto al passato... Del resto, la legge dei numeri è la legge dei numeri. E anche il quadro a livello di politica nazionale ha avuto il suo innegabile peso nelle scelte.
In che senso?
Nel senso che la Svp è strutturalmente filogovernativa e ha bisogno, indispensabile, di un buon rapporto con Roma per portare avanti le proprie istanze. Quindi, ai tempi dei primo governo Conte, con Salvini al governo, anche qui, con il consueto pragmatismo, la Svp di è di fatto allineata.
La Lega ha lasciato la comunità italiana senza rappresentanza
Il pragmatismo come paradigma politico è il dna della Stella alpina. Scelta sempre vincente?
Beh, se guardiamo i numeri, direi di no, loro sono in costante calo da tempo. A volte, in politica, l'eccesso di realismo può essere più rischioso del coraggio.
Adesso i suoi rapporti con la Svp come vanno?
Direi un po' meglio, e guarda caso anche perché a livello nazionale in questa fase è cambiato molto, se non tutto.
Il Covid e l'Alto Adige. A suo avviso come è stata gestita la pandemia?
Beh, sono molto insoddisfatto dell'operato di Zerzer, nell'azienda sanitaria esiste un colossale problema di comunicazione tra la dirigenza centrale e i primari sul campo.
A volte, in politica, l'eccesso di realismo può essere più rischioso del coraggio
E di Kompatscher cosa dice?
La gestione della pandemia ha presentato diverse gravi lacune, ma lui per carattere non riesce ad ammetterle. Sull'organizzazione della campagna vaccinale, invece, gli faccio i complimenti.
Più in generale, come esce a suo avviso il Governatore da questa fase?
Forse più debole, ma dipenderà anche da quanti fondi riuscirà a portare a casa da Roma. Le cifre promesse sui ristori non ci sono del tutto, e da quello dipenderà molto del suo futuro.
Umanamente, di Kompatscher cosa pensa?
Che se non gli servi, per lui diventi invisibile. E' fatto così.
Lei che in Consiglio provinciale è l'unico del Pd, solo soletto, come se la cava?
Ho una buona interazione con i Verdi, anche se non su tutto. Buona anche la collaborazione con il Team K.
Vedere la Svp amministrare con la destra e ritrovarmi all'opposizione, da solo, non è stato semplice
Cosa pensa del ruolo della Lega in Giunta?
Mah... assolutamente inesistenti, tirano a campare fino a fine consiliatura, del resto un'occasione così quando ricapita loro? A parte tutto, però, c'è una cosa che non apprezzo. Si sarebbe potuta condurre una bella battaglia culturale per la comunità italiana, è proprio la cultura il baricentro dell'identità di una comunità, penso ai musei, ai percorsi della storia. Ma di fatto hanno lasciato la comunità italiana senza rappresentanza. Avete presente la bellissima iniziativa del Comune di Bolzano sulla lager di via Resia e la Shoah? In Provincia nulla di tutto questo. Non c'è un solo dossier in cui siano stati capaci di incidere. Davvero zero più zero più zero. E la gente se ne è accorta, e nella stessa destra sentono e soffrono molto la concorrenza di Urzì.
Repetto, tra non molto il Pd altoatesino rinnoverà la segreteria provinciale. Lei si candiderà segretario?
Stiamo lavorando molto per costruire un partito che sia credibile e diffuso sul territorio provinciale. Adesso, candidarmi segretario non è la mia priorità.
Wieso sollte Kompatscher
Wieso sollte Kompatscher anders sein als andere Politiker? Die schauen alle nur auf ihren Vorteil.
Und das haben Sie geglaubt?
Und das haben Sie geglaubt?
purtroppo il gentile Repetto
purtroppo il gentile Repetto non trova neanche il supporto e la consolazione dei "compagni" delle sezioni cittadine e di periferia, desolatamente abbandonati a se stessi, mentre i quadri professionali hanno altro da fare. (speriamo che l'abolizione del coprifuoco non valga anche per le telefonate del Sindaco !)