Politik | Il bilancio

“Non siamo stati con le mani in mano”

L’assessore all’edilizia Bessone presenta il bilancio di metà legislatura, approfittando del momento per togliersi qualche sassolino dalla scarpa e celebrare la sua Lega.
Massimo Bessone
Foto: Massimo Bessone

Una mattinata di ringraziamenti e di elenchi, condita anche da qualche giustificazione. Oggi (29 luglio) si è svolta la conferenza stampa, presso la sede della Ripartizione Catasto e Libro fondiario a Bolzano, chiamata dall’assessore provinciale all'edilizia e patrimonio Massimo Bessone, inaugurando così il ciclo di presentazioni di metà legislatura #primotempo rispetto all’attività portata avanti dalla Giunta provinciale e che si svolgeranno nel corso delle prossime settimane. Facendosi accompagnare dal motto "Lavorare a 360°" l’assessore ha illustrato alcuni dei progetti portati avanti dalla Ripartizione di sua competenza ma non solo, sfruttando lo spazio a disposizione anche per qualche marchetta politica: “Questa è una conferenza stampa amministrativa - ha premesso Bessone - ma nasce comunque da un percorso politico frutto del risultato storico ottenuto due anni e mezzo fa: io allora ero il commissario di un partito importante come la Lega che per la prima volta ha potuto affacciarsi sulla Giunta provinciale. È la prima volta nella storia - ha sottolineato - che un partito di centrodestra riesce a strappare questo risultato. Alcuni erano spaventati, perché la vittoria della Lega non piaceva a chi evocava tempi bui. Non siamo meglio degli altri ma lavoriamo con il cuore e l’abbiamo dimostrato: sono molto orgoglioso”.
Secondo Bessone ogni amministratore deve spendere il denaro pubblico come fosse il proprio e per questo, dice, “voglio sempre andare a vedere i cantieri perché è giusto essere presenti, anche solo per imparare”.
E a proposito del periodo pandemico è con l’occasione che Bessone giustifica ai presenti la propria assenza dalle cronache mondane: “Il motivo per cui non siamo stati sotto i riflettori è perché abbiamo ritenuto giusto limitarci nel divulgare il nostro lavoro al Presidente, all’assessorato alla sanità e al sociale ma - assicura - non siamo stati con le mani in mano”.

Non ho svenduto le competenze degli ospedali, ho solo semplificato il processo burocratico


Tra investimenti e spese correnti si parla di circa 214 milioni di euro, tra investimenti e spesi correnti, spesi mediamente ogni anno e ripartiti nei settori di competenza dell’assessorato, tra cui edilizia scolastica (32%), rifugi e geologia (17%), uffici e punti di raccolta e logistici (18%), musei e opere culturali (13%), ma anche edilizia sociale (5%), sanitaria (6%) e opere militari (9%).
L’assessore ha inoltre ricordato la proficua collaborazione con tutti i comuni sudtirolesi ad eccezione della città di Bolzano, con cui non ha nascosto la persistenza di alcuni screzi, riferendosi in particolar modo al Centro lungodegenti Rosenbach del capoluogo riconducendo i ritardi a una delibera comunale ritirata di recente, dopo un lungo rimbalzo di palla.
Altra polemica che ha voluto smorzare, è quella relativa al trasferimento di competenze all’assessore alla Sanità per quel che concerne l’edilizia sanitaria: “Era un continuo rimando di competenze tra me e Thomas Widmann, non ho svenduto le competenze degli ospedali ho solo semplificato il processo burocratico. Al cittadino non interessa chi fa le gare d’appalto, interessano solo le tempistiche”.
Anche la sicurezza per Bessone si fa “a 360 gradi”, non a caso il capitolo ad essa dedicata metteva accanto il famigerato “degrado” di piazza Magnago (risolto, secondo l’Assessore, con l’arrivo della vigilanza privata) e le misure di mitigazione del rischio geologico, tra cui i valli paramassi installati in diverse località tra cui Laces e Silandro.

 

Dopo aver sventolato un articolo di un giornale attestante il riconoscimento a livello statale da parte del Ministero delle infrastrutture, Massimo Bessone ha ricordato che non esistono opere pubbliche incompiute “perché nonostante eventuali difficoltà si procede con gli step possibili per giungere a compimento delle opere" e specificando che il polo bibliotecario è un’opera ereditata ma facendo presente che al momento, nonostante il ricorso al Tar da parte della società Condotte, ad oggi esclusa dall’appalto, si sta procedendo con la valutazione dei secondi arrivati al bando di gara perché, rispondendo a salto.bz, anche in questo caso sia per il polo bibliotecario sia per il nuovo carcere “ai cittadini non interessa chi costruisce l’infrastruttura bensì che si faccia in fretta”.
 

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Sebastian Felderer Do., 29.07.2021 - 21:04

Der Meinung bin ich auch. Und die gute Lega ist nicht " .... con le mani in mano ..." gewesen, sondern eher in den Hosentaschen. Aber nicht in den eigenen. Es ist schon erstaunlich, was sich als Halbzeitbilanz alles präsentieren lässt. Aber der SVP und einigen anderen Kräften im Lande wird es so passen. Das allein ist wichtig, wir sind ja in der Politik.

Do., 29.07.2021 - 21:04 Permalink