Wirtschaft | Spaghetti o Knödel?

Sven Knoll attacca Alto Adige Marketing

Il consigliere di Süd-Tiroler Freiheit ha un diavolo per capello. Pardon: spaghetto. A suo avviso la recente campagna pubblicitaria di Alto Adige Marketing sarebbe poco identitaria.

Il manifesto con il quale Alto Adige Marketing/SMG ha deciso di pubblicizzare l'Alto Adige-Südtirol non piace a Sven Knoll, battagliero alfiere del movimento separatista fondato da Eva Klotz. E non potrebbe essere altrimenti. Al posto di un piatto più identitario – magari dei Knödel di speck o un bello spezzatino di cervo – gli strateghi di Alto Adige Marketing hanno puntato su un piatto di spaghetti. Apriti cielo. In questo modo, commenta così Knoll, “viene raccontata una terra italianissima” che nega la storia di questa terra, inducendo in “errore” i turisti. “Non si tratta di disprezzo per la cultura alimentare italiana – commenta Knoll –, ma il piatto di spaghetti nega la cultura alimentare locale, che in realtà è un punto di forza del nostro territorio”. In realtà, a smentita di Knoll, la forza del territorio è rappresentata dalla sintesi di codici gastronomici diversi e la lotta per depurare la tavola da influenze “allogene” è il contrassegno di una fondamentale incapacità di concepire la cultura gastronomica in quanto tale (che si basa sul concetto di “scambio”).

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Franca Santarossa Mo., 03.02.2014 - 18:52

Mi sembra giusto un pò di creatività e fantasia..... Come da sempre pubblicizzato la cultura Alto Adige deve convivere con la cultura del resto d'Italia!! Non credo proprio che si neghi la storia di questa terra ma semplicemente si ampliano gli orizzonti creando un ponte tra Alto Adige ed Italia. L'identità non viene intaccata, ma si tratta di semplice contaminazione alimentare che integra quella locale...
Bisogna uscire dagli stereotipi e guardare oltre... sperando che questo possa essere applicato anche alla politica.

Mo., 03.02.2014 - 18:52 Permalink
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Der Da Di., 04.02.2014 - 09:45

Bei aller Liebe zur Multikulturalität und Dynamik der Kulturen, Tomaten im Winter schmecken nicht und auch der Basilikum duftet nicht wirklich. Eine gewisse Sensibilität für regionale und saisonale Produkte sollte im heutigen Marketing vorhanden sein. Und der Südtiroler Parmesankäse ist nun wirklich keine Gaumenfreude. Es geht auch anders, um Südtirols südalpinen Charakter kommunikativ ins Spiel zu bringen. Thema verfehlt...

Di., 04.02.2014 - 09:45 Permalink
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Hartmuth Staffler Fr., 07.02.2014 - 14:25

Spaghetti sind ein Allerweltsgericht, das man überall finden kann. Damit Werbung für Südtirol zu machen, zeugt von einer absoluten Phantasielosigkeit der Werbeleute. Während man anderswo das Typische bemüht, scheint man in Südtirol die Austauschbarkeit zu bevorzugen.

Fr., 07.02.2014 - 14:25 Permalink
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Ma El Sa., 08.02.2014 - 18:09

Wer die Mitarbeiter und Aufgaben der SMG genau verfolgt der weiß, dass sie NICHTS dem Zufall überlassen. Dr. Engl hat ein super Unternehmen aufgebaut. Bevor Kampagnen umgesetzt werden, liegen Studien vor und sind klare Strategien definiert. Viele Unternehmen könnten sich von dieser Arbeitsweise ein Beispiel nehmen. Man sollte die Mitarbeiter arbeiten lassen, immerhin haben sie die Aufgaben am besten im Blick und wissen was das Land für die Bekanntheit und Begehrlichkeit braucht. Sven Knoll soll sich einmal die gesamte Arbeit ansehen bevor er eine einzige Kampagne kritisiert. Kein Unternehmen schaut mehr auf die Eigenheiten unseres Landes als die SMG. Und Spaghetti gibt es auf jedem Bergbauernhof. Gott sei Dank.

Sa., 08.02.2014 - 18:09 Permalink