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Siamo sull'orlo di un precipizio

Lə scienziatə hanno parlato, più forte e più chiaramente che mai prima d'ora. Adesso è arrivato il momento per i politici di prendere atto del loro fallimento.
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Foto: Pixabay

"È inequivocabile". Con queste parole comincia il nuovo report del IPCC (il gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite). La crisi climatica è inequivocabilmente causata dalle attività umane e sta inequivocabilmente interessando ogni angolo del pianeta, nel suolo, nei mari e nell'aria. Inondazioni, incendi, frane, siccità, scioglimento dei ghiacci, estinzioni. Le ondate di calore e le piogge intense che causano inondazioni minacciano insieme più del 90% delle regioni del mondo. Persone stanno morendo, persone stanno soffrendo. Questa è un'emergenza. Ora lə scienziatə hanno parlato, più forte e più chiaramente che mai prima d'ora. Adesso è arrivato il momento per i politici di prendere atto del loro fallimento. Raggiungeremo sicuramente l'aumento di 1,5 gradi centigradi nei prossimi due decenni. L'unica notizia positiva è che fermarsi a 1,5 gradi non è ancora divenuto impossibile.

Il segretario generale dell'ONU ha definito il report "un codice rosso per l'umanità"

Se però le emissioni non si arrestano ora, un riscaldamento di 3 gradi significherebbe catastrofe, e 4 gradi un'apocalisse. Ciò richiede "riduzioni [delle emissioni] immediate, rapide e su larga scala". Anche solo 2 gradi significherebbe maggiore sofferenza per tutta la vita sulla Terra. Punti di non ritorno come il collasso della corrente del golfo, lo scioglimento completo delle calotte polari, o la fine della foresta amazonica "non possono essere esclusi" secondo il report. António Guterres, segretario generale dell'ONU, ha definito il report "un codice rosso per l'umanità. L'allarme è assordante, l'evidenza inconfutabile: le emissioni di gas serra dal combustibile fossile e dalla deforestazione stanno soffocando il nostro pianeta e mettendo a rischio miliardi di persone".

Lə scienziatə hanno parlato, ora è arrivato il momento per i politici di prendere atto del loro fallimento

Gli scenari più drammatici possono ancora essere sventati, ma da ora in avanti, ancor più di prima, ogni tonnellata di CO2 conta.