Politik | Merano

Un asso a 5 Stelle nella manica di Rösch

L’ex premier Conte a Merano per sostenere la candidatura del sindaco uscente: “La nostra è una proposta politica concreta”. E alla fine arriva anche Julia Unterberger.
Roesch conte
Foto: Salto.bz

“Mai stati nemici con i 5 Stelle. Chi scende in politica e ci mette la faccia va anzi rispettato e stimato a prescindere. Nel caso del Movimento si è trovata una comunanza di intenti ed ideali e per questo correremo insieme”. Con queste parole il sindaco uscente dei Verdi Paul Rösch attende l’arrivo dell’ex premier Giuseppe Conte, giunto oggi (30 settembre) a Merano proprio per sostenerne la candidatura, ma ancor di più per rafforzare la componente pentastellata della coalizione che si presenterà alle elezioni il prossimo 10 ottobre.
Si è fatto aspettare parecchio, l’ex premier e attuale presidente del Movimento fondato da Beppe Grillo, ma in fondo lo fa sempre, ricorda una sostenitrice che si preparava ad accoglierlo in Piazza Terme assieme all’impaziente sciame di militanti, simpatizzanti e giornalisti.


All’arrivo, assieme ai saluti e ai sorrisi di circostanza, Conte ha condiviso subito con la stampa presente la propria soddisfazione per l’approvazione della proroga del superbonus 110% sull'edilizia, sostenendo che “questa è una richiesta fortemente voluta dal Movimento” e che “all’inizio le proposte del partito non vengono capite ma poi vengono seguite da tutti, compresa la Lega di Salvini”.
Dalle passeggiate, ai gradoni di Piazza della Rena: Giuseppe Conte incontra consiglieri, candidati e diverse decine di meranesi accorsi ad ascoltare il comizio, e lì, l’ex premier, abbraccia tante persone quanti argomenti, spaziando dalla transizione ecologica (nel giorno in cui, a Milano, all’alba della pre Cop26 si sono verificati diverse manifestazioni di protesta tra blocchi stradali e scontri con le forze dell’ordine all’arrivo del ministro Cingolani) ai temi della giustizia e dell’inclusione sociale (nel giorno in cui, a Locri, il Tribunale condanna l’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano a 13 anni e 2 mesi di reclusione).

Con la SVP, e la Unterberger in particolare, c’è un dialogo politico molto franco, abbiamo sempre cercato di capire le loro esigenze e le diverse istanze che non possiamo trascurare


“Perché sono arrivato a Merano? Perché qui abbiamo una proposta politica concreta che riteniamo competitiva e a misura di questa città - continua ancora l’ex presidente del Consiglio -. Il nostro è un progetto solido, ben meditato e che guarda ad un orizzonte molto ampio”. Un progetto che, a detta dello stesso Conte, contempla e rispetta i precetti autonomistici dell’Alto Adige/Südtirol: “Rispettiamo questa autonomia, che funziona e offre ricchezza culturale e molti servizi. Con la Unterberger c'è un rapporto molto cordiale, ma con l'intero gruppo SVP c’è un dialogo politico molto franco, abbiamo sempre cercato di capire le loro esigenze e le diverse istanze che non possiamo trascurare”. E proprio Julia Unterberger - a sorpresa e nonostante l’opposta candidatura della figlia Katharina Zeller - è passata in piazza a portare all’ex premier il proprio saluto, dopo aver elogiato in più occasioni le azioni di governo durante i due esecutivi che l’hanno visto a capo.

 

“Caro Presidente, siamo così orgogliosi della tua presenza - ha detto Rösch rivolgendosi a Conte - A Merano sei una persona stimata al di là dell’appartenenza linguistica e il gruppo tedesco ti ammira moltissimo per ciò che hai fatto. Sono orgoglioso - continua - di lavorare assieme ai 5 stelle, ma soprattutto sono contento sul come lavoriamo. Per noi l’interculturalità è fondamentale. Quando un albero cade, non fa distinzione tra italiano, tedesco o nuove cittadinanze: i problemi vanno risolti e basta e sono fiducioso che insieme riusciremo a farlo”.

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Mart Pix

HAHA
Rösch ist ein armselliger alter Mann. Wieso trat er nicht ab, wär besser.

Do., 30.09.2021 - 22:37 Permalink

Ich denke, Rösch und seine Fraumannschaft ist das beste, was Meran passieren kann. Ansonsten ginge es nur um das große Fressen im Kasernenareal und die Wiederinthronisierung des Götzen Auto.

Fr., 01.10.2021 - 07:03 Permalink
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pérvasion

Herr Rösch dürfte wissen, dass es in der Gemeindepolitik nicht nur um umfallende Bäume geht. Wenn er die Minderheitenpolitik derart banalisiert, tut er sich und der Stadt keinen Gefallen.

Fr., 01.10.2021 - 10:01 Permalink

»Per noi l’interculturalità è fondamentale. Quando un albero cade, non fa distinzione tra italiano, tedesco o nuove cittadinanze: i problemi vanno risolti e basta e sono fiducioso che insieme riusciremo a farlo«

Dass ihm die Interkulturalität wichtig ist, finde ich gut. Das Beispiel mit dem umfallenden Baum, das Rösch meines Wissens nicht zum ersten Mal bringt, ist aber eine absurde Banalisierung der Minderheitenpolitik und der Integration bzw. Inklusion von neuen Mitbürgerinnen.

Fr., 01.10.2021 - 11:49 Permalink

Die Vorstellung ist peinlich. Herr Rösch krallt sich mit Gewalt an ein Amt, das er abgeben sollte. Wenn dann musste sich Madlene Rohrer stellen. Aber Rösch nimmt halt ein paar Stimmen mehr mit.Also die Brechstange.
Jetzt mit Conte, der ihn überhaupt nicht kennt, der eigentlich näher bei der svp ist oder beim TeamK, das ist einfach unglaubwürdig.

Fr., 01.10.2021 - 11:12 Permalink