Antonio Frena si è dimesso in polemica con Roberto Bizzo
Le dimissioni sono state comunicate da Antonio Frena con un secco comunicato, subito dopo l'elezione di Roberto Bizzo e Karl Zeller come rappresentanti della provincia nelle commissioni dei 6 e dei 12, avvenuta oggi in consiglio provinciale.
Nel comunicato il segretario uscente si dice consapevole del "valore chiaramente simbolico delle dimmissioni, complice il fatto che mancano solo pochi giorni alla nomina della nuova dirigenza del partito".
Frena dichiara di fare ormai molta fatica a difendersi dallo "scherno delle opposizioni e dalle le forsennate accuse mediatiche di attaccamento agli incarichi di potere", che hanno fatto seguito ai tentativi, vani, di garantire a Roberto Bizzo prima un posto in giunta provinciale e successivamente in giunta regionale.
Frena critica aspramente il 'baratto orrendo' compiuto oggi, cedendo un posto in giunta regionale per ottenerne uno in commissione dei 6.
"Baratto orrendo che è costato perdipiù alla Commissione" - aggiunge Frena - "la perdita di un tecnico di valore come Alberto Zocchi e che ha mostrato a tutti che nel PD più del merito contano i capricci di singoli mai sazi o la pace tra le correnti".
Frena definisce le sue dimissioni 'effettive ed irrevocabili' e legate ad un 'capovolgimento di valori' incompatibile con il suo modo di pensare politico ed umano. Le dimissioni dal PD altoatesino sono - sue testuali parole - "il grido chiaro e netto di un militante che non vuole più vivere nella notte della politica in cui il PD si è cacciato".
Frena si dice certo che quella imboccata non è la strada su cui gli elettori potranno seguire il partito, ribadendo che "non saranno le compensazioni di potere o gli scranni sempre più numerosi dati a politici famelici a fornire a cittadine/i la soluzione dei loro problemi".
Frena completa l'annuncio delle sue dimissioni affermando di nutrire ancora la speranza che domenica 16, in occasione delle primarie per la segreteria, il suo partito "colga l’occasione di cambiare veramente, eliminando col voto la vecchia nomenclatura e un modo di pensare - quello degli oligarchi delle poltrone - che non può avere quartiere in un partito che si definisce democratico".
BRAVO!
HA FATTO BENISSIMO
Le cosiddette dimostrazioni non necessarie
«e che ha mostrato a tutti che nel PD più del merito contano i capricci di singoli mai sazi o la pace tra le correnti". » Sai che novità...
Antwort auf Le cosiddette dimostrazioni non necessarie von Luca Marcon
Forse no
Forse non è necessario per chi non sa esattamente cosa succede. Ma per chi lavora cercando di dare il massimo, rispettando le regole date dalla sede nazionale e non costruite a Doc, cercando di sorvolare sui protagonismi inutili , MAGARI e lo scrivo in grande è più che necessario! Non solo per la propria coscienza personale( che forse ne ha sopportate fin troppe) ma proprio per dare il segnale che è ora di finirla! E meno male che l'alternativa a certi meccanismi malati c'è. E parlo con il massimo rispetto anche per chi non al pensa come me, ma ha con me nutre il desiderio di ARIA NUOVA e politica pulita e vera!
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Forse no
Forse non è necessario per chi non sa esattamente cosa succede. Ma per chi lavora cercando di dare il massimo, rispettando le regole date dalla sede nazionale e non costruite a Doc, cercando di sorvolare sui protagonismi inutili , MAGARI e lo scrivo in grande è più che necessario! Non solo per la propria coscienza personale( che forse ne ha sopportate fin troppe) ma proprio per dare il segnale che è ora di finirla! E meno male che l'alternativa a certi meccanismi malati c'è. E parlo con il massimo rispetto anche per chi non al pensa come me, ma ha con me nutre il desiderio di ARIA NUOVA e politica pulita e vera!
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E in effetti, è evidente che
E in effetti, è evidente che nel PD si fanno le regole "a Doc"; sennò tanto obnubilamento non si spiegherebbe.
Antwort auf Le cosiddette dimostrazioni non necessarie von Luca Marcon
Non ha capito (o non vuole capire)
Che cosa sia il PD è evidente a chiunque abbia un minimo di intelligenza e rigore intellettuale: non servono dimostrazioni che spieghino che nel «PD più del merito contano i capricci di singoli mai sazi o la pace tra le correnti», è talmente evidente che trovo "miracoloso" (per quelli del PD, naturalmente) che continui ad incamerare consensi.
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Non ha capito (o non vuole capire)
Che cosa sia il PD è evidente a chiunque abbia un minimo di intelligenza e rigore intellettuale: non servono dimostrazioni che spieghino che nel «PD più del merito contano i capricci di singoli mai sazi o la pace tra le correnti», è talmente evidente che trovo "miracoloso" (per quelli del PD, naturalmente) che continui ad incamerare consensi.