Finalmente! Finalmente dopo tanto penare è in arrivo: l'IT bonus, il rimborso per la dotazione di strutture informatiche. 520 euro.
Dopo tante proteste, manifestazioni, sottoscrizioni e petizioni, esso, da lunedì 8 novembre è qui.
Cari insegnanti, oggi è un giorno felice.
Dimenticate il fatto che in Italia i colleghi percepiscono 500 euro all'anno (Carta del docente) da ormai 6 anni per un totale di 3.000 euro al 2021. Soprassedete sulla questione che il suddetto bonus è a botta secca, una tantum, solo quest'anno. Ignorate le altre spese sostenute per i figli in DAD a casa, un tablet per la figlia, il notebook per il figlio. Rimuovete le uscite sostenute per corrente elettrica, riscaldamento, cartucce stampante, carta, nuovo contratto internet con la Tim. Perdonate alla Provincia il rimborso spese pasto di 4 euro: effettivamente un po' pochini. (Però, dite la verità, il panino con la mortadella al pistacchio più spuma 0,3 vi è sempre saltato fuori!)
Dimenticate, allontanate i cattivi pensieri.
Oggi è un giorno felice.
Alzate gli avambracci, indice e pollice a formare il cerchio, inspirate profondamente, espirate, inspirate profondamente, espirate. Chiudete gli occhi. Riapriteli. Chiudeteli di nuovo.
Potete sentire il fruscio delle 10 banconote da 50 che scivolano nella tasca destra mentre tra i polpastrelli della mano sinistra si infila la banconota da 20?
Sì? Lo potete sentire? Sii?? Davvero???
Un bel tubazzo potete sentire!!!!
Riaprite gli occhi e leggete immediatamente con me quanto segue:
L’ammontare del rimborso spettante al singolo/alla singola dipendente corrisponde alla quota dei costi documentati che lo stesso/la stessa ha anticipato e sostenuto nell’interesse esclusivo del datore di lavoro per un utilizzo per finalità strettamente istituzionali delle dotazioni informatiche.
La distinzione tra l’utilizzo delle dotazioni informatiche per finalità private e per finalità strettamente istituzionali nell’interesse esclusivo del datore di lavoro è necessaria per poter erogare il rimborso esente da tassazione.
Il rimborso spettante al singolo/alla singola dipendente corrisponde all’utilizzo per finalità strettamente istituzionali della dotazione IT ed è determinato sulla base dei seguenti criteri: prezzo d’acquisto della dotazione IT; durata media di vita della dotazione IT; uso medio della dotazione IT per finalità private e istituzionali; monte ore per le attività aggiuntive all’attività educativa o alle attività funzionali all’insegnamento del personale; monte ore dedicato alla didattica a distanza DAD, ivi compresa la predisposizione di materiale didattico di supporto; costi risparmiati dal datore di lavoro Provincia per carta, toner e internet.
Il rimborso non può superare l’importo massimo di 520 euro. Nel caso in cui i mezzi non fossero sufficienti all’evasione di tutte le domande viene predisposta una graduatoria unica di tutte le persone che possiedono i requisiti per il rimborso, applicando i criteri di
priorità stabiliti dalla Giunta provinciale.
Un manipolo di ispettori provinciali penetrerà nelle vostre case per capire: se chattate su Tinder o fate videoconferenze scolastiche.
Che razza di lingua è questa? Bisognerebbe chiederlo a Kapitan Akki (al secolo P. Achammer) e alla conventicola di Azzeccagarbugli in grado di partorire una prosa talmente perversa.
Per quello che ci leggo io, un manipolo di ispettori provinciali penetrerà nelle vostre case per capire: se chattate su Tinder o fate videoconferenze scolastiche; quanti chili di DAD avete prodotto; l'età del dispositivo da voi comprato (più vecchio è e più rimborsano?); per quante ore avete usato il pc in forma privata e quante in forma istituzionale; se il toner, la carta e l'internet da voi usati sono meno, più o uguali a quelli che avrebbe usato la scuola; et similia.
Il manipolo schederà insomma la vostra posizione. La vostra scheda sarà quindi inviata a una divisione di impiegati provinciali. La divisione soppeserà, valuterà, stabilirà priorità e deciderà se e quanti euri restituirvi per il pc e il toner.
Fino ad esaurimento scorte.
Uno scherzo?
Nient'affatto, cari insegnanti, tutto vero. Nessun testomontaggio.
State con noi.
La prossima ne leggerete di ancor più belle.