Gesellschaft | Edifici scolastici comuni

Italiani e tedeschi sotto un unico tetto

Il Consiglio provinciale approva la mozione dei Verdi: da ora in poi non ci sarà più la separazione “fisica” tra scuole tedesche e italiane.

Da ora in avanti gli edifici scolastici non prevederanno più la separazione tra studenti italiani e tedeschi. La mozione 25/13 presentata dai Verdi – e discussa il 13 febbraio in Consiglio provinciale – è passata con 20 voti favorevoli, 1 contrario e 6 astensioni.

Il gruppo proponente – a cominciare dalla prima firmataria, Brigitte Foppa – ha ribadito che le linee guida da adottare da ora in poi per la ristrutturazione e la costruzione degli edifici scolastici non sono certo da interpretare come realizzazione di una scuola veramente plurilingue (per quanto da loro auspicato in futuro), ma una semplice innovazione pensata al fine di creare spazi di apprendimento extrascolastici, in cui i bambini e i ragazzi possono, se lo vorranno, avvicinarsi con più facilità alla “lingua dell'altro”.

E' stata questa la chiave di volta che ha permesso l'ampio consenso fatto registrare dal Consiglio sulla mozione, contribuendo a sgretolare (letteralmente: in senso “fisico”) una prassi ormai obsoleta e diventata, non soltanto in modo simbolico, reperto di un Sudtirolo archeologico.

Significative, a tal proposito, alcune dichiarazioni di esponenti della Svp: “Apprezzo molto la mozione – così Veronica Stirner Brantsch – perché ormai si è diffusa la consapevolezza che è necessario aumentare le competenze linguistiche mediante situazioni di apprendimento non artificiose”. Per Magdalena Amhof “il provvedimento costituisce un importantissimo segnale per la convivenza tra i gruppi” e la consigliera, originaria di Bressanone, ha ricordato come nella città vescovile “il comune si sia già mosso in questa direzione con un asilo in cui i bambini e genitori delle due lingue possono incontrarsi”.

Voci contrarie solo dalla destra patriottica di lingua tedesca. Ma stavolta hanno predicato nel deserto.