Non c'è ancora nessuna data per l' elezione del nuovo presidente della repubblica. E' noto che il mandato del capo di stato uscente Sergio Mattarella scade a fine gennaio 2022. Prima di quella data si riuniranno deputati, senatori e rappresentanti delle regioni per eleggere il suo successore. La lista dei candidati potenziali è lunga - da Giuliano Amato a Romano Prodi,da Marcello Pera a Rosy Bindi e Marta Cartabia. Ufficialmente la campagna elettorale non è ancora aperta.
Ma a sorpresa deputati e senatori hanno trovato pochi giorni fa nelle loro caselle postali una monografia di Silvio Berlusconi con alcuni suoi discorsi sui valori del cattolicesimo, del liberalismo e del garantismo. Inoltre L'ex Cavaliere avrebbe cominciato a chiamare al telefono parecchi parlamentari invitandoli a sostenerlo in un' ipotetica gara per il Quirinale - tanto da far arrabbiare il capo della Lega Salvini. Ignazio La Russa, vice di Meloni e fascista da sempre, si dice "pronto a sostenere Silvio." E' l'inizio di un teatrino politico destinato a trascinarsi ben oltre capodanno. Gli slogan con i quali l' ex Cavaliere si mette in gara per il Quirinale non sono certo nuovi e sono sintetizzati nel titolo del libro: Io sono Forza Italia. In copertina c'è una foto di Berlusconi sorridente a braccia alzate. Non si tratta certo di una strategia inedita, anzi - ricorda fatalmente la famosa biografia Una storia italiana, usata 20 anni fa per andare a caccia di elettori. Solo che questa volta non ci sono elettori da convincere, ma solo parlamentari che lo conoscono da molti anni: "Io sono un uomo del fare. Il Paese in questa fase ha bisogno di uno come me. Eppoi, anche quelli del Pd, per chi dovrebbero votare?" La rivelazione dell’ex premier a persone a lui vicine viene riportata dal Corriere della Sera. Ma non è tutto. Berlusconi è pronto a utilizzare anche altre vie per portare avanti la partita che resta comunque surreale. Il centrodestra lo appoggia, non senza nascondere le perplessità: Giorgia Meloni è stata molto chiara nell’ultimo vertice a tre: "Sosterremo senza dubbi Berlusconi se deciderà di correre per il Quirinale”. Lo ha detto anche il senatore Ignazio La Russa in un’intervista a lCorriere. Poi però ha aggiunto: “Di Berlusconi ho veramente grande stima, ma certe uscite lasciano a dir poco perplessi. Quando dice che Draghi può governare anche dopo il 2023, no, non ci siamo proprio".
E' ovvio che candidarsi a 85 anni per un settenato è un'impresa surreale. Ma è soprattutto la storia politica e giudiziaria a rendere inopportuna la candidatura. E' stato di gran lunga il più controverso politico della storia italiana recente, al centro di infinite accuse e scontri politici e imputato in un numero notevole di processi, alcuni dei quali tuttora in corso. E si può pensare a eleggere a capo di stato un personaggio al quale una condanna per falso in bilancio ha sbarrato negli ultimi anni l'accesso al parlamento e gli è costato ill titolo di Cavaliere ? Un pregiudicato come presidente della repubblica sarebbe l'ultima follia nonchè un' impresa difficilmente immaginabile in altri grandi paesi dell' unione europea. Giusto ieri il magistrato Nino Di Matteo ha ricordato i rapporti tra la mafia e lo storico braccio destro di Berlusconi Marcello Dell'Utri condannato a 7 anni di carcere per concorso esterno a Cosa nostra. E a Milano ieri si è svolta l'ennesima puntata del processo Ruby tre sulle famose serate con ragazze minorenni nella villa di Berlusconi ad Arcore.
Sarebbe auspicabile scegliere finalmente una donna per il Quirinale - meglio se non proveniente dal rissoso mondo dei partiti, ma scrittrice o scienziata. Fra i nomi possibili quelli della giudice Anna Finocchiaro, della diplomatica Elisabetta Belloni, della scrittrice Dacia Maraini e di Fabiola Gianotti, direttrice del centro di ricerca CERN.
Un pregiudicato come presidente della repubblica sarebbe l'ultima follia nonchè un' impresa difficilmente immaginabile in altri grandi paesi dell' unione europea.
Mentre continuano le pressioni su Mattarella per prolungare il suo mandato di alcuni mesi, continua a impazzare anche il toto-presidente. La prognosi più bizzarra viene dal noto settimanale britannico The economist, che come futura inquilina del Quirinale fa il nome di Giorgia Meloni.