associazione nazionale piede torto

Il 24/25 ottobre 2014 si è tenuta a Torino la seconda edizione della giornata internazionale del piede torto metodo ponseti. Il primo giorno vi era un corso tenutasi dalla dottoressa Eyana Batlle, medico certificato PIA, con molte referenze per la cura del piede torto sia nei piccoli che nei grandi. Il corso è durato una giornata intera, vi erano ortopedici, fisioterapisti, podologi e studenti. è un gran traguardo che medici abbiano deciso o avuto la possibilità di partecipare a questo corso. Purtroppo con rammarico nonostante le tante informazioni date fino al giorno del corso i medici del trentino alto adige non si sono fatti vedere. Sarà perchè sanno già curare il piede dei nostri bambini? metterei la mano sul fuoco che neanche uno nella nostra regione sa trattare bene questa patologia, specialmente negli adulti. Pensate un po' noi adulti per farci curare decentemente come nostro diritto dovremo andare a Barcellona se non in America per avere uno stile di vita normale. E pensare che in africa e in Bangladesh per esempio i dottori curano da 50 anni il piede torto congenito con il metodo ponseti, un metodo non invasivo che da il 100% di buona guarigione, ci sono dati e statistiche su ciò che viene citato, non è un invenzione. La situazione in Alto adige per esempio è disastrosa c'è un dottore, per esempio, che afferma di usare il metodo ponseti, ma dopo tre mesi che il bambino usa il tutore 23 ore su 24 al quarto mese scende a 12 sapendo che c'è un'alta possibilità di recidiva. I genitori saran contenti, ma la recidiva è sicura. Questo è un esempio di medico che "usa" il metodo ponseti in Alto Adige..si con variazione. Cosa non accettabile. E questi medici non vi erano al corso tenuto a Torino, nessun medico della nostra regione. Sarà perchè sanno? non penso proprio. Nessun uomo in questo mondo sa abbastanza. Come referente della regione Alto Adige mi reputo molto delusa, ma sono qua nella speranza che altri genitori si informino meglio e che vadano da un vero medico che sappia usare il metodo ponseti, un metodo che non varia. In Italia ve ne sono 5 di medici certificati PIA che sanno usare il metodo sui bambini. Per gli adulti, il paese più vicino è Barcellona. In Africa, non serve per gli adulti, perchè già curati bene fin dalla nascita. Per questo è nata l'associazione nazionale piede torto, prima eravamo una rete italiana, sempre pronta ad aiutare chi ha bisogno. Siamo in più di mille persone in tutta Italia, con iniziative nuove con diverse informazioni, sempre pronti a dare un supporto morale. L'associazione nazionale del piede torto non ha fini lucrativi, ma lo scopo è di informare ed aiutare il prossimo come abbiamo sempre fatto.Inoltre, è associata alla PIA ( Ponseti International Association). Per informazioni ci trovate nei gruppi su fb: piede torto congenito, piede torto congenito metodo ponseti, adulti e ragazzi con il piede torto. I nostri siti internet: www.ilpiedetorto.it - www.piede-torto.it - www.piedetorto.bloog.it diamo a disposizione anche la possibilità di chiamarci tramite SOS mamma chiama mamma al numero 3472774075
Durante la giornata del 25 ottobre 2014 vi è stato l'incontro con i genitori, vi sono state fornite molte informazioni, sull'utilizzo del tutore per esempio, sulle storie da raccontare al bambino sul piede torto. Alcuni genitori hanno raccontato la loro storia, un ragazzo di 15 anni ha raccontato la sua storia iniziata male con il metodo tradizionale ( 30% di buona riuscita, ma a 30 anni i dolori articolari sono assicurati, la chirurgia invasiva provoca rigidità del piede, invalidandolo) e finito bene con l'aiuto della dottoressa Eyana Batlle. Ovviamente lei non ha potuto far miracoli rendendo il piede normale, come si usa nel metodo Ponseti già dalla nascita, ma ha fatto il modo che il ragazzo abbia una vita normale. A metà giornata, si è svolta la Ponseti race! bambini e adulti hanno corso come testimonial della cura del piede torto. A premiare i vincitori, cioè tutti, c'era a fare da madrina Valentina Merler, ragazza nata con i piedi torti, curata male ma finalista regionale di Miss Italia.