“Le promesse non bastano”
Come prevedibile il “pasticciaccio” della SAD ha creato un certo scalpore anche nel pantheon politico altoatesino. A sollevare le critiche è il triumvirato dei Verdi provinciali Riccardo Dello Sbarba, Brigitte Foppa e Hans Heiss in seguito alla notizia, diffusa da salto.bz, di un documento interno della società di trasporto, uno dei tre soggetti che si sono dichiarati interessati alla gestione dell’aeroporto bolzanino, finito involontariamente nelle mani del sindacato della ASGB. “Non è passato nemmeno un mese da quando il Presidente Kompatscher ha promesso pubblicamente che non ci sarebbe mai stato un allungamento della pista di decollo dell’aeroporto - affermano gli ambientalisti -. La dichiarazione è stata fatta esattamente l‘8 novembre scorso, durante la discussione sulla nostra mozione, con cui chiedevamo l’eliminazione dal piano regolatore (PRG) di Laives della possibilità di allungamento della pista da 1292 m a 1432 m. ‘Non è necessario approvare la mozione - disse allora Kompatscher - poiché nessuno finora ha presentato progetti che prevedono un allungamento della pista e comunque, anche se qualcuno lo proponesse, la giunta provinciale non darebbe la sua approvazione’”.
"Chiunque si proponga come nuovo gestore dell’aeroporto deve sapere fin da ora che le dimensioni della pista non potranno essere modificate, nel rispetto della volontà popolare che è stata espressa nel referendum sull’aeroporto del giugno 2016"
Il documento “incriminato” di Gatterer & co., che contiene diverse possibilità d’investimento - e dunque si parte dal presupposto che sia possibile un allungamento della pista -, spariglia tuttavia le carte. “Di fronte alle intenzioni della SAD, chiediamo patti chiari - puntualizzano i Verdi -. Chiunque si proponga come nuovo gestore dell’aeroporto deve sapere fin da ora che le dimensioni della pista non potranno essere modificate, nel rispetto della volontà popolare che è stata espressa nel referendum sull’aeroporto del giugno 2016. E non c’è nessun modo più chiaro e inequivocabile per comunicare questa decisione, che eliminare dal piano urbanistico di Laives ogni possibilità di allungamento. Purtroppo delle sole promesse non ci si può fidare”.
Il comune di Laives, in effetti, può avviare la procedura per eliminare dal PUC l’allungamento della pista dell’aeroporto, sebbene l’ultima parola spetti alla Provincia in quanto si tratta di un impianto sovra-comunale di interesse provinciale. L’avvio della procedura è quello che ha proposto, a seguito dell’esito del referendum, il consigliere dei Verdi di Laives Giorgio Zanvettor - che peraltro lavora nella ripartizione urbanistica della Provincia -, e quello di Fides Dario Volani.
"Nella peggiore delle ipotesi la giunta potrebbe bocciare la nostra delibera, ma in questo modo affermerebbe che la pista lunga le serve e noi avremmo comunque raggiunto il nostro obiettivo e cioè dimostrare che l’amministrazione provinciale dice una cosa e poi fa tutto il contrario"
“Si è aperta una lunga trattativa in cui la Provincia ha sostanzialmente fatto orecchie da mercante - dichiara Zanvettor a salto.bz -. Il punto è che già in consiglio comunale si era deciso che se la Provincia non avesse avuto intenzione di partecipare alle modifiche del PUC ci saremmo mossi noi come amministrazione, dal momento che apportare cambiamenti al Piano urbanistico è solitamente una competenza comunale. Nella peggiore delle ipotesi la giunta potrebbe bocciare la nostra delibera, ma in questo modo affermerebbe che la pista lunga le serve e noi avremmo comunque raggiunto il nostro obiettivo e cioè dimostrare che l’amministrazione provinciale dice una cosa e poi fa tutto il contrario”. Come se non bastasse ci mette del suo anche il sindaco Christian Bianchi. “Il primo cittadino - incalza Zanvettor - ha accampato la scusa della richiesta di un parere legale per verificare se il Comune possa modificare il nostro PUC per una struttura di interesse sovra-comunale. A parole sono tutti contro l’aeroporto, eppure non si muove nulla”.
Adesso che il problema ha una
Adesso che il problema ha una certa visibilità il Sindaco Bianchi provvederà ad attivare l'iter legale per richiedere l'opportuna modifica............vero?
Secondo me, in quanto
Secondo me, in quanto realizzazione dell' aeroporto, i verdi non hanno autorevolezza alcuna. Mi ricordo personalmente le lor accanite lotte contro la realizzazione della MeBo. C' é qualcuno che vorrebbe tornare indietro? Un aeroporto con traffico limitato non puó essere altro che un arricchimento per le future generazioni e sicuramente meno fastidioso dei giornalieri voli di elicottero sull' alto adige.