Economy | Ambiente e agricoltura

Mele in ritardo ma più buone

Val Venosta, due settimane di ritardo sulla produzione delle mele. La primavera troppo fredda e piovosa appena trascorsa ha creato alcune difficoltà ai produttori. Intervista con Martin Thomann, del Centro di Consulenza per la frutticoltura in Alto Adige.
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Ernte von Äpfeln automatisiert
Foto: Aigritec

Quanto ha influito la difficile situazione climatica dei mesi scorsi sulla produzione di mele?
Martin Thoman: La situazione è meno rosea del previsto soprattutto in Val Venosta che è una zona ideale per la coltivazione delle mele proprio per le poche piogge che la caratterizzano. Quest'anno ha piovuto più del previsto e abbiamo registrato un ritardo nella produzione di circa due settimane. Inoltre si intravedono i primi segni di ticchiolatura.

Cos'è la ticchiolatura?
E' tutta colpa di fungo che attacca la pianta, macchiando foglie e frutti. Umidità e basse temperature ne favoriscono lo sviluppo. A soffrirne di più sono le Golden Delicious, ma non siamo troppo preoccupati: se l'estate ci regalerà due mesi di bel tempo, allora l'emergenza ticchiolatura rientrerà. In caso contrario una parte maggiore della produzione andrà all'industria e non finirà nelle mani dei consumatori.

Una primavera fredda e piovosa come quella passata, può influire anche sulla qualità delle mele?
No, anzi: le mele di quest'anno, proprio perché resteranno sulla pianta più a lungo e godranno appieno del sole di agosto, potrebbero essere più buone e zuccherine del solito. Sono gli anni con le raccolte precoci a regalarci frutti meno buoni. Non si può però generalizzare: se l'autunno sarà freddo, i frutti tardivi come le Fuji e le Pink Lady potrebbero essere meno buone dell'anno scorso.

Tutta l'acqua che è caduta ha lavato via i prodotti fitosanitari: avete registrato un'aumento delle irrorazioni?
C'è stato un aumento soprattutto dell'utilizzo di fungicidi. Una primavera umida come questa può favorire lo sviluppo di funghi come quelli responsabili della ticchiolatura. Per quanto abbiamo potuto registrare noi, non si sono superate le quantità di fitofarmaci utilizzati in anni altrettanto piovosi.

Si possono già stimare le perdite economiche di questa stagione così strana?
Purtroppo è ancora troppo presto: abbiamo davanti ancora quasi due mesi prima della raccolta delle prime varietà, come la Royal Gala. Solo allora potremo affermare qualcosa di più. 

Quest'anno niente sovrapproduzione?
Direi che quest'anno non ci sarà una sovrapproduzione di mele nel nostro territorio. Ma nemmeno una sottoproduzione: siamo in linea con gli anni precedenti.