Economy | Polemiche

Per un pugno di centesimi

La misura sulle borse bio nei supermercati dà il la per una nuova fatale polemica. Dalla SEAB avvertono: i sacchetti non vanno usati per la raccolta dell’organico.
Frutta
Foto: Twitter

Che l’arte di far polemica sia una virtù cardinale tutta italiana è un fatto conclamato. A tenere alta in queste ore l’asticella dell’indignazione - anche in Alto Adige, beninteso - non sono i rincari scattati dal primo gennaio 2018 su luce, gas, autostrade, assicurazioni, tariffe postali, servizi bancari e non solo, che peseranno su ogni famiglia con circa mille euro in più nell’anno appena iniziato, ma i due centesimi dei sacchetti del supermercato. Le “shopper” per imbustare frutta e verdura (ma anche altri prodotti freschi come carne, salumi, pesce), sempre dal primo gennaio, così come stabilito per legge (il cosiddetto decreto Mezzogiorno approvato lo scorso agosto), devono essere biodegradabili e bisognerà pagarli. A Bolzano costeranno per lo più da 1 a 3 centesimi. L’Osservatorio di Assobioplastiche stima che il costo annuale dei sacchetti per una famiglia dovrebbe oscillare tra i 4,17 e i 12,51 euro. La legge dice anche che le buste dovranno essere composte da materiale biodegradabile per un minimo del 40 per cento; dal primo gennaio 2020; la percentuale dovrà salire poi al 50 per cento, e dal primo gennaio 2021 al 60 per cento. Chi non rispetta la nuova normativa sarà punito con multe dai 2.500 a 25 mila euro.

Dalla SEAB precisano che mentre in diverse città d’Italia questi sacchetti possono essere utilizzati per la raccolta dell’organico la situazione nel capoluogo altoatesino è completamente diversa: le borse bio infatti non sono adatte per la raccolta dell'organico a Bolzano. I rifiuti organici raccolti da SEAB devono essere forniti all'impianto di fermentazione di Lana, dove vengono trasformati in biogas e compost. Il tempo di degradazione di questi sacchi ecologici, significativamente più lungo rispetto agli altri materiali raccolti, influirebbe sull'intero processo. Inoltre, questi sacchi spesso si incastrano tra le lame del frantumatore causando dei guasti al sistema. Inoltre, spiega ancora la SEAB, per evitare eventuali multe, i cittadini di Bolzano sono invitati a utilizzare esclusivamente i sacchetti di carta forniti da SEAB che vengono distribuiti con frequenza annuale a tutte le famiglie bolzanine e si possono inoltre ritirare gratuitamente agli sportelli SEAB di via Lancia. In alternativa possono essere utilizzati solo sacchetti di carta per alimenti senza finestre in nylon (per esempio quelli del pane), ma altri sacchetti di carta (ad esempio le buste dei negozi di abbigliamento) non sono adatti.

“Ma veramente stiamo facendo una battaglia per 2 centesimi condividendo 4 arance con un iPhone da 1000 €? È tutto fantastico”

Nel frattempo, oltre ad alcuni timori legittimi sollevati riguardo un verosimile aumento nell’uso di imballaggi e le relative conseguenze, su Twitter spopola l’hashtag #sacchetti. C’è chi grida al complotto parlando di “tassa Novamont”, azienda leader nel settore dei sacchetti di plastica bio (come se la legge obbligasse i supermercati a rifornirsi da un unico produttore, fa notare qualcuno) e chi propone di etichettare le arance una ad una per aggirare il provvedimento. E scatta immediata l’ironia: “Non vedo l'ora che arrivi il periodo delle ciliegie”. E poi ancora: “Voglio sui banchi del supermercato le arance già sbucciate. Mi rifiuto di pagare la buccia che non mangio”, azzarda un utente, “Ma veramente stiamo facendo una battaglia per 2 centesimi condividendo 4 arance con un iPhone da 1000 €? È tutto fantastico”, dice un altro. Fra citazioni lynchane (“Almeno Laura Palmer il sacchetto non l’aveva pagato”) e conquiste inimmaginabili (“Che da due giorni si parli di #sacchetti come cancro della società e non di migranti nei medesimi termini mi commuove. È un passo avanti.”), si fanno largo anche i cavalieri degli slogan a caso che utilizzano la polemica come predellino per la consueta retorica populista: “Giusta indignazione per i #sacchetti a pagamento, utili ai profitti dei soliti noti PD, pochi ancora reagiscono però all’#eurotruffa. #SovranitàMonetaria #ItaliaAgliItaliani”, twitta Roberto Fiore, capo di Forza Nuova. Ora sì che ci siamo tutti.