Philipp fa autocritica e striglia i suoi
Philipp Achammer striglia il partito chiedendo unità, invita Arno Kompatscher a prendere in fretta una decisione sulla propria ricandidatura per il terzo mandato (e l'Obmann si dice sicuro che questa sarà positiva), ma il presidente prende ancora tempo e incassa una standing ovation dai delegati non del tutto scontata, di questi tempi. Questa la sintesi della mattinata meranese al Kursaal per il 65mo congresso Svp che si è svolto in un clima tutto sommato positivo nonostante gli ultimi 5 mesi per il Sammelpartei siano stati molto molto complicati. Alla fine della mattina Achammer è stato riconfermato per il terzo mandato con quasi il 90% dei "diritti di voto". A sopresa, nella formazione del Praesidium, l'assessora Waltraud Deeg ha preso solo il 38,27 per cento dei consensi e la sindaca di Lasa Verena Troeger il 55,16%
Il Landeshauptman ha ringraziato il collega tirolese, ormai uscente, Günther Platter, ha ripercorso le molte difficoltà degli ultimi anni, e ha chiesto in modo accorato unità al partito. "Non ci fa bene se si crea l'impressione che la politica sia fatta solo nell'interesse di singoli gruppi della società. Dobbiamo creare un equilibrio, così potremo riconquistare la fiducia della popolazione e orientare la politica nel senso della sostenibilità". Affinché questo accada, è necessario che le regole interne vengano rispettate. "Possiamo avere discussioni controverse, ma poi voteremo e la decisione sarà presa insieme. Allora avremo la forza di attuare grandi riforme - che saranno anche dolorose - e di dare forma a una società che sia equa e giusta e che offra opportunità a tutti". “Forse abbiamo promesso troppo. Chi fa politica deve rispettare l’interesse comune e non pensare ai singoli interessi. Dobbiamo dirlo chiaro: non possiamo esaudire tutti i desideri”. Kompatscher ha quindi affermato la necessità di una veloce riforma dell’autonomia e ha fatto capire che annuncerà le proprie intenzioni dopo le elezioni (probabilmente in un evento che vedrà protagonisti i sindaci) e, soprattutto, dopo un confronto sui temi. Il presidente ha fatto capire che chiederà agli organi di partito la disponibilità a scelte più coraggiose e incisive per quanto riguarda il tema della sostenibilità.
Negli ultimi mesi abbiamo dato l'immagine di un partito spaccato e si trattava troppo spesso di animosità a livello personale. Vorrei scusarmi per questo.
In apertura l'Obmann dell'Svp ha lanciato un messaggio politico. "Non stimiamo chi non stima l'autonomia e non rispettiamo chi non rispetta le minoranze. Cari Fratelli d'Italia, non siamo noi a dover cambiare il nostro approccio, ma cambiate voi il vostro perché le minoranze sono una ricchezza per il paese. Non accettiamo affermazioni come quella di Giorgia Meloni che ha sostenuto che a chi non piace il tricolore può fare a meno dei milioni che arrivano da Roma", esprimendo poi rammarico per la caduta del miglior premier degli ultimi anni" (capoverso aggiunto alle 14.30).
Il discorso di Achammer per il resto può essere letto come una forte autocritica ma anche come una strigliata al partito. “Dal 2014 - ha detto l'Obmann, apparso meno sereno di altre volte - guido la Svp e ogni giorno sono stato fiero di ricoprire questo incarico. In questi mesi ho seriamente pensato se fosse il caso di ricandidarmi e mi sono chiesto se in questo momento veramente difficile posso portare un valore aggiunto. La posta in gioco è troppo alta e ho deciso di non tirarmi indietro. Negli ultimi mesi abbiamo dato l'immagine di un partito spaccato e si trattava troppo spesso di animosità a livello personale. Vorrei scusarmi per questo" .
Secondo l'Obmann “i tempi d'oro sono finiti, è necessario stabilire delle priorità. Pertanto, non dobbiamo lavorare l'uno contro l'altro, ma assieme. Abbiamo bisogno di unità. Chiedo a tutti una nuova disponibilità al compromesso. Ogni gruppo non può ritenersi soddisfatto solo se ottiene il massimo. A un certo punto dobbiamo essere soddisfatti di quello che si ottiene" ha detto il leader della SVP. "Se non presentiamo un fronte unito, la SVP si spaccherà".
Poi è arrivata la parte più politica del discorso. "È sempre stato un punto di forza della SVP il fatto che ci fossero conservatori e i liberali - ha affermato Achamer - E ciò è legittimo ed anche normale in uno Sammelpartei. È necessaria una nuova cultura del dibattito nel partito. Possiamo discutere tra di noi, ma poi dobbiamo sostenere tutti assieme le decisioni prese", ha detto. "E dobbiamo finalmente smettere di ragionare in termini di perdenti e vincitori. Questo non porta a nulla e lascia sgomenti i cittadini. Il proprio ego deve essere messo da parte".
C'è bisogno di una nuova, onesta, sincera unità in questo partito.
Una delle critiche al partito è stata la mancanza di trasparenza.“Le difficoltà interne e i conflitti di interesse che danneggiano il partito devono essere affrontati. I nostri politici devono avere integrità, questo è ciò che chiedo. Non dobbiamo collaborare con le forze che vogliono danneggiare la SVP. Smettiamo finalmente di mettere i rappresentanti del partito l'uno contro l'altro. Nessuno ha nulla da guadagnare se uno prende a calci l'altro sui media. C'è bisogno di una nuova, onesta, sincera unità in questo partito", ha detto Achammer, interrotto dagli applausi.
Per l'Obmann è indispensabile superare le guerre interne e pensare ai problemi e alle preoccupazioni dei cittadini: "La vita è diventata più costosa, molti non sanno più come arrivare alla fine del mese con il loro stipendio. Dobbiamo affrontare questo aspetto e non passare mesi a discutere dei nostri problemi interni". Come anticipato nei giorni scorsi Achammer ha chiesto quindi un codice di condotta più severo e una modifica dello Statuto interno per poter reagire più rapidamente e permettere una equa rappresentanza di genere: "Datemi questi strumenti e io reagirò rapidamente. Un Obmann deve essere in grado di agire in modo rapido e veloce. Devo essere in grado di assumermi la responsabilità di ciò che accade nel partito, ma devo anche essere in grado di agire di conseguenza", ha detto. Achammer si è infine rivolto direttamente al presidente Kompatscher: "La decisione di ricandidarti o meno deve essere presa rapidamente, in modo da riportare la calma nel partito. E sono sicuro che questa decisione sarà positiva. Guardiamo avanti insieme e lasciamoci alle spalle le tensioni di questi mesi", ha detto.
Allora cara minoranza, votate
Allora cara minoranza, votate la Meloni. Poi vedremo, cosa ci guadagnate, se l'autonomia ci perde.
Ma qualcuno in provincia,
Ma qualcuno in provincia, tranne Casa Pound e l`ambiente fascista intorno, puó credere veramente, che con FdI cambi qualcosa in meglio, per la minoranza discrimata?
E i cocci sono comunque di tutti, chi poi ci perde di più?
Meloni,spiegaci come vuoi
Meloni,spiegaci come vuoi fare ripartire l'italia con questi debiti che fanno paura alle nostre future generazioni??? Smettila di gridare nei microfono,non é un comportamento serio!!!
In reply to Meloni,spiegaci come vuoi by Günther Alois …
microfoni!
microfoni!
Tra sentirsi discriminati ed
Tra sentirsi discriminati ed essere discriminati, c'è un abisso. Personalmente sono pienamente d'accordo che ad esempio la proporzionale nell'impiego pubblico è ormai obsoleta, ma dal suo punto di vista, la discriminazione in quali aspetti si evidenzierebbe? Sono cresciuto in un mondo mistilingue, quindi a stretto contatto con entrambe le culture, ma sinceramente, così su due piedi non sarei in grado di indicare atti di discriminazione.
Ma é una domanda seria?
Ma é una domanda seria?
Ha da perdere l'autonomia, che, tranne "discriminarla", porta ai sudtirolese, anche alla comunitá italiana, tutti i vantaggi di una provinca con uno dei PIL piú alto in Europa.
Wir haben alle verstanden,
Wir haben alle verstanden, dass Sie hier nur eine fiktive Position einnehmen. So einfältig zu glauben, es gebe eine italienische Minderheit und sie sei auch noch diskriminiert, können Sie gar nicht sein. Oder... oder?
Glauben Sie wirklich, dass es
Glauben Sie wirklich, dass es in Südtirol eine italienische Minderheit gibt?
Io personalmente sono
Io personalmente sono convinto, che senza la proporzionale, e in cambio la richiesta di un bi-trilinguismo decente , i sudtirolesi di madre lingua italiana, avrebbe molto piu problemi ad entrare nel mondo di lavoro pubblico.
Es gibt keine international
Es gibt keine international anerkannte Definition von sprachlichen oder ethnischen Minderheiten, die man auf die Italiener in Südtirol anwenden könnte.
Es gibt in Südtirol weniger
Es gibt in Südtirol weniger Menschen mit italienischer Muttersprache als Menschen mit deutscher Muttersprache. Das stimmt und das war es auch schon. Die Menschen italienischer Mittersprache sind aber Teil der nationalen Mehrheit und sicher keine Sprachminderheit. Im Laufe der letzten Jahrzehnte haben sie ihre zuvor mit Gewalt durchgesetzten Privilegien zum (Groß-)Teil wieder verloren. Strukturell benachteiligt oder diskriminiert sind sie aber nicht, wennschon stimmt das Gegenteil.
In reply to Es gibt in Südtirol weniger by Dennis Loos
Das sehe ich ebenso - gewisse
Das sehe ich ebenso - gewisse User_innen scheinen unter einem Trauma zu leiden. (Ironie Ende)
Ha ragione in tanti punti, ma
Ha ragione in tanti punti, ma dubito, che siamo messi tanto bene con il tedesco standard.
Per quanto riguarda le condizioni di parlare la seconda lingua, ma Lei pensa, che io, uscito di scuola, sapevo l'italiano? L'ho imparato durante la Naia, a Salerno e Bologna, e mi creda, in tutti i due i posti non si parla piú di tanto italiano standard. ;-)
Allora Lei pensa, che essere
Allora Lei pensa, che essere italiano in provincia significa non avere le stesse opportunita come un tedesco, di non poter guadagnare, lavorare come un tedesco? Non chiedere contributi come un tedesco?
Se a Lei é gia successo, me lo faccia sapere, che andiamo dal "Volksanwalt", e facciamo denuncia.