Politics | Covid-19

In Alto Adige va sempre peggio

Salgono i contagi, record di persone in quarantena. L’allarme della Fondazione Gimbe: “Forte crescita di casi”. Ue: Bolzano resta rosso scuro. Sci solo in zona gialla.
Corona-Screening
Foto: Othmar Seehauser

Nuova impennata di contagi in Alto Adige: nelle ultime 24 ore i laboratori della Asl hanno rilevato 350 nuovi casi positivi al coronavirus a cui si aggiungono 397 test antigenici positivi: 747 è il totale. Due sono i pazienti Covid deceduti e 35 sono i ricoveri in terapia intensiva. 15.429 persone si trovano in quarantena: è il dato più alto dall’inizio della pandemia in provincia di Bolzano.

Gli analisti nazionali confermano il trend. Il rapporto Gimbe - come riporta l’Ansa - documenta una forte crescita dei casi covid in Alto Adige. In provincia di Bolzano si registra infatti alla lunga il valore più alto in Italia con un incremento del 10,1%, contro il 5,1% in provincia di Trento. In seconda posizione si trova l’Umbria con il 6%. I casi testati per 100 mila abitanti in Alto Adige sono 1.141, mentre in Trentino 355. L’Abruzzo registra 2344 casi testati per 100 mila abitanti. Il rapporto positivi e casi testati in Alto Adige è del 62,1% e in Trentino 70,1%. In provincia di Bolzano il 42% dei posti letto sono occupati da pazienti covid (34% in terapia intensiva), mentre in quella di Trento il 29% (38% in terapia intensiva). Bassissima, stando al report della fondazione Gimbe, è la percentuale di operatori sanitari e socio sanitari vaccinati in Alto Adige (37%), seguito dalla Valle D’Aosta con il 59%. Molto elevata invece la percentuale degli over 80 già vaccinati (25%), contro il 4% in Valle D’Aosta e il 2% in Trentino e Lazio.

E non è tutto. Oggi, 4 febbraio, è stato registrato il primo caso (ancora solo sospetto) della variante inglese del virus sul territorio altoatesino. Si attendono ora le analisi di un laboratorio austriaco mentre altri casi sospetti sono stati inviati a Roma.

 

Mentre si fa sempre più concreta l’ipotesi già formulata dal presidente Arno Kompatscher di un prossimo lockdown pesante in provincia, arriva anche la “scure” dell’Europa. Secondo la nuova mappa sul Covid elaborata dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie l’Alto Adige resta “rosso scuro”. Secondo il conteggio, voluto dal Consiglio Ue, che segue il criterio dei contagi ogni 100mila abitanti, la provincia di Bolzano e il Friuli Venezia Giulia sono tra le aree a maggior rischio in Europa, con oltre 500 casi ogni 100mila abitanti. In ‘rosso scuro’ anche il sud della Francia, della Svezia, Repubblica Ceca, Lettonia, Estonia e Slovenia, Portogallo e quasi tutta la Spagna.
In Austria, nel frattempo, il governo sta valutando l’isolamento del Tirolo a causa del diffondersi della variante sudafricana.

Novità arrivano anche dal Comitato tecnico scientifico sullo sci. Secondo quanto riferisce l’Ansa gli esperti del Cts avrebbero deciso di dare il via libera alla riapertura degli impianti dal 15 febbraio solo in zona gialla mentre resterebbero chiusi nelle regioni arancioni e rosse. Bocciata quindi la proposta delle regioni in base alla quale gli impianti avrebbero potuto ripartire anche in zona arancione, con una capienza ridotta al 50% su funivie, cabinovie e seggiovie e l’utilizzo obbligatorio di mascherine Ffp2.