Culture | L'arte ritrovata

Scoperto il “tesoro di Hitler”

La chiamavano “arte degenerata”, ma intanto se ne appropriavano mediante furti e rapine. A Monaco di Baviera è recentemente riemerso un vero tesoro d'arte.

Ci sono tutti gli ingredienti per costruire la trama di uno sceneggiato di grande successo: una grande casa in sfacelo che custodisce tesori preziosi, il passato nazista che fa da sfondo storico, l'ipocrisia di un'ideologia che liquidò come “arte degenerata” molta della produzione contemporanea, ma che ovviamente non riuscì a rendere completamente ciechi i suoi adepti, pronti a saccheggiare qualsiasi cosa avesse valore.

I fatti: a Monaco di Baviera gli investigatori hanno rintracciato in un appartamento millecinquecento capolavori, derivanti da rapine compiute dai nazisti a famiglie ebree o ai musei dei paesi europei occupati dalla Wehrmacht e dalle WaffenSS, per un valore di oltre un miliardo di euro. L'inquilino – colto in flagrante dalla polizia doganale mentre cercava di portare denaro in Svizzera – è il figlio di un ottantenne (proprietario dell'appartamento) che avrebbe acquistato il tesoro dei saccheggi nazisti negli anni Trenta e Quaranta. La vicenda è stata rivelata dal settimanale Focus e subito rilanciata da altri media tedeschi e, ovviamente, anche italiani.

 

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Mon Mon Mon, 11/04/2013 - 18:38

... non scrivette di fatti se di fatti non si sá ancora niente!!

per. es. non sono state rubate ma “probabilmente“ comprate da ebrei durante l'esodo.

Mon, 11/04/2013 - 18:38 Permalink