S. Cristina dice no a Monte Pana-Saltria

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Dopo i dubbi espressi dall'assessore provinciale all'urbanistica Peter Brunner ("il progetto è anacronistico"), arriva lo stop del Comune di Santa Cristina di Val Gardena al criticato collegamento funiviario tra Saltria e Monte Pana. Ieri sera (5 marzo) il Consiglio comunale di Santa Cristina ha infatti bocciato a maggioranza la nuova cabinovia, votando a favore (9 sì e 5 no) della mozione presentata dai consiglieri comunali della Lista Civica Verena Insam e Simon Piccolruaz che chiedevano il "rigetto dello studio di fattibilità sulla connessione tramite impianto di risalita delle zone sciistiche tra Saltria e Monte Pana". Una mossa per costringere l'amministrazione comunale a esprimersi prima delle imminenti elezioni comunali, anziché rinviare la discussione a data da destinarsi.
“Siamo molto contenti, è un passo nella direzione giusta. Per la prima volta sono stati coinvolti i cittadini”, sottolinea l'iniziativa ambientalista gardenese Nosc Cunfin. Soddisfatta anche la Lista Civica: “Abbiamo adottato una strategia che si è rivelata efficace: era fondamentale che i cittadini finalmente sapessero chi è a favore e chi è contrario a una nuova connessione, un aspetto da tenere in considerazione anche per le prossime elezioni. Crediamo che ognuno debba assumersi la responsabilità della propria opinione e non cercare di nasconderla”.
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Il no del sindaco
Per il grande afflusso di interessati, la seduta è stata spostata dalla sala consiliare a quella comunale, con una capienza di oltre duecento persone. Gli stessi consiglieri che poi si sono espressi a favore della connessione avevano richiesto di votare a scrutinio segreto, ma poi ha prevalso la scelta della votazione per alzata di mano. Anche il sindaco Christoph Senoner ha votato contro il progetto di funivia, tenendo conto della contrarietà dei cittadini: i due Comuni coinvolti, Castelrotto e Santa Cristina, hanno protocollato oltre 1.600 osservazioni della cittadinanza – delle quali 1354 solo dalla stessa Santa Cristina. "Agli impiantisti rimprovero di non essersi impegnati nell'organizzazione delle tre serate pubbliche previste", ha sottolineato Senoner.
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“Ci è sempre stato detto che avremmo votato”, spiegava a SALTO la consigliera comunale Verena Insam, “se ne discute da cinque anni, non vogliamo fare come a Castelrotto e rinviare tutto. Prendere una decisione è per rispetto alla popolazione”. Recentemente la SVP di Castelrotto aveva annunciato sui media di non ritenere il progetto “una priorità”, forse per non scaldare gli animi in vista della campagna elettorale – e rimandare ogni decisione a dopo il voto. Il gruppo Nosc Cunfin aveva denunciato il predominio degli imprenditori funiviari nel processo, la poca trasparenza e la discussione a porte chiuse. Inoltre, aggiungono, "le assemblee informative possono essere convocate solo dagli imprenditori proponenti del progetto". Nel frattempo ignoti avevano tracciato delle scritte rosse sulla neve contro l’overtourism (“too much”, “tourists go home”) sotto al tracciato della cabinovia Siusi-Alpe di Siusi.
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Dopo questa decisione del consiglio comunale di S. Cristina il progetto della funivia da Monte Pana al Alpe di Siusi deve essere archiviato subito!!!
Eine herzliche Gratulation…
Eine herzliche Gratulation den unermüdlichen und hartnäckigen Streitern von Nosc Cunfin.
Jetzt sollte man wohl davon ausgehen können, dass dem Spuk ein Ende gesetzt worden ist. Jedenfalls haben wir längst landesweit mehr Verkehrsstrukturen aller Art als uns gut tun und sollten wir unsere (öffentlichen, aber auch privaten) Gelder zukünftig in Projekte stecken, die sich viel mehr am Gemeinwohl ausrichten.