Eterologa: la giunta sceglie i privati
D’ora in poi il ricorso a banche del seme per le coppie che devono ricorrere ad ovuli secondari o inseminazione artificiale sarà possibile anche in provincia di Bolzano.
In merito la giunta provinciale ha dato mandato alla ASL di attivare la “collaborazione con un centro accreditato specializzato per la procreazione mediamente assistita".
La notizia è stata commentata positivamente dall’ex primario di ginecologia e ostetricia dell’ospedale di Brunico Bruno Engl, che l’anno scorso dopo 30 anni di servizio pubblico ha scelto di mettersi in proprio fondando una propria clinica ai Piani di Bolzano. Engl ha detto di non sapere ancora però se sarà il suo centro ad essere prescelto dalla Asl.
Ricordiamo che la possibilità di ricorrere all’inseminazione artificiale è stata resa possibile grazie all’approvazione, nel 2015, delle linee guida provinciali sulla fecondazione eterologa.
"Il desiderio di avere un figlio e una famiglia propria è profondamente umano", ha sottolineato in merito l’assessora alla sanità Martha Stocker.
Il dato statistico in Alto Adige parla di circa 50 coppie che sono interessate alla fecondazione eterologa. "Visti questi numeri contenuti, la soluzione più sensata è quella della collaborazione con una struttura privata specializzata in endocrinologia e riproduzione", ha sottolineato Stocker. E’ per questo che la Giunta provinciale ha autorizzato l’Azienda sanitaria provinciale a stipulare un accordo con un centro accreditato e certificato per poter avere accesso a specifiche banche del seme in Europa. Il partner privato - ha riferito la Provincia con un comunicato - “dovrà rispondere a tutte le rigorose prescrizioni giuridiche relativamente all’importazione e alla conservazione di semi e ovuli fecondati”.