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Unione Commercio: “dite no a Benko”

Hds si dice favorevole alla riqualificazione, ma ritiene il progetto del Kaufhaus sproporzionato e non conforme alla legge.

“Il progetto Benko non tiene conto dei precedenti accordi e quindi non può essere da noi sostenuto”

Nella recente Ortsversammlung di Hds - Unione i commercianti aderenti hanno espresso una posizione unanime contraria al progetto di riqualificazione della stazione delle autocorriere di Bolzano, che nella settimana tra il 29 marzo e il 4 aprile sarà oggetto di una consultazione popolare.   

Hds ha chiesto ufficialmente a tutti i suoi aderenti di partecipare e di esprimere un voto contrario, “perché l’attuale legge purtroppo non lascia spazio a soluzioni intermedie”. 

Unione Commercio ricorda di aver più volte segnalato, nel corso del 2015, quelle che definisce “gravi irregolarità e e discrepanze” nel progetto soprattutto per quanto riguarda la prevista superficie adibita al commercio al dettaglio. 
In particolare Hds punta il dito contro il fatto che, a fronte dell’indicazione un’area commerciale complessiva di 22mila metri quadri - comprensiva di passaggi comunali, magazzini, scale, ascensori, ripostigli - nel progetto finale di KHB sottoposto al voto popolare i 22mila metri quadri sono stati considerati quale superficie netta per il commercio, a fronte di un nuovo totale ‘lordo’ di più di 34mila metri quadri

La prevista ‘esplosione di superficie' (Flächenexplosion) è particolarmente grave - dice Hds - se si considera che l’intero centro storico oggi dispone di una superficie di vendita pari a 60mila metri quadri. Per Hds la dimensione e esagerata del nuovo Kaufhaus “avrà un impatto negativo non solo in tutta Bolzano ma anche nei centri limitrofi”. 

I rappresentanti di Hds precisano di non essere contrari alla riqualificazione dell’area dell’attuale stazione delle autocorriere, chiedendo però alle autorità comunali “una procedura coerente e conforme alla legge ed ai precedenti accordi intrapresi”.  
Questo - conclude Hd Unione Commercio - “per promuovere un quadro giuridico che metta sullo stesso piano tutti gli operatori economici, sia grandi che piccoli”.