Chronicle | Covid-19

In Alto Adige crollano i ricoveri

La fotografia di Agenas, il miglior dato in Italia è quello della provincia di Bolzano: 10% il tasso di occupazione delle terapie intensive e 11% dei reparti ordinari.
Letto, ospedale
Foto: Pixabay

Il numero delle terapie intensive occupate da pazienti positivi al Covid-19 continua a scendere, attestandosi attualmente al 24%, addirittura 6 punti sotto la soglia critica del 30% individuata dal decreto del Ministro della Salute del 30 aprile 2020. Tornano quindi al valore di metà febbraio, ovvero prima dell’effetto della terza ondata pandemica. Solo 3 regioni, inoltre, superano tale soglia oltre la quale diventa difficile la presa in carico di malati non Covid: Lombardia, Toscana e Puglia. Due settimane fa le terapie intensive Covid erano al 30% e 7 le regioni oltre questo valore. A confermarlo, sono i dati diffusi online dal portale dell’Agenzia Nazionale per i Servizi sanitari regionali (Agenas), relativi alla giornata di ieri, 9 maggio.

Cala inoltre ancora, attestandosi al 25%, la percentuale dei posti letto occupati da pazienti Covid-19 nei reparti ospedalieri ordinari, ben al di sotto della soglia di allerta del 40% individuata dal governo. Una soglia superata da una sola Regione, la Calabria, e sfiorata dalla Puglia.

Fra le realtà virtuose spicca l’Alto Adige che vanta il dato migliore a livello nazionale (oggi, 10 maggio, si registrano 6 pazienti in rianimazione e 31 nei normali reparti ospedalieri).
Ecco in dettaglio il tasso di occupazione delle terapie intensive e dei reparti ordinari nelle varie Regioni e Province autonome: Abruzzo (15% intensive, 20% reparti ordinari); Basilicata (13%, 30%); Calabria (22%, 42%); Campania (19%, 31%); Emilia Romagna (25%, 20%); Friuli Venezia Giulia (12%, 12%); Lazio (28%, 29%); Liguria (28%, 24%); Lombardia (35%, 27%); Marche (28%, 27%); Molise (13%, 12%); Provincia di Bolzano (10%, 11%); Provincia di Trento (20%, 11%); Piemonte (25%, 29%); Puglia (33%, 39%); Sardegna (19%, 18%); Sicilia (16%, 25%); Toscana (35%, 22%); Umbria (18%, 20%); Valle d'Aosta (30%, 14%); Veneto (13%, 12%).

 

 

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Elisabeth Hammer Mon, 05/10/2021 - 15:15

Dass die OP-Termine für Standardeingriffe trotzdem noch kontingentiert sind, versteht angesichts der oben dargestellten Zahlen niemand mehr. Vor allem nicht Patienten, die seit einem halben Jahr auf den Eingriff warten.

Mon, 05/10/2021 - 15:15 Permalink