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Inaugurato il nuovo anno accademico

Ieri, lunedì 10 marzo, si è tenuta la cerimonia di inaugurazione di Unibz dell'anno 2024/2025: fondata nel 1997 ora conta 4.100 studenti iscritti a più di 30 corsi. Il rettore Weissensteiner: "Serve ripensare il ruolo delle università".
Unibz
Foto: Unibz/ matteo vegetti
  • Unibz inaugura l'anno accademico 2024/2025. Ieri, lunedì 10 marzo, si è infatti tenuta presso la sede di Bolzano, la cerimonia di inaugurazione. Presente, oltre al neo-rettore Alex Weissensteiner e alla Presidente Ulrike Tappeiner, anche Francesco Billari, rettore dell’Università Bocconi di Milano, e il Presidente della Provincia Arno Kompatscher e il Sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi che hanno portato i saluti della Provincia e del Comune. Fondata nel 1997, ora Unibz conta 4.100 studenti iscritti a più di 30 corsi di laurea e post-laurea.

    Durante i saluti iniziali, Tappeiner ha sottolineato l’importanza della comunicazione scientifica. “Viviamo nell’era dei social media e delle fake news, una realtà in cui la scienza non è più riconosciuta come autorità indiscussa”, ha spiegato la presidente, “per questo credo che dobbiamo aprirci maggiormente verso l'esterno e iniziare un dialogo aperto con la popolazione. Il valore di un'università non può più essere misurato solo in base alle pubblicazioni scientifiche e all'acquisizione di finanziamenti esterni. Dobbiamo rendere le scoperte scientifiche più comprensibili e accessibili per rafforzare la fiducia della società nella scienza”.

  • Ulrike Tappeiner: "Dobbiamo rendere le scoperte scientifiche più comprensibili e accessibili per rafforzare la fiducia della società nella scienza”". Foto: Unibz/matteo vegetti
  • Nel suo intervento, il rettore Weissensteiner, si è concentrato sui profondi cambiamenti demografici che stanno plasmando la nostra società: “Le variazioni nelle dimensioni della popolazione, l'invecchiamento della società, i movimenti migratori e i mercati del lavoro in evoluzione ci spingono a ripensare il ruolo delle università e a riaffermare la loro importanza come fari della conoscenza, dell'innovazione e del cambiamento sociale”. Il rettore ha poi sottolineato come il mondo del lavoro del futuro richiederà una formazione continua: “I percorsi lavorativi stanno diventando meno lineari e più dinamici: le università non possono più concentrarsi solo sugli studenti “tradizionali”, ma devono rivolgersi ad un pubblico più ampio e diversificato”. 

  • Nuovo anno, nuovo rettore

    Per Alex Weissensteiner quella di quest'anno è la prima inaugurazione in veste di Rettore dell'università. Nominato infatti a inizio dell'anno scorso, Weissensteiner è entrato in carica dal 1° ottobre.
    Già dai primi mesi, Weissensteiner - professore di Finanza Quantitativa e già prorettore alla didattica - aveva manifestato l'intenzione di offrire agli studenti Unibz corsi più flessibili e, perfino, online. Nei fatti, ha dimostrato anche maggiore apertura verso le esigenze delle studentesse e degli studenti della città di Bolzano. Infatti, in controtendenza rispetto al passato, con l'arrivo del nuovo rettore Unibz sembra aver avuto un cambio di approccio. Il primo segnale del 2025 ha riguardato l'apertura della biblioteca nel periodo di vacanze natalizie. Dopo anni di richieste inascoltate da parte degli studenti di Bolzano, che richiedevano di tenere aperta la biblioteca per poter studiare in vista degli esami della sessione invernale, a dicembre l'Università di Bolzano aveva comunicato che dal 27 al 30 dicembre e dal 2 al 5 gennaio, la propria biblioteca sarebbe rimasta a disposizione degli studenti del territorio. Tutti, studenti unibz e non.
    Negli anni passati si erano creati grandi disagi nelle biblioteche che rimanevano aperte nel periodo natalizio, come la Biblioteca provinciale Dr. Friedrich Teßmann in via Armando Diaz, che veniva letteralmente assalita dagli studenti.

    Foto: Unibz/matteo vegetti
  • "Avviciniamo le università alle persone"

    L’ospite d’onore dell’evento, il prof. Francesco Billari, rettore dell’Università Bocconi di Milano, ha tenuto un’allocuzione su “Le sfide della demografia e del capitale umano”, un tema estremamente attuale per il nostro Paese e per la Provincia Autonoma di Bolzano. Billari ha affermato che il XXI° secolo sarà il secolo dell’Università. “Le rivoluzioni che caratterizzano il mondo odierno sono connesse ad una ricerca avanzata. C’è bisogno di università di frontiera che spingano avanti la frontiera della conoscenza e favoriscano ricadute positive sull’industria e sul territorio. Per poter sfruttare queste tecnologie è fondamentale che il capitale umano venga diffuso e che ci sia una percentuale elevata di laureati all’interno della popolazione. Dobbiamo puntare sull’Università e dobbiamo riuscire ad avvicinarla a più persone possibili. Se non lo faremo, lo faranno altri Stati, e sarà lì che si concentreranno la produzione industriale e l’innovazione”, ha concluso il prof. Billari.