“Un referendum su Saltria-Monte Pana”
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Dopo gli ambientalisti di Nosc Cunfin e il sindaco di Ortisei Tobia Moroder, anche i Verdi del Sudtirolo prendono posizione sull'esito del gruppo di lavoro, istituito e coordinato dai comuni di Castelrotto e Santa Cristina, che ha dato il via libera a un possibile collegamento a fune tra Saltria e Monte Pana. "Nove membri si sono espressi a favore e otto contro – un risultato ben lontano da un ampio consenso", sostengono i Verdi, secondo cui "il gruppo di lavoro avrebbe dovuto essere un formato partecipativo, dominato invece da conflitti d'interesse tra cui anche membri di società di impianti di risalita e delle associazioni turistiche. Parlare di un vero processo partecipativo risulta difficile".
Da oltre quarant’anni, ricordano gli ecologisti, gli abitanti della Val Gardena lottano contro l'espansione delle infrastrutture nell'area ecologicamente molto sensibile ai piedi del Sassolungo: "Ci vuole un ampliamento del Parco Naturale Sciliar-Catinaccio e un divieto assoluto di costruzione per ulteriori impianti di risalita. Manca il coraggio: non si vuole deludere la lobby degli impiantisti. Si argomenta scomodando la parola 'sostenibilità', dicendo che una cabinovia sarebbe più sostenibile rispetto agli autobus che circolano su quella tratta, ma di certo non si considerano le 'emissioni grigie' – e intanto non si ascolta la popolazione locale".
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Turismo sostenibile anziché di massa
La co-portavoce provinciale dei Verdi Elide Mussner avverte: "In Alto Adige-Südtirol continuiamo a vedere decisioni prese nell’interesse di pochi gruppi di interesse a scapito del bene comune. La Val Gardena è divisa e il malcontento cresce. La preoccupazione è che il numero di turisti giornalieri possa crescere ulteriormente a discapito della qualità di vita, oltre al fatto che si distruggerebbe una delle ultime zone di quiete intorno al Sassolungo".
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Anche i comuni di Selva e Ortisei si oppongono al progetto di una nuova cabinovia. Per Madeleine Rohrer, consigliera provinciale dei Verdi, il rischio è che la zona diventi "un parco divertimenti per il turismo di massa. Questo è esattamente ciò che accadrà se la funivia tra Saltria e Monte Pana sarà effettivamente costruita. Gli investitori privati puntano a trasportare fino a 1.600 persone all’ora tutto l’anno – tante quante l’autobus trasporta in un’intera giornata". I Verdi chiedono perciò un referendum serio e una decisione politica chiara "a favore di un turismo sostenibile e di qualità in Val Gardena".
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